Il segnale del digitale terrestre Rai? In Emilia ancora non arriva

Nelle province di Piacenza e Parma almeno la metà della popolazione non riceve il segnale regionale Rai del digitale terrestre. L’allarme viene lanciato da Andrea Leoni, Andrea Pollastri e Luigi Giuseppe Villani, consiglieri regionali del Popolo della Libertà, che hanno presentato un’interrogazione alla Giunta dell’Emilia-Romagna.

L’istanza, come segnala La Gazzetta di Parma, fa il paio con la lettera inviata al Presidente del Consiglio Mario Monti e alla presidente della Rai Anna Maria Tarantola da Vincenzo Bernazzoli, presidente dell’Unione province italiane Emilia-Romagna. I problemi di ricezione riguardano l’Emilia occidentale, e secondo Bernazzoli la vicenda

“non è consona a un servizio pubblico per il quale i cittadini sono obbligati a pagare il canone, né rispettosa del diritto all’informazione sancito dalla Costituzione di cui anche questo territorio deve poter godere”.

A Parma e Piacenza, infatti, il Tg3 regionale non si vede.

Ma i problemi dell’Emilia rappresentano solo uno dei tanti casi presenti sul territorio nazionale: a causare lamentele, infatti, è anche la ricezione del segnale nel Piemonte nord-occidentale. Le origini del disturbo in questo caso – come evidenziato dal Qn – vanno fatte risalire ad alcune emittenti lombarde il cui segnale di emissione si sovrappone alla trasmissione digitale.

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Problemi dello stesso tipo sarebbero stati riscontrati anche in Puglia, nella provincia di Barletta-Andria-Trani, e in particolare nella località di Minervino, dove – riporta La Gazzetta di Bari – l’impossibilità di vedere sia i canali Rai che i canali Mediaset avrebbe indotto numerosi cittadini a rivolgersi direttamente al sindaco.

Insomma, se lo switch off può ritenersi concluso, non si può certo dire che la digitalizzazione della tv italiana possa essere considerata completata.