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Premio Strega 2012 – Vince Alessandro Piperno. La liturgia in diretta su Rai 1

La liturgia televisiva regala un senso alla manifestazione letteraria. Dalla cinquina dei finalisti, trionfa l’autore di Inseparabili. Il fuoco amico dei ricordi (Mondadori)

pubblicato 5 Luglio 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 03:36

Alessandro Piperno ha vinto il Premio Strega 2012 (ecco la cinquina dei finalisti), con lo spoglio delle votazioni che è stato trasmesso in diretta da Rai 1.

Inseparabili di Alessandro Piperno (Mondadori) si è imposto per soli due voti su Qualcosa di scritto di Emanuele Trevi, outsider della vigilia con la sua opera edita da Ponte alle Grazie, ma in realtà in vantaggio per gran parte della serata. 126 i voti raccolti da Piperno, che si distanzia poco anche da Gianrico Carofiglio (Il silenzio dell’onda, Rizzoli) arrivato a 119 preferenze. In coda Marcello Fois con Nel tempo di mezzo (Einaudi) e la giovanissima Lorenza Ghinelli, con La Colpa (Newton Compton).

Fin qui la fredda cronaca, ma la cerimonia di premiazione dello Strega ha sempre un suo segreto fascino.
Dando uno sguardo ai commenti scatenatesi su Twitter con gli hashtag #PremioStrega e #Strega2012 (attualmente secondo TT italiano) durante la diretta di Rai1, la maggior parte di essi tralascia gli aspetti più squisitamente letterari dell’appuntamento, per lanciarsi sull’analisi televisiva di un rito che per molti puzza di stantio e affonda le sue radici in una tv da monoscopio spinto. Eppure le interviste ‘impossibili’ e prevedibili tra le sedie assiepate al Ninfeo di Villa Giulia di Roma, il lento scandire dello spoglio in sottofondo, il continuo richiamo all’inevitabile ‘bevutina’ da contratto per celebrare la vittoria (o addolcire la sconfitta) e soprattutto la storica lavagna su cui si appuntano con l’immacolato gessetto bianco i voti raccolti danno il senso di una liturgia immobile e identica a se stessa che non si lascia piegare dalle logiche della tv e che per questo risulta una delle poche cose davvero genuine in televisione.

La tv è ospite di una cerimonia che è chiamata a testimoniare, non invadere: non a caso gli unici veri inserti più squisitamente televisivi – come la lettura del tutto acontestualizzata di passi scelti dalle opere in gara – provoca un brivido di raccapriccio, come il graffio di un’unghia sulla lavagna sponsorizzata. Chiuso il rito, il vincitore viene consegnato ai media: il ruolo dello Strega è finito, tutti possono andare in pace. Magari nel salotto di Sottovoce: Marzullo è chiamato a interrogare il vincitore, facendo peraltro quel che non ha fatto per Sanremo 2012.

A rovinare l’inattesa chicca al capelluto giornalista ci pensa, però, il premier Mario Monti, che all’una di notte lancia una conferenza stampa sulla spending review seguita in diretta dal Tg1. Che il Governo sia sceso in campo per preservare la verginità tv dello Strega dagli assalti marzulleschi con la ‘scusa’ degli aggiornamenti dal Consiglio dei Ministri? Niente di tutto questo, si comincia solo un po’ più tardi… buonanotte.

Foto | © TM News