Sky, in arrivo la serie tv su Tangentopoli, 20 anni dopo
La pay tv satellitare annuncia l’avvio di un nuovo progetto per una serie in 10 puntate che racconta lo scandalo italiano per eccellenza.
Un nuovo prodotto, una serie tv di 10 puntate, per ripercorrere la storia dello scandalo italiano per eccellenza, quello che certamente ha più segnato il corso più recente della vita della Repubblica e della nostra politica: Tangentopoli. La data per l’annuncio della preparazione di questa serie è simbolica, nella giornata di domani ricorrerà il ventennale del primo arresto dell’inchiesta che sconvolse il nostro paese: il 17 Febbraio 1992 Mario Chiesa, politico milanese e presidente del Pio Albergo Tribulzio, veniva arrestato in flagranza mentre riceveva una tangente da 7 milioni di lire da un imprenditore che voleva vedersi assegnato l’appalto per le pulizie della casa di riposo.
Da lì in avanti Chiesa, definito da Bettino Craxi un semplice “mariuolo”, travolse con le sue rivelazioni all’allora Pm Antonio Di Pietro mezza classe dirigente meneghina e produsse un effetto a cascata che finì per coinvolgere praticamente tutti i partiti politici più importanti (e non) anche a livello nazionale. La serie tv di Sky Italia è ambientata proprio a Milano, lì dove tutto è incominciato, e adotterà un punto di vista esterno rispetto alla scandalo: Tangentopoli farà da sfondo alle storie di sei persone comuni le cui vite si intrecciano con lo scandalo, gli arresti e il terremoto che ne seguì.
Le puntate partiranno proprio da quel 17 febbraio 1992 fino al 15 dicembre dello stesso anno, giorno in cui il segretario del PSI Bettino Craxi venne raggiunto dal primo di una lunga serie di avvisi di garanzia e si avviò quel vortice di accuse, processi e condanne che lo porteranno a morire nel 2000, da latitante, nella sua villa in Tunisia, ad Hammamet. Il progetto sarà sviluppato per Sky da Wildside e al momento siamo ancora nella fase della scrittura delle sceneggiature definitive delle puntate. Ultima curiosità: l’idea di creare questa serie viene da Stefano Accorsi, ma l’attore non dovrebbe partecipare in prima persona davanti alla macchina da presa. Staremo a vedere.