Home Serie Tv Touch, su Fox il ritorno di Kiefer Sutherland (tra le connessioni di Tim Kring)

Touch, su Fox il ritorno di Kiefer Sutherland (tra le connessioni di Tim Kring)

Su Fox (canale 111 di Sky) Touch, la serie tv che segna il ritorno in tv di Tim Kring e di Kiefer Sutherland, in una storia sulle connessioni tra le persone in giro per il mondo

pubblicato 20 Marzo 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 06:07


Tim Kring, dopo averlo dimostrato con la prima stagione di “Heroes” (ricordate le ricerca di Peter della cheerleeder per salvare il mondo?), torna a raccontare le possibili connessioni che ognuno di noi può avere con persone insospettabili in “Touch”, la nuova serie tv in onda da stasera alle 21:45 su Fox (canale 111 di Sky).

“Touch”, oltre che a quello di Kring, rappresenta anche il ritorno in tv di Kiefer Sutherland, che torna dopo “24” con un ruolo tutto nuovo, anche se sempre legato a momenti adrenalinici. Martin è un ex giornalista, che ora lavora in aeroporto dopo la scomparsa della moglie negli attacchi dell’11 settembre. Martin ha cambiato la sua vita per stare vicino al figlio Jake (David Mazouz).

Jake, infatti, non parla mai, non comunica col padre e si dedica solo a riempire i suoi quaderni di sequenze di numeri apparentemente senza senso. Martin non sa come instaurare una relazione col figlio, e rischia di perderlo, dopo che Clea (Gugu Mbatha-Raw, “Undercovers”), un’assistente sociale, vuole portarlo in un centro per ragazzi con i suoi stessi problemi. Tutto questo fin quando, per una serie di coincidenze, Martin scoprirà che i numeri di Jake in realtà sono segnali che riportano a luoghi, giorni ed orari, in cui le vite di più persone lontane tra loro potrebbero scontrarsi con conseguenze disastrose.

Touch
Touch, la serie tv di Fox Touch, la serie tv di Fox Touch, la serie tv di Fox

Se da un lato, allora, Martin si ritrova a dover avere a che fare con personaggi che mai avrebbe pensato di incontrare, dall’altro questo sarà un modo per iniziare a capire il figlio, e comunicare con lui, grazie anche all’assistenza di Arthur Theller (Danny Glover), professore convinto che i bambini come Martin siano l’evoluzione delle specie umana, capaci di predire il futuro e leggere le connessioni tra le persone nel mondo.

Così, tra una ragazza irlandese che sogna di diventare una cantante famosa, un gruppo di ragazze giapponesi, un uomo in viaggio per lavoro ed un ragazzo in Medioriente costretto ad abbandonare i propri sogni per aiutare la propria famiglia c’è un filo impercettibile ma che li collega tutti. “Touch”, quindi, gioca col destino delle persone, confermando quanto Kring sia interessato a raccontare storie in cui a prevalere non è il singolo, ma il gruppo, seppur non unito nello stesso posto.

La prima puntata, andata in onda in anteprima in America a gennaio, è stata vista da 12 milioni di persone. Un risultato altissimo, che ha convinto la Fox a trasmettere la serie al giovedì invece che al lunedì. Gli ascolti delle prossime puntate (la serie riparte giovedì) sveleranno se sia stata una scelta azzeccata.



Touch, la serie tv di Fox
Touch, la serie tv di Fox
Touch, la serie tv di Fox
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