Home Chicago Fire Upfront 2012-13: segni di stanchezza anche nelle serie tv americane?

Upfront 2012-13: segni di stanchezza anche nelle serie tv americane?

Gli upfront 2012-13 dei network americani hanno presentato numerose novità, ma quante sono davvero originali e candidate al successo?

pubblicato 20 Maggio 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 04:40


Si è sempre parlato della produzione seriale americana con un certa devozione: troppo belli, troppo bravi e troppo avanti gli americani quando si tratta di fare dei bei telefilm. Vero, certo, soprattutto se scatta in automatico il confronto con la produzione italiana, la fiction, a cui qualche mese fa dedicammo una serie di post che hanno analizzato a dovere la triste (fatta qualche eccezione) situazione nostrana.

Ma gli americani sono ancora degni di tutta la nostra invidia ed ammirazione? A giudicare dalle serie che le reti generaliste hanno presentato durante gli upfront di questa settimana, verrebbe spontaneo dire di sì. Eppure, se si leggono bene le trame e si guardano i trailer, sembra che manchi qualcosa rispetto al passato.

Dal punto di vista produttivo lo sforzo è sempre enorme, non c’è che dire: gli studios non badano a spese neanche in tempi di crisi per trovare quello show che possa garantirgli entrate su entrate tra dvd venduti e diritti acquisiti dall’estero. Ma le idee? Siamo certi che quello che la tv americana ci proporrà nella prossima stagione sia all’altezza delle aspettative dei telespettatori o si scorge qualche segno di stanchezza anche nella patria delle serie tv “fenomenali”? Cerchiamo di spulciare le novità, rete per rete, e di capirlo.

Abc


[Gli upfront 2012-13 Abc]
E’ la rete che punta ad un pubblico più variegato possibile, con offerte adatte a tutta la famiglia (comedy), ad un pubblico femminile (drama) ed agli appassionati di suspence (mistery). Le carte in tavola si mischiano, ma restano le stesse: le comedy -come “How to live with your parents (for the rest of your life)” o “The Family Tools”– non sembrano avere molto da dire se non l’intenzione di continuare ad offrire uno spaccato della famiglia contemporanea sopra le righe ed originale il giusto per strappare qualche risata. I mistery (“Zero Hour” e “666 Park Avenue”) puntano su storie ricche di tensione anche se, al primo impatto, sembra necessario l’uso di facce note ed amate dal pubblico (Anthony Edwards nel primo caso, Terry O’ Quinn e Vanessa Williams nel secondo) per riuscire ad incuriosire il pubblico. D’altra parte, il mistery in tv non tira più come una volta, e trovare la combinazione giusta per avere un altro successo in questo genere è molto difficile (e la Abc ci aveva già provato, senza successo, con “Happy Town”). I drama, invece, potrebbero riservare qualche sorpresa, se non fosse che le storie proposte, per quanto possano avere le basi di un successo, non sembrano rivoluzione il panorama televisivo come alcuni show hanno fatto negli anni passati.

Cbs


[Gli upfront 2012-13 Cbs]
La rete che osa di meno, ma che guadagna di più, grazie ad una formula che da anni le permette di avere serie sempre al top degli ascolti e vendute in tutto il mondo: sit-com semplici ed immediate e polizieschi/legal drama ben curati ed appassionanti per chi ama il genere. La Cbs non va a cercare un nuovo pubblico, consapevole che questo è sempre più difficile da fidelizzare. Per questo propone serie tv che, chi più chi meno, si sa già come andranno a finire o dove vogliono andare a parare: dal nuovo Sherlock Holmes di “Elementary” alla coppia etero-gay di “Partners”, il pubblico ha la garanzia di trovare quello che ha già visto l’anno precedente, e quello prima ancora. Solo con un titolo nuovo.

