Sky perde 70mila abbonati ma incrementa l’utile operativo
Sky perde 70mila abbonati: si tratta degli utenti occasionali che approfittano delle campagne promozionali. I fedeli, invece, resistono.
La crisi interessa le tasche dei telespettatori italiani: la conferma arriva da Sky, che nell’anno fiscale chiuso lo scorso 30 giugno ha fatto segnare una perdita di 71mila abbonati, pur mantenendo – come riporta il Sole 24 Ore – un utile operativo di 254 milioni di dollari (il che significa una crescita di 22 milioni rispetto al 2011).
Attenzione però: l’incremento dei margini si spiega con il fatto che nel 2011 News Corporation aveva dovuto fare i conti con i costi di rebranding e con la spesa dovuta all’acquisto dei diritti tv per i Mondiali di calcio. In effetti, prendendo in considerazione l’ultimo trimestre, conclusosi a giugno, si nota un calo dei ricavi nell’ordine del 5 %.
Negli ultimi tre mesi, sono stati ben 42mila gli abbonati che hanno detto addio alla tv di Murdoch, che – dimenticando quote che attualmente paiono irraggiungibili – oggi si deve accontentare – si fa per dire – di 4milioni e 900mila “fedeli”. E non è un caso che parliamo di fedeli: nel senso che quelli persi da Sky sono soprattutto gli utenti occasionali, quelli che si abbonano sulla base di sconti e promozioni particolari, e che magari cambiano idea dopo pochi mesi. La quota di fedeli, invece, appare costante, ed è anzi su di loro che si ritiene di dover investire: per convincere gli abbonati a aprire il portafoglio e acquistare nuovi pacchetti. Il che significa, naturalmente, da parte di chi offre il prodotto televisivo, una cosa sola: migliorare il sevizio.
Una conferma in questo senso è rappresentata da Sky On Demand, che dopo essere stato concesso – lo scorso 1° luglio – a chi aveva l’abbonamento da almeno un anno, a partire da novembre sarà messo a disposizione di chiunque possegga il decoder MySky Hd.
Foto | © TM News
L’obiettivo, per gli uomini di Andrea Zappia, rimane fondamentalmente uno: migliorare i servizi contenendo le spese.