Non sparate sul pianista – Antonella Lo Coco e Max Pezzali si divertono. Per tacer dei pianisti
La prima puntata di “Non sparate sul pianista”, 9 marzo 2012.
Non sparate sul pianista – 9 marzo 2012
Non è che ci sia molto da dire, su Non sparate sul pianista, già testato da Carlo Conti nel 2010, ora affidato a Fabrizio Frizzi: un po’ Sarabanda, un po’ Karaoke, un po’ Furore, come fosse il format lo si sapeva già.
Il fatto è che un format così può funzionare se gli ospiti si divertono veramente e se il conduttore adatta la sua conduzione al format stesso: Frizzi, invece, è sempre se stesso, e del resto non è che se metti Frizzi a condurre puoi aspettarti che sia qualcun altro: a riguardarlo, sembra di tornare indietro di 20 anni: ha la stessa, identica gestualità di quando conduceva Scommettiamo che. Quanto ai concorrenti, i due che si divertono e che ci credono di più sono Antonella Lo Coco (le cui esibizioni fanno pensare una volta di più che il terzo posto a X Factor 5 sia troppo poco) e Max Pezzali.
Gli altri, e non ce ne vogliano, sembrano un po’ annoiati da questa tv che vanno a fare, in cui si canta (Claudio Lippi in particolare, che di programmi in cui ogni tanto ci buttavi là una canzone per riempire ne sa qualcosa, ma anche Enzo Decaro, un po’ un pesce fuor d’acqua, non fosse per la promozione della fiction che fa), o delle troppe canzoni che hanno cantato (Fausto Leali e Marco Masini).
Antonella, invece, sarà la giovane età, sarà la voglia di fare, si impegna, nel gioco e nel canto. E viene da pensare, vedendola ingabbiata lì dentro, che questa non sia una tv per giovani. Quanto a Max Pezzali, be’, concedetemi l’inciso autobiografico: un po’ di nostalgia per quegli 883 che da ragazzetto consideravo troppo, troppo trash (perché si ascoltava il metal, mica ‘sta robaccia italiana tutta uguale), ma che poi, quando te li mette un dj di Torino a una festa anni ’90 ti viene la nostalgia dei tempi andati, Max Pezzali, dicevo, sorride sempre, gioca e si mette in gioco anche se qualche annetto in più di Antonella ce l’ha. A dimostrazione che la gioventù non è per forza anagrafica.
Anche i due pianisti, Alberto Laurenti e Michele Contesi, se la godono. Fanno il loro. Suonano canzoni, a richiesta (più o meno). E poi, su di loro non si spara.
Salvati Antonella, Max e i pianisti, il resto, purtroppo, è vecchia tv. Non bastano il pubblico in piedi e qualche inquadratura storta a fare gggiovane.
Antonella Lo Coco a Non sparate sul pianista
