Gigi Vesigna “shock” su Sanremo e il televoto: «Una roba vergognosa»
Emma ha vinto per il televoto degli amici degli amici. Scanu perché hanno bloccato il numero telefonico per televotare Pupo. Questa la versione di Vesigna.
Gigi Vesigna ha rilasciato un’intervista a Il Giornale, molto lunga e di cui si è parlato poco, in questi giorni (probabilmente complice il fatto che è uscita nel weekend).
Chi è Gigi Vesigna? E’ un giornalista italiano (classe 1932) che, fra le altre cose, ha diretto Tv Sorrisi e Canzoni dal 1973 al 1994, facendolo diventare, all’epoca, il primo settimanale italiano.
L’intervista è tutta da leggere e contiene molti elementi di interesse (fra cui, per esempio, un elogio a uno dei principali meriti della televisione italiana: «Ha unificato il linguaggio. Prima l’Italia non parlava l’italiano». È stata la televisione, con Non è mai troppo tardi del maestro Alberto Manzi e gli sceneggiati di Sandro Bolchi, a insegnarglielo», dice Vesigna).
In uno dei passi, si concentra sul Festival di Sanremo, con “rivelazioni” abbastanza inquietanti sul meccanismo del televoto prima (e va be’, direte voi: nulla di nuovo) e sul Festival vinto da Scanu poi. Dell’ultimo Festival, Vesigna parla senza pietà per il caso-Celentano:
«Hanno messo in mezzo Gianni Morandi e poi fa tutto ‘sto Mazzi che ha lavorato nel Clan del Molleggiato. Io dico solo che un minimo di elasticità, in un contratto del genere, lo devi mantenere. Altrimenti diventa dogma. Lui ha preteso il dogma. Fosse stato almeno divertente. Ci hanno costretti a parlare di Celentano prima per capire che cosa avrebbe detto e poi per capire che cosa aveva detto».
E va be’, niente di nuovo. Poi il giornalista chiede a Vesigna di parlare di Sanremo. Nel 1981 e nel 1982 mise in copertina Alice e Riccardo Fogli, alla vigilia del Festival. E ci prese: vinsero entrambi: «Due volte su tre becco il vincitore ancora oggi, se è per quello».
Poi parla della vincitrice di quest’edizione del Festival, Emma:
«A dire il vero aveva vinto Noemi, ma è rimasta in testa solo un quarto d’ora. Poi s’è scatenato il televoto degli amici degli amici e ha vinto Emma. Ha talmente vinto che Noemi è arrivata terza, neanche seconda. Ed era prima. Il televoto è una roba vergognosa, sai? Ti compri un call center, paghi 2 euro una telefonata che a loro costa 1,75 e vinci. È un modo per far soldi da parte della Rai e delle compagnie telefoniche».
E quindi, la “bomba” sulla vittoria di Valerio Scanu
Sulla contraffazione del televoto, infatti, Vesigna rincara la dose. «C’è arrivato per intuito o ha le prove?», gli chiede l’intervistatore, Stefano Lorenzetto. Lui risponde:
«È un sospetto fondato. Due anni fa Pupo, il principe Emanuele Filiberto di Savoia e il tenore Luca Canonici stavano per vincere con Italia amore mio. Sarebbe stato un disastro, perché non c’era proprio la canzone. Mi risulta che sia entrato in azione un funzionario della Rai. Morale: il loro numero di telefono ha smesso di funzionare, dava sempre occupato, ho provato io stesso a chiamare. E ha vinto Valerio Scanu, arrivato a Sanremo grazie ad Amici di Maria De Filippi, che era al secondo posto. Ma c’è riuscito solo perché avevano bloccato il numero telefonico di Pupo e del principe. Un ordine partito dall’alto. Ti ripeto: sono ipotesi. Le quali però, stranamente, ottengono i risultati che t’aspetti».
Ipotesi? Voci di corridoio? “Dice che”? Leggende metropolitane?
Chi può dirlo. Qui si dà conto, naturalmente, anche di queste esternazioni. Poi, se qualcuno avrà interesse a rispondere, ci faremo carico di riportare anche le repliche.
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