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Servizio Pubblico sulla mafia

Venticinquesima puntata del programma di Michele Santoro, dal titolo «Vedo, sento, parlo»

24 Maggio 2012 23:33

Vedo, sento, parlo, questo il titolo della venticinquesima puntata di Servizio Pubblico. Mentre Formigli si gode l’ospitata di Monti – ché di questo si tratta. Un’ospitata, come se il premier fosse in promozione –, Michele Santoro ci prova e, nella settimana della giornata della legalità e delle commemorazioni delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio, dedica il suo programma alla mafia.

Nel video si parla della trattativa tra Stato e mafia:

«Chi ne furono i protagonisti? Quali segreti nascondono i 43 anni di latitanza di Bernardo Provenzano? Le stragi del ’92-’93 e tutto quello che è venuto dopo: a vent’anni di distanza la verità è ancora lontana. Alcuni fatti però emergono con chiarezza: dall’arresto di Totò Riina al mancato blitz di Mezzojuso, Provenzano ha goduto di protezioni ad altissimi livelli. E il suo arresto a Montagna dei Cavalli l’11 aprile 2006 fu un’operazione di Polizia o una resa condizionata? Pochi mesi fa il Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso ha raccontato al Csm un episodio inedito: Provenzano nel 2004 era disponibile a costituirsi».

C’è anche Sandro Ruotolo, che pure è stato protagonista di un episodio per nulla edificante nel corso delle prime, concitate fasi di ricostruzione delle ipotesi degli inquirenti dopo i fatti di Brindisi. Ne ha parlato, sintetico ma ficcante, Massimo Mantellini, in un pezzo dal titolo Giornalismo di precisione.