Rai – Giovedì 15 marzo Monti incontra (alcune) forze politiche
Svariate ipotesi: impossibile il commissariamento, improbabile la proroga. Nomina con le attuali regole o via alla riforma? Chissà.
E’ in una parentesi piccola piccola, all’ultimo posto. Ma c’è anche lei, la Rai, all’ordine del giorno dell’incontro che Mario Monti terrà con Angelino Alfano, Pierluigi Bersani e Pierferdinando Casini giovedì 15 marzo, in serata.
Ecco la convocazione, così come appare sul sito del Governo:
Il presidente del Consiglio Mario Monti ha invitato per giovedì 15 marzo alle ore 20, a Palazzo Chigi, il segretario del Pdl Angelino Alfano, il segretario del Pd Pierluigi Bersani, il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini. Monti esporrà l’agenda del Governo per i prossimi mesi e solleciterà i rappresentanti delle forze politiche che lo sostengono a contribuire con loro osservazioni e proposte.
Particolare attenzione sarà dedicata ad alcuni temi internazionali; alla riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali; alle misure per la crescita, l’occupazione e la capacità di attrarre investimenti (tra le quali semplificazioni e giustizia); ed alcune prossime scadenze per provvedimenti del Governo (tra cui la Rai).
Svariate le ipotesi – alcune delle quali sciorinate ieri sera a L’Infedele – in vista della scadenza del cda Rai, prevista per il 28 marzo . Improbabile un “commissariamento”, visto che i conti saranno in ordine; si vocifera di una proroga fino ad approvazione del bilancio del consiglio attualmente in carica (sarebbe possibile fino a giugno, per statuto della Rai); si potrebbe procedere alla nomina con le attuali regole (definite dalla legge Gasparri), che è ciò che vuole il Pdl; si potrebbe procedere a una modifica in extremis delle regole per la nomina e soprattutto della governance Rai (ciò che vorrebbero Pd, Idv – fuori dai giochi dei colloqui con Monti – e probabilmente anche Udc), ma in questo caso bisognerebbe passare comunque attraverso il Parlamento che, sul tema Rai, è pronto a tornar rissoso da un momento all’altro.
Insomma, non resta che aspettar giovedì, quando i tre segretari andranno a colloquio col premier.
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