Altro che beauty contest: ecco le frequenze dal Dvb-h
Mediaset, Rai e Tre Italia potranno convertire le vecchie frequenze del Dvb-h e saranno salve dal beauty contest.
Mediaset, Rai e Tre Italia sono pronte ad incassare il “regalo” dell’UE. Il governo Monti ha recepito la normativa europea sulla cosiddetta “neutralità tecnologica” (decisione inevitabile) e che consente agli operatori in possesso delle vecchie frequenze destinate al Dvb-h la tecnologia, morta e defunta, per la tv sui telefonini in normali frequenze per il digitale terrestre. In sostanza i due operatori che danno vita al duopolio della tv commerciale si ritrovano già servita su un piatto d’argento la preziosa frequenza che in teoria avrebbero dovuto acquisire passando attraverso al beauty contest.
Tre Italia aveva fatto identica richiesta già alla fine dello scorso anno, ma all’epoca l’AgCom aveva respinto l’assalto ad una frequenza tv da parte del gestore della telefonia mobile, ora però l’Europa ha cambiato le carte in tavola. Beffa delle beffe per Rai e Mediaset, una volta proceduto alla conversione, raggiungeranno entrambe il limite massimo dei 5 multiplex che non gli consentirà di partecipare alla futura gara che il governo Monti appronterà in luogo del beauty contest. Immaginiamo il loro dispiacere.
Intanto il consigliere di Mediaset Gina Nieri, intervenuta in un congresso allo Iulm, ha spiegato che “non c’è fretta” di effettuare la conversione (il termine scade nel maggio 2016):
Decideremo sul campo, quando ci farà comodo. Ci sono dei tempi tecnici, valuteremo. Mi fa piacere che questa volta la decisione arrivi dall’Europa, così nessuno può pensare a un regalo per Mediaset.
I miliardi di euro che dovevano arrivare dall’asta per le frequenze? Saranno pochi “spiccioli”, ma almeno potrebbe finalmente arrivare una ventata di (vero) pluralismo e qualche nuovo operatore tv (ammesso che di questi tempi ce ne siano, canali delle televendite di materassi a parte).