Person of interest, la serie tv prodotta da J.J. Abrams da stasera su Premium Crime (il primo episodio in chiaro su Italia 2)
Su Premium Crime Person of interest, la serie tv di Jonathan Nolan e prodotta da J.J. Abrams, in cui un genio dell’informatica inventa una Macchina capace di capire chi sarà coinvolto in un crimine e cercare di prevenirlo. Il primo episodio andrà in onda in chiaro anche su Italia 2
Essere spiati per propria sicurezza, in un mondo orwelliano dove però le tecnologie utilizzate sono quelle moderne ed a conoscenza di tutti, è possibile? Secondo “Person of interest”, la nuova serie tv di Premium Crime in onda da stasera alle 21:15, sì. Il telefilm, la cui prima puntata andrà in onda anche in chiaro, su Italia 2, alla stessa ora (la serie proseguirà dal secondo episodio sul canale a pagamento), porta la firma di Jonathan Nolan, che l’ha creata, e di J.J. Abrams, che la produce.
La mano di Abrams si vede soprattutto nel coinvolgimento nella serie di Michael Emerson, Ben in “Lost”, che in questa serie interpreta un altro personaggio complesso ed ambiguo, il signor Finch. Genio dell’informatica e dotato di risorse economiche molto vaste, viene incaricato dal Governo americano di lavorare ad un’invenzione che permetta di prevenire gli attentati terroristici dopo l’ 11 settembre.
La Macchina realizzata da Finch, però, riesce ad intercettare reati diversi, ma comunque gravi, come omicidi, furti e rapimenti. La particolarità dello strumento è la sua capacità di analizzare ogni singola azione di ogni singola persona sfruttando le tecnologie di comunicazione già esistenti, come sistemi di videosorveglianza e le linee telefoniche, ma anche i social network. Un superamento dei limiti della privacy che il Governo non può approvare, motivo per cui Finch e la sua Macchina devono trovare un altro modo per essere utili al Paese.
Person of interest
Per questo, viene chiamato in servizio Reese (Jim Caviezel, “The Passion”), ex agente della Cia che, per un misterioso incidente, viene ritenuto morto. La sua vita è cambiata dopo la perdita della sua fidanzata, Jessica, motivo per cui vive ai bordi della società. Finch rispolvererà le capacità di combattimento e la conoscenza delle armi di Reese, facendolo diventare suo valido alleato nella lotta al crimine.
Ogni puntata, quindi, mostra come i due, attraverso un numero di previdenza sociale fornito dalla Macchina, debbano risalire non solo alla persona a cui appartiene il numero, ma capire anche in che crimine sia coinvolta e se sia carnefice o vittima. Il tutto entro 48 ore, limite oltre il quale il fatto accadrà.
Paragonato da molti a “Minority Report”, “Person of interest” è in realtà molto più attuale e concreto rispetto alla pellicola di qualche anno fa, mostrandoci un mondo non futuristico ma contemporaneo, alle prese con crimini atroci mossi da sentimenti come l’odio, la vendetta la ricerca di una vita migliore.
Lo scenario che la serie ci offre, quindi, è quello di un mondo dove tutti siamo possibili criminali, ma anche dove la nostra privacy viene messa alla prova da un sistema che ne minaccia l’esistenza a fronte di una maggiore sicurezza. Da qui il quesito: fin dove siamo disposti a rinunciare alla nostra privacy per avere un mondo meno pericoloso?
La serie non si dimentica però di sviluppare i personaggi e le loro backstory: oltre ai protagonisti vedremo anche la detective Joss Carter (Taraji P. Henson), che sarà ossessionata dalla ricerca di Reese, e Lionel Fusco (Kevin Chapman), detective corrotto minacciato da Reese, a cui dovrà dare le informazioni necessarie per risolvere i casi.
“Person of interest” ha debuttato quest’anno sulla Cbs, ottenendo un ottimo riscontro dai telespettatori, che l’hanno premiato da subito, con una media di 14 milioni di telespettatori. Inevitabile il rinnovo per la seconda stagione, a cui, e non c’è bisogno di una Macchina per immaginarlo, ne seguiranno tante altre.