Home Le Iene Parenti: Ecco perchè sarebbe stato stupido mandare in onda Le Iene ad ottobre

Parenti: Ecco perchè sarebbe stato stupido mandare in onda Le Iene ad ottobre

Davide Parenti, creatore de Le Iene, spiega le ragioni per cui si trova d’accordo con lo slittamento del programma a dicembre.

di grazias
pubblicato 4 Agosto 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 02:55

Il polverone sull’inatteso rinvio de Le Iene sembra destinato a far discutere per tutta l’estate. Ora anche Davide Parenti, creatore del format, parla a ruota libera sulla decisione presa da Mediaset e, contrariamente a molti, si trova assolutamente d’accordo con la scelta di rimandare il suo irriverente gioiellino a dicembre.

Il problema, come chiunque ripete da ieri, sarebbe proprio una questione economica, ma questo non significa che quello de Le Iene sia un format particolarmente costoso, anzi. Per aiutarci a dipanare questa aggrovigliatissima matassa, arrivano proprio delle dichiarazioni di Parenti in persona:

Le Iene, rispetto ad altri show di prima serata, è un prodotto relativamente poco costoso. Costa poco e rende molto. Lo slittamento è dovuto al fatto che il mondo è in crisi, e quindi anche tutte le tv. Una volta c’era il periodo di garanzia, in cui le tv garantivano un certo ascolto agli inserzionisti. Di solito andava da ottobre a dicembre. Oggi quel periodo non esiste più. Qualcuno ha previsto che ci sarà una ripresa economica a dicembre, e quindi Mediaset ha deciso di concentrare tutti gli sforzi in quel mese. Sarebbe stupido mandare in onda un programma forte come ’le Iene’ in un periodo in cui non c’è ripresa economica e nessuno fa pubblicità.

Il creatore del format non vuole dunque sentir parlare di torbide questioni di censura politica sottese allo slittamento del suo programma (ricordiamo che Le Iene sarebbe andato in onda ad ottobre e quindi avrebbe potuto ostacolare con la sua irriverenza al vetriolo la prossima campagna elettorale, cosa che non era sfuggita agli addetti ai lavori più complottisti). Solo ragioni economiche dietro al rinvio, insomma. E anche i dati d’ascolto della scorsa edizione non sarebbero una ragione fondata per spiegare lo slittamento:

E’ vero che non facciamo il 30% di altri programmi, ma il nostro 15% rappresenta un pubblico molto ben selezionato che interessa molto agli investitori pubblicitari. ’Le Iene’ fa quasi il doppio della media di rete! E’ giusto che Italia 1 piazzi il suo prodotto di punta nel periodo che commercialmente è più favorevole, cioè a dicembre. Il problema è che tutta la tv generalista è in crisi: fino a qualche settimana fa le tv generaliste tutte insieme resistevano bene fino alle 23. Dalle 23 in poi, il pubblico si frammentava in mille direzioni, disperdendosi sugli infiniti canali del digitale terrestre. Oggi questa frammentazione comincia già alle 9 di sera! Ma forse è colpa delle repliche estive.

Dulcis in fundo, l’autore chiude confermando che al momento l’unica certa relativa al programma sarà il suo inizio a dicembre. O meglio, non ha intenzione di sbottonarsi sul probabile cast di conduttori. A mio avviso, difficilmente Ilary Blasi mollerà la presa, ma chi ci sarà al suo fianco? Sicuramente non Brignano, come vi abbiamo anticipato. Ma allora chi? Teo Mammucari, parrebbe essere il nome più probabile, anche se Parenti nicchia trincerandosi dietro ad un irremovibile silenzio. Chi tace acconsente?

[Via Quotidiano.net]

Foto | © TM News

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