Grande Fratello 12: finalisti anonimi per un’edizione da dimenticare
Sono destinati a tornare nell’anonimato i finalisti della dodicesima edizione del reality. Tranne Patrick, volto già conosciuto
E così anche il Grande Fratello 12 sta per giungere alla fine. In molti tireranno un sospiro di sollievo domenica prossima, quando finalmente si metterà la parola fine alla lunga agonia di quest’edizione anonima, così come sono anonimi i cinque concorrenti arrivati alla finalissima: Gaia Elide Bruschini, Franco Giusti, Martina Pascutti, Patrick Ray Pugliese e Sabrina Mbarek, una sola entrata all’inizio e uno addirittura riciclato dal passato nella speranza di portare qualche fan davanti al piccolo schermo.
Il Grande Fratello 12 è stata una delusione sotto tutti i punti di vista, in primis quello qualitativo, con scelte del team autorale che non hanno pagato fin dall’inizio e con cambi in corsa che non hanno fatto altro che peggiorare la situazione, creando “il caos” e spiazzando negativamente anche gli spettatori più fedeli. Scelte che, ovviamente, si sono ripercosse sugli ascolti, che hanno sofferto molto più di quanto la “crisi della tv generalista” potesse far pensare.
In mattinata sono stati diramati comunicati trionfalistici per la vittoria della serata di ieri. Ma avere Report alle calcagna può essere veramente considerato un successo? Avere in finale ben quattro concorrenti entrati in corsa, uno dei quali già conosciuto, può soddisfare? Non arrivare al 20% di share – parlando di numeri nudi e crudi – pur avendo una concorrenza debole e terminando quasi all’1 di notte è davvero ciò che vuole la rete?
Grande Fratello 12: i finalisti
L’abbiamo detto più volte e lo ribadiamo in questa sede: se il Grande Fratello dovesse essere riproposto, la rivoluzione che lo riguarda dovrà essere totale. Bisogna eliminare le brutte abitudini di questi ultimi anni di offrire una “realtà” sempre più distorta e creata ad arte; vanno ridotte al minimo le “imbeccate” degli autori, così come gli aggiornamenti su ciò che accade all’esterno. Al pubblico piace vedere concorrenti ignari di tutto, che immaginino cosa ci possa essere fuori senza avere alcun riscontro.
Basta modelli con età massima 30 anni, basta agenzie di spettacolo: i protagonisti devono avere qualcosa da dire, devono essere in grado di creare delle situazioni anche “da soli”, devono conquistare il pubblico con la loro genuinità. Basta finte sorprese, finto pathos e finte lacrime. Basta comodità, piscine, saune e letti matrimoniali; la “fama” va conquistata anche grazie a qualche sacrificio, non rimanendo spaparanzati su comodi divani e prendendo il sole dopo un bagno rigenerante.
Torniamo ai finalisti: saranno sicuramente tutti e cinque dei bravissimi ragazzi – si dice così in questi casi, no? -, ma sembrano destinati a scomparire nel brevissimo periodo (Patrick a parte ovviamente, avendo già un lavoro televisivo al di fuori del GF). Ci auguriamo per loro che non sia così, ma l’impressione è che non ci sia neppure bisogno di una nuova edizione per vederli scomparire nel baratro dell’anonimato. Non stupirebbe se molti di voi, leggendo queste righe, si fossero già scordati i loro nomi…