Berlusconi ritorna? Subito pronto l’editoriale del Tg4 contro i magistrati
Il direttore del Tg4 Giovanni Toti: “Per tutelare l’inefficienza della giustizia italiana vietate a Silvio Berlusconi di candidarsi per qualsiasi carica elettiva’
Il ritorno di Silvio Berlusconi nell’agone politico non poteva non essere accompagnato da un editoriale del direttore del Tg4. Già, i tempi di Emilio Fede sono ormai passati, ma Giovanni Toti sembra intenzionato a non far rimpiangere l’ex direttore: perlomeno, sotto il profilo della difesa a Silvio Berlusconi. L’editoriale di Toti dell’edizione delle 19 del Tg4 di oggi, infatti, si apre così:
“Nel Paese dove la lentezza delle Istituzioni è leggendaria e la lunghezza dei processi addirittura famigerata, due sole parole sembrano in grado di scuotere dal torpore i palazzi della pubblica amministrazione. Soprattutto i palazzi di Giustizia. Le due parole sono: Silvio Berlusconi. Un nome e un cognome in grado di risvegliare dal letargo cancellieri, pubblici ministeri, giudici, ufficiali di polizia giudiziaria. Soprattutto quando il soggetto “Cavaliere” si associa ad un proposito: quello di candidarsi”.
E’ già chiaro dove Toti intenda andare a parare. E infatti:
“Così, in meno di una settimana dalla notizia della nuova discesa in campo, i magistrati siciliani hanno convocato il cavaliere per essere sentito, in mancanza di meglio, come parte lesa. Hanno indagato il senatore Marcello Dell’Utri per estorsione nei confronti dello stesso Berlusconi e hanno convocato pure la figlia, Marina Berlusconi, come persona informata dei fatti. E stiamo parlando della sola procura di Palermo, ma siamo abbastanza certi, la storia ce lo insegna, che non sarà l’unico Palazzo ad essere pervaso da tanto attivismo”.
Ma d’altra parte Toti deve avere un conto aperto con Marcello Dell’Utri, visto che due anni fa definì il reato di concorso esterno in associazione mafiosa un reato francamente discutibile.
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Il finale di Toti, naturalmente, prevede un grande classico, forse un po’ troppo riciclato, ma sempre di sicuro effetto: Berlusconi perseguitato dai giudici.
“Ora, a decidere chi vince le elezioni e governa il Paese sono gli elettori. Tutti possono candidarsi, purché non privati dei diritti civili nei casi previsti dalla legge. Per quanto riguarda il leader del Pdl la magistratura ci ha provato a farlo, con decine di processi. Ma non sono bastati.
Forse ora è il caso che intervenga il legislatore. Una bella legge ad personam di una sola riga: ‘Per tutelare la tradizionale inefficienza della giustizia italiana è fatto divieto al cittadino Silvio Berlusconi di candidarsi per qualsiasi carica elettiva’”.
Ora, sparare su Berlusconi, e su chi lo difende, in questo Paese è diventato fin troppo facile, un gioco che serve ad acquisire popolarità: ormai il Cavaliere incarna il male, l’immoralità, la ragione del declino dell’Italia. Non è certo Tvblog la sede ideale per capire se sia così oppure no. Però, davanti a certi editoriali così sfacciati, diventa difficile non prendere posizione.
Qui, in ogni caso, potete vedere l’edizione del telegiornale: l’editoriale del direttore inizia al quindicesimo minuto.
Quasi quasi era meglio l’informazione omologata.