Il Giro d’Italia in fuga verso Sky?
Il direttore generale di Rcs Sport Michele Acquarone è preoccupato per le possibili decisioni dei nuovi vertici Rai, e inizia a guardarsi attorno…
Anche il Giro d’Italia rischia di lasciare la Rai? E’ l’indiscrezione riportata da Tuttosport, che in un articolo di Paolo Viberti segnala che
“con la rivoluzione dei vertici Rai non è così scontato che la Corsa Rosa resti sui canali della televisione di Stato”.
Il quotidiano sportivo torinese riporta anche le parole di Michele Acquarone, direttore generale di Rcs Sport (la persona cui spetta vendere i diritti televisivi della corsa a tappe):
“Mi auguro che si possa continuare con la Rai. Come manager del gruppo, però, devo guardami attorno, nel caso in cui il nuovo vertice non dovesse trasmettere lo stesso interesse rispetto al recente passato. A quel punto potrebbero entrare in gioco altri gruppi”.
Si rischia, quindi, di veder tornare il Giro d’Italia su Mediaset (che l’ha già trasmesso dal 1993 al 1997) o fuggire verso Sky? In realtà il Giro fa parte degli eventi di particolare rilevanza segnalati dall’Agcom che devono essere obbligatoriamente trasmessi in chiaro, come le partite della Nazionale di calcio, il Gran Premio d’Italia di Formula 1 e il Festival di Sanremo. Ma anche come le Olimpiadi estive e invernali. Ciò significa che il fatto che una competizione venga trasmessa da un canale non implica obbligatoriamente che non possa contemporaneamente essere in onda su un altro.
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Insomma, così come per le Olimpiadi la Rai sarà limitata a sole duecento ore di diretta, la stessa cosa potrebbe accadere per il Giro d’Italia: l’intera competizione trasmessa su Sky, e le fasi finali di ogni tappa (o solo alcune tappe) sulla Rai. E’ la stessa Agcom a stabilire che
“il Giro d’Italia, considerata la durata dell’evento, può essere trasmesso in diretta parziale”.