Festival di Sanremo 2012 – Platinette: «Io amo gli etero». Morandi non coglie e ribadisce
Con una sola battuta, Platinette (in versione Mauro Coruzzi) spiega a Morandi e a tutti gli altri perché le sparate di Gianni sui gay fossero fuori luogo. Lui non ce la fa.
Con una sola battuta, Platinette (in versione Mauro Coruzzi, alla fine del suo “duetto” con i Matia Bazar) spiega a Gianni Morandi – e a tutti quelli che pensano che ci si attacchi alle virgole, mentre ci si attacca proprio all’humus in cui nascono e crescono gli atteggiamenti di patetica tolleranza – perché le sue uscite sugli omosessuali dei giorni scorsi fossero fuori luogo (quella della seconda serata e al bis di ieri).
Prende il microfono e dice:
«Io amo gli etero».
Applausi. Qualcuno avrà capito quanto suoni strano categorizzare. Gianni Morandi, a questo punto, ha la possibilità di uscirne elegantemente. Tacendo. E invece risponde e ribadisce:
«E io amo gli omosessuali».
Niente, non ce la fa. Ma è evidentemente in buona fede.