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Festival di Sanremo 2012 – Platinette: «Io amo gli etero». Morandi non coglie e ribadisce

Con una sola battuta, Platinette (in versione Mauro Coruzzi) spiega a Morandi e a tutti gli altri perché le sparate di Gianni sui gay fossero fuori luogo. Lui non ce la fa.

pubblicato 17 Febbraio 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 23:18


Con una sola battuta, Platinette (in versione Mauro Coruzzi, alla fine del suo “duetto” con i Matia Bazar) spiega a Gianni Morandi – e a tutti quelli che pensano che ci si attacchi alle virgole, mentre ci si attacca proprio all’humus in cui nascono e crescono gli atteggiamenti di patetica tolleranza – perché le sue uscite sugli omosessuali dei giorni scorsi fossero fuori luogo (quella della seconda serata e al bis di ieri).

Prende il microfono e dice:

«Io amo gli etero».

Applausi. Qualcuno avrà capito quanto suoni strano categorizzare. Gianni Morandi, a questo punto, ha la possibilità di uscirne elegantemente. Tacendo. E invece risponde e ribadisce:

«E io amo gli omosessuali».

Niente, non ce la fa. Ma è evidentemente in buona fede.

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