Benedict Cumberbatch “ironico” su Downton Abbey 2: “E’ orribile”
In un’intervista al Reader’s Digest, Benedict Cumberbatch ha criticato la seconda stagione di Downton Abbey: “E’ orribile”
Quando si è tra amici, qualche battuta di troppo è concessa. Ma se questi scherzi vengono ripresi dalla stampa mondiale, il pasticcio è fatto. Ne sa qualcosa Benedict Cumberbatch, interprete di “Sherlock”, che qualche mese fa aveva lanciato una frecciatina a “Downton Abbey”, l’altra serie tv inglese che sta riscuotendo enorme successo anche oltre i propri confini.
In un’intervista al “New York Times” di qualche tempo fa, Cumberbatch aveva lanciato una frecciatina agli autori della serie storica, evidenziando come ci fosse stato un calo di qualità tra la prima e la seconda stagione. Il tutto, raccontando di quando Rebecca Eaton, produttrice di “Downton Abbey” (ma anche di “Sherlock”), gli si presentò davanti con il Golden Globe appena vinto:
“Ho visto il premio e le ho detto: ‘Sparisci, donna. Riportamelo quando ce ne sarà uno per Sherlock, per Steven Moffat (creatore della serie, ndr) o per. O per chiunque altro che lo meriti di più della seconda stagione di Downton Abbey”.
L’attore ci era andato pesante, ma si era giustificato, poco dopo, a TvLine, ammettendo di essere in buoni rapporti con lo staff della serie tv e di potersi permettere quelle parole:
“Voglio dire, davvero, è come se la gente non avessi un cervello. Prima di tutto, sapevo che il premio era per la prima stagione della serie, e faceva parte della battuta. Rebecca Eaton è una mia amica. Terza cosa, più importante, è che Julian Fellowes (creatore di Downton Abbey, ndr) mi conosce da quando sono nato. Dan Stevens (che dà il volto a Matthew, ndr) è uno dei miei più cari amici in Inghilterra, e lo stesso vale per Michelle Dockery (che interpreta Mary, ndr).”
Equivoco chiarito? Sembrava di sì, fino all’ultima intervista rilasciata dall’attore al prossimo numero di “Reader’s Digest”, in cui torna a criticata la seconda stagione della serie tv. L’occasione è la presentazione di “Parade’s End”, la miniserie della Bbc tratta dai romanzi di Ford Madox Ford in cui Cumberbatch interpreta il protagonista.
La miniserie è ambientata nei primi anni del Novecento, in Inghilterra, poco prima della Prima guerra mondiale. L’ambientazione, dunque, è la stessa di “Downtown Abbey”. L’attore, evidentemente preoccupato per gli inevitabili confronti che arriveranno con la serie tv, ha preferito non tergiversare e sferrare l’attacco:
“Viviamo in un periodo in cui c’è una cultura che adora, o ha nostalgia, per i primi anni del Novecento. Downton ha proposto un sacco di storie sentimentali nell’ultima stagione, ma non parliamone perchè, secondo me, era fotxxxxxxxte orribile”.
Che sia una battuta rivolta ai suoi amici non sembra proprio, anche perchè, poco dopo, Cumberbatch sottolinea come la nuova miniserie sia nettamente migliore:
“E’ molto più sofisticata, più originale. Raramente si vede un’opera che mostra una società in un modo così accurato, divertente e tagliente. Non ci saranno luoghi comuni come ‘Oh, è orribile come siano divisi tra il piano terra ed il primo piano’. Sarà un’elegia ad un’era che stava per finire”.
Il tono ironico, evidentemente, non deve essere stato percepito dal alcuni membri del cast di “Downton Abbey” che, dopo l’intervista, hanno cambiato la foto dei loro account Twitter con la copertina del numero della rivista con Cumberbatch ed il titolo “Fatti da parte, Downton”.
Certamente un po’ di sana competizione fa bene, e serve a proporre prodotti sempre migliori. Se poi Cumberbatch vorrà deliziare il pubblico ed il cast di “Downton Abbey” con altre frecciatine ai suoi amici, il pubblico non potrà far altro che mettersi comodo e godersi questa “lotta di classe”.