Maurizio Crozza a Ballarò del 3 aprile 2012
La copertina satirica del comico genovese nel programma di Giovanni Floris dedicato all’Imu.
Ecco, come di consueto, la copertina satirica di Maurizio Crozza, che ha aperto la puntata di Ballarò di stasera, 3 aprile 2012, dedicata al “pasticciaccio” dell’Imu.
Nel mirino del comico genovese, la Lega Nord. Prima la vicenda del figlio minore di Bossi, poi un accenno di imitazione del senatur, subito interrotto perché, ricorda Crozza, Borghezio lo ha “invitato” (diciamo così, eufemisticamente) a non far più l’imitazione del leader del Carroccio.
«Crozza non appartiene alla razza umana», aveva detto Borghezio. Proseguendo poi così: «Chi ironizza sulla malattia non è civile. Molto più grave delle accuse di tangenti per Boni, che non ci preoccupano».
Crozza – che fa satira e dunque, per come la vede il sottoscritto, può ironizzare proprio su tutto – risponde così:
«Borghezio, io ironizzo sui contenuti di Bossi. Se i contenuti di Bossi, poi, sono frutto di una malattia, be’, questo lo dice lei, Borghezio».
Quindi, via con lo scandalo del tesoriere della Lega Nord.
Archiviato il Carroccio, Crozza se la prende con Massimo Calearo (le cui frasi, recentemente, hanno fatto decisamente scalpore: «Lo stipendio da parlamentare? Per pagare il mutuo, anche se in parlamento ci sono andato tre volte dall’inizio dell’anno») e Valter Veltroni, che Calearo lo ha voluto in Parlamento. E si becca pure l’applauso.
In chiusura, un’invettiva sull’Italietta.