Focus Ascolti – Bilancio stagione 2011-’12: Amici day time (Canale 5)
Il bilancio stagionale degli ascolti dell’edizione 2011-2012 del day time di Amici di Maria De Filippi
Proseguiamo nella nostra rubrica di Focus Ascolti, il nostro bilancio stagionale degli ascolti dei programmi televisivi del day time, in questa settimana dedicata alle trasmissioni che vanno in onda quotidianamente nel pomeriggio. Oggi è la volta della versione day time del talent show principe di Canale5 Amici di Maria De Filippi che è andato in onda tutti i giorni, dal lunedì al venerdì alle ore 16:15 circa per mezz’ora, dal 2 di novembre e fino al 18 di maggio e già alla ricerca dei nuovi protagonisti per l’edizione numero 12. Partiamo dal dato medio di questa stagione che risulta essere pari a 1.881.000 telespettatori ed il 17,53% di share.
Il dato medio della scorsa stagione fu pari a 1.834.000 telespettatori pari al 17,07% di share. La puntata più vista quest’anno del day time è stata quella della 10 febbraio 2012 che totalizzò 2.717.000 telespettatori (17,92% share), mentre la meno vista è stata quella del primo dicembre che fece registrare 1.299.000 telespettatori (13,63% share). L’analisi del profilo dei telespettatori che seguono la trasmissione ci dice che per il 29,16% sono uomini e per il 70,84% donne. Passando all’età del pubblico abbiamo per l’1,40% il target 4-7 anni, per il 3,50% 8-14 anni, 11,55% 15-24 anni, 12,64% 25-34 anni, 16,78% 35-44 anni, 16,43% 45-54 anni, 16,34% 55-64 anni e per finire 21,37% di over 65 anni.
Per classi socio-economiche il pubblico che segue il day time di Amici è formato per il 10,79% dalla classe AA, per il 13,52% dalla BB, 37,18% MB, 4,76% BA, 6,17% AB e per il 27,57% dalla MA. Per livello d’istruzione abbiamo per il 4,58% nessuno, 27,83% elementare, 36,06 media inferiore, 27,43% media superiore e 4,11% laurea. Vediamo ora in quali regioni è più e meno seguito il day time di Amici.
La regione con la percentuale di share più alta risulta essere la Calabria con il 30,49%, seguita dalla Puglia con il 25,75% e la Sicilia con il 23,46%. La regione con la percentuale di share più bassa è il Trentino Alto Adige con il 9,01%, seguito dal Lazio con il 12,31% e dalle Marche con il 12,89%.