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Rai: Piero Angela con Enrico Bondi, l’ipotesi del Corsera

Il Corriere della Sera lancia un’ipotesi affascinante per la nuova governance Rai e parla di un invito di Napolitano al dialogo indirizzato al PD.

pubblicato 16 Marzo 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 06:12


Il caos intorno al rinnovo dei vertici Rai si arricchisce sempre di nuovi dettagli. La questione, come noto, è squisitamente politica (capirai la novità trattandosi della tv di Stato). Da una parte il Partito Democratico che chiede una profonda revisione della legge in vigore viceversa ha intenzione di chiamarsi fuori dal meccanismo di “divisione” del Cda e della conseguente nomina del direttore generale. Con il Pdl pronto a mettersi sulle barricate per difendere quello che è considerato uno dei prodotti considerati più preziosi fra quelli concepiti dalla fervida immaginazione dei governi di centrodestra: la legge Gasparri.

Questa situazione di fatto rischia di rafforzare l’ipotesi di un rinnovo tacito dell’attuale Cda e con tutta probabilità dell’attuale Dg Lorenza Lei che infatti nelle interviste più recenti parla di “progetti futuri” pur essendo teoricamente in scadenza fra un paio di settimane provocando “l’irritazione” del ministro Passera. Attorno alla Rai, come di consueto, si scatenano pressioni ed appetiti di ogni genere, ma è sempre difficile trovare una soluzione.

Secondo il Corriere della Sera persino il capo dello Stato Giorgio Napolitano avrebbe invitato i partiti ad affrontare la questione del rinnovo dei vertici Rai con “apertura” evitando la paradossale situazione di un rinnovo automatico degli attuali vertici. Lo stesso quotidiano di Via Solferino lancia l’ipotesi che i partiti riescano a trovare, insieme al governo, la strada per modificare di fatto gli equilibri di potere stabiliti dalla Gasparri senza una modifica parlamentare della legge. Il nuovo direttore generale assomiglierebbe sempre di più ad un amministratore delegato, con più capacità decisionali e più responsabilità. Nell’articolo pubblicato oggi a firma di Paolo Conti si fanno dei nomi che sarebbero graditi a tutti i partiti e offrirebbero “ampie garanzie di affidabilità ed equilibrio”: un ticket composto da Piero Angela, storico volto Rai, ed Enrico Bondi, il manager già liquidatore della Parmalat dopo il fallimento.

Si tratta soltanto di una suggestione?

Foto | © TM News

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