Maurizio Crozza a Ballarò del 27 marzo 2012 (Video)
La copertina satirica del comico genovese nel programma d’approfondimento di Giovanni Floris.
Ecco, come di consueto, la copertina satirica di Maurizio Crozza a Ballarò, il programma di approfondimento condotto da Giovanni Floris.
«Guarda che belle facce che ha questo Governo», dice al conduttore il comico, dopo aver chiesto di parlare con Antonio Catricalà. «Sono carini, mai aggressivi, educati, per bene. Mi ricordano i maggiordomi di Agatha Christie. No, nel senso che sai, non penseresti mai che sono degli assassini. Poi arrivi all’ultima pagina della legislatura e…»
Con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Crozza ironizza sulla frase di Monti di ieri, in Corea. In effetti, in molti si saranno chiesto a cosa mai dovrebbe essere “pronto”, il Paese.
Interpretando il pensiero di chi si pone l’interrogativo, Crozza incalza l’interlocutore dal piano d’ascolto sorridente ad oltranza:
«Mi scusi Catricalà, ma pronti a far cosa? Più pronti di così?
Ora, nell’inno si dice: “Siam pronti alla morte, l’Italia chiamò”. Ma son canzoni, Anto. Siam pronti alla morte è un modo di dire. Non è che ci son davvero le zebre a pois. Son canzoni. Le pensioni le avete tagliate, le buste paga, oggi è il 27, son più leggere, l’IVA l’avete aumentata, la benzina costa come un Brunello…»
C’è spazio anche per rimembrar Berlusconi (che minacciava di restare) quando si parla di Monti (che minaccia di andarsene), e il comico si chiede se “uno mentalmente stabile” non ci sia, per una citazione a Frankenstein Junior, per l’amara constatazione di quanto sia incredibilmente “vecchia” la nostra politica.
Infine, amarissima – ma divertente – l’imitazione di Bersani, a chiudere un tragicomico ritratto della settimana italica.