Home Sportitalia America’s Cup 2012: quando lo sport è live su YouTube. (O su Sportitalia)

America’s Cup 2012: quando lo sport è live su YouTube. (O su Sportitalia)

Tutta la coppa america gratis e in diretta sul web.

pubblicato 23 Agosto 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 02:29

    Aggiornamento: bisognava aggiungere una cosa. Perché è vero, non sarà ad altissima qualità, lo streaming, però anche Sportitalia trasmette in streaming, free, la sua programmazione. Per esempio, si possono seguire sul sito le partite dell’ItalBasket, impegnata nelle qualificazioni per EuroBasket2013 (al momento, a punteggio pieno nel girone dopo la vittoria sui turchi in una partita mozzafiato). Non è poco.

E’ impressionante, a pensarci. A pensare a quanto siamo indietro in Italia, intendo. Perché in questo momento mi sto gustando i match race della tappa di San Francisco dell’America’s Cup 2012-2013. In diretta. Su YouTube. Cliccare per credere.

E’ impressionante, perché lo streaming si vede benissimo (anche full screen), il video si può embeddare (lo abbiamo embeddato su Outdoorblog, per esempio: vale sia per i match race che per le regate di flotta) su qualsiasi sito e viene da sorridere a pensare a tutte le restrizioni che si vorrebbero mettere (o che si mettono) al web, ai contenuti video, a questa insulsa battaglia sul copyright e sui contenuti a pagamento. O alle interruzioni pubblicitarie. La morte della narrazione televisiva in un evento sportivo. No, sul canale YouTube che trasmette in diretta la Coppa America non ci sono nemmeno interruzioni pubblicitarie.

Viene da sorridere – amaramente – a pensare a quante persone siano private del piacere di godersi un grande evento sportivo (vi ricordate il discorso sulla finale di Wimbledon)? Sì, certo: ci saranno problemi più gravi da risolvere, è ovvio, non è che avere degli eventi sportivi live sul web risolva la fame nel mondo, il livello di serietà con cui pensare alla cosa non è questo.

E’ altro. Bisognerebbe pensare, per esempio, al fatto che non ci si pone problemi a mandare in onda sul web, senza alcuna restrizione, un contenuto che altrove sarebbe protetto, criptato, inibito. Al fatto che la libera circolazione dell’informazione e delle immagini – fossero anche quelle di un semplice evento sportivo – ha evidentemente a che fare con una visione del mondo che – è paradossale dirlo, per uno sport da ricchi come la vela a questi livelli – si racconta attraverso il copyleft, la circolazione delle idee e dei contenuti gratuiti, la condivisione, lo sharing.

E come si pagano, gli eventi? Evidentemente si pagano. Non solo coi diritti tv. Se no, la America’s Cup non potrebbe andare su YouTube gratis. Oh, certo: forse è solo l’inizio, per attirare i visitatori e poi imporre tariffe anche su YouTube. Ma non è affatto detto.

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