Olimpiadi 2012: Mario Mattioli e le accuse di corruzione all’Azerbaijan (anche durante il match di Cammarelle)
Mario Mattioli durante la telecronaca dell’incontro di boxe di Clemente Russo si lascia andare a insinuazioni eccessive, smentite dai fatti
23.56: Mario Mattioli insiste contro l’Azerbaijan, anche durante il match di Roberto Cammarelle: a giudizio del telecronista (e, in effetti, non si sa come dargli torto) i giudici sarebbero stati troppo generosi nell’assegnare i punti al pugile azero nel primo round. Ironicamente, Mattioli sottolinea i pugni dell’azero con più enfasi dicendo che «evidentemente i suoi pugni vengono registrati in un’altra serie…».
Durante il replay, mentre si vedono i colpi a segno di Cammarelle, Mattioli sottolinea ancora: «Questo è un destro, mi sembra. Questo è un sinistro. Non so se i giudici li hanno visti». In effetti, l’ironia ci sta tutta. Ma nonostante le ipotesi di combine e le accuse di Mattioli, Roberto Cammarelle ha battuto (anche per i giudici, anche se di un solo punto) il suo avversario ed è in finale per la medaglia d’oro.
Spunti dalla giornata televisiva a cinque cerchi.
Niente Olimpiadi stamattina per i telespettatori di Raidue: sono tornati al proprio posto Il nostro amico Charly e La nostra amica Robbie.
Probabilmente l’Azerbaijan dichiarerà guerra all’Italia, dopo che nell’incontro di boxe tra Teymur Mammadov e Clemente Russo Mario Mattioli ha spiegato agli spettatori che gli azeri hanno corrotto con otto milioni di euro il comitato organizzatore. Tutto vero, per carità: come riporta Sportivamentemag, qualche tempo fa la Bbc
“ha proposto ai telespettatori un documentario in cui denunciava l’ingerenza di un uomo d’affari azero che aveva devoluto all’AIBA [International Amateur Boxing Association, ndr] la bella cifra di 9 milioni di dollari, in cambio di un paio di ori olimpici. A Londra, ovviamente. La Federazione Internazionale Dilettanti ha smentito sdegnata l’accusa, sostenendo che si trattava di una sponsorizzazione, mentre la BBC ha confermato i fatti, pur in assenza di prove. Nessuna querela per diffamazione, che avrebbe quantomeno proposto un verdetto a favore di una delle parti in causa”.
Insomma, quel che ha detto Mattioli è vero (o comunque verosimile). Ma da qui a pronunciare la frase “Ci vorrebbero due medaglie d’oro” (sottinteso: visto che quella all’Azerbaijan è già stata assegnata), con insinuazioni pesanti (per altro poi smentite dalla giuria, che ha assegnato la vittoria a Russo), ce ne corre.
A proposito di Azerbaijan, Davide Novelli, commentando il match di taekwondo di Mauro Sarmiento, ha definito azero Rasul Abduraim, un atleta del Kirghizistan. Nel match successivo (vinto dall’azzurro contro Ramin Azizov), si è scusato: “Abduraim non era dell’Azerbaijan ma della Kirghisia”.
C’è da dire che almeno del taekwondo Novelli ha spiegato le regole principali, dimostrando un minimo di presenza sul “pezzo”, a differenza di quanto accaduto nel judo con Giulio Guazzini (più bravo con la vela).
Foto | © TM News
Ormai le competizioni che vedono protagonisti gli italiani sono agli sgoccioli. Eppure, gli ascolti di Raidue non sembrano risentirne: evidentemente allo spettatore va bene qualsiasi disciplina, con qualsiasi atleta, purché si parli di Olimpiadi.