Home Serie Tv La Germania ci ha invaso: quante fiction tedesche sulla tv italiana

La Germania ci ha invaso: quante fiction tedesche sulla tv italiana

Nei mesi estivi ha assunto maggiore importanza una tendenza già in atto nel nostro Paese: l’invasione di fiction e tv movie tedeschi

7 Agosto 2012 08:39

La tendenza era iniziata da tempo, ma ora che sull’argomento è intervenuto anche Bibi Ballandi (nella sua rubrica Gli appunti di Bibi, sul Quotidiano Nazionale), vale la pena rifletterci. Come scrive Ballandi

“quest’estate sui nostri teleschermi è boom della fiction tedesca. Inspiegabilmente negli ultimi due mesi i palinsesti delle reti italiane hanno visto una vera e propria invasione”.

E’ davvero così? Beh, da anni ormai l’estate di Canale 5 è contrassegnata da tv movie tedeschi, con le storie di Inga Lindstrom e soprattutto di Rosamunde Pilcher. Su Raiuno, invece, l’appuntamento quotidiano è con il Commissario Rex e con Un ciclone in convento, mentre il martedì va in onda addirittura in prima serata Last Cop – L’ultimo sbirro. Ieri sera sulla prima rete Rai è stato trasmesso il film Paura in volo, produzione tedesca.

Non è da meno Raidue, che prima dell’inizio delle Olimpiadi proponeva Una scatenata coppia di sbirri e Squadra Speciale Cobra 11. Tornando a Mediaset, Rete 4 ormai da anni è il regno di Tempesta d’amore, uno dei programmi di maggior successo della rete diretta da Feyles: ma non vanno dimenticati Siska e l’altra soap opera My life.

Da notare, per altro, che da Derrick in poi, sono due i grandi filoni tedeschi che in Italia hanno successo: il poliziesco e la soap (o comunque la storia d’amore).

Secondo Ballandi,

“ormai siamo di fronte ad una vera e propria emergenza. Già la fiction americana copre il 35 % del fabbisogno dei nostri palinsesti, ma ora anche le industrie europee stanno sfondando nel nostro Paese”.


Ma quali sono i motivi di questa invasione? La scarsa qualità dei prodotti italiani? O strategie commerciali non pienamente azzeccati?

Ballandi conclude:

“L’etere non ha frontiere e continuare a ragionare solo in termini di confini nazionali rischia di emarginarci ogni giorno che passa. Mettiamoci nelle mani “Kommissar Montalbano” e “Pater Matteo” se vogliamo abbassare lo spread della fiction”.