Fox


[Gli upfront 2012-13 Fox]
Dopo i mancati successi di “Terra Nova” e “Touch” (quest’ultimo con ascolti in calo), la Fox è in una fase di riassestamento. Cerca di riorganizzarsi e di non cercare il botto a tutti i costi, preferendo puntare su prodotti dall’impianto ben chiaro e tenendosi strette le conferme di questi ultimi anni (non è un caso che sia stato detto più volte che no, il cast di “Glee” non abbandona la serie). Due le novità da tenere sott’occhio: “The Following” con il ritorno in tv di Kevin Bacon, e “The Goodwin Games”, dai creatori di “How I Met Your Mother”.

The Cw


[Gli upfront 2012-13 The Cw]
E’ il network che quest’anno ha provato a sorprendere tutti, cambiando il palinsesto (“Supernatural” al mercoledì è una buona notizia per i fan) e lanciando serie che possano appassionare il pubblico giovane, abbandonando l’intenzione di catturare i telespettatori adulti che era stata alla base di “Ringer”. Ecco, allora, che “The Carrie Diaries” vorrebbe essere il nuovo “Gossip Girl” (ma l’ambientazione nel passato renderà meno facile l’identificazione coi personaggi da parte dei giovani), “Beauty and the Beast” vuole riproporre lo stesso schema della storia d’amore proibita di “The Vampire Diaries”, ed “Arrow” si ricorda anche degli amanti dei fumetti, così com’è stato fino a un anno fa con “Smallville”.

Nbc


[Gli upfront 2012-13 Nbc]
Abbiamo tenuto per ultimo la Nbc perchè il suo è un caso a parte: ogni anno i suoi ascolti deludono le aspettative dei piani alti, nonostante lo sforzo produttivo sia il più elevato delle altre reti. Da anni è alla ricerca di una serie che faccia parlare di sè, ma sempre (vedi “The Event” e “The Playboy Club”) è andata male. Anche “Smash”, che ha dalla sua parte ottime recensioni ed una buona fidelizzazione, non è riuscito a diventare quel punto di riferimento in cui la rete sperava. Eppure, il network non molla, ed ogni anno propone sempre qualcosa di nuovo: se con “Revolution” si ritenta la strada della serie cult a tutti i costi (verso cui però nutriamo qualche dubbio), la Nbc si lancia sulle comedy generazionali, come “New Normal”, che affronta il tema della famiglia composta da due persone dello stesso sesso, “1600 Penn”, che prende di mira l’istituzionalità della Casa Bianca nell’anno delle elezioni, e “Save Me”, dove a farla da padrona è una visione personale ed estrema (in termini sempre e comunque ironici) della religione. Tra le varie novità, però, è “Hannibal” a catturare la nostra attenzione: sviluppata come una serie di una tv via cavo, con stagioni che non dovrebbero andare oltre i tredici episodi ed un’attesa sembra destinare ad aumentare coi mesi, la Nbc prova a rialzare la testa, un’altra volta.

La morsa delle tv via cavo e dell’Inghilterra

Questo per quanto riguarda le generaliste. Se dovessimo dare un’occhiata alla proposta delle tv via cavo, sarebbe tutta un’altra storia: gli show migliori e che hanno conquistato maggiori premi negli ultimi anni vengono proprio da qui. Grazie ad una maggiore libertà nei contenuti, a stagioni ridotte ed a cast d’eccezione, la tv via cavo è riuscita a proporre storie davvero originali, a differenza dei broadcaster nazionali, senza però ottenere quel consenso planetario che potrebbero avere se andassero in onda su una generalista (ma se fosse così, molte delle loro migliori scene e personaggi non sarebbero mai andati in porto). Allora, forse, è il caso di iniziare a dare un’occhiata anche oltre l’America, tornando in Europa, ed in quell’Inghilterra che, senza troppi clamori, negli ultimi anni è riuscita a produrre delle vere novità, come “Misfits”, “Sherlock” e “Downton Abbey”, passando per il rinnovamento di un marchio storico come “Dr. Who”. Tutte serie che, guarda caso, hanno ottenuti ottimi consensi anche in America.

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