Miss Italia 2012: un caro vecchio show. L’unica consolazione? Veline è peggio
Non si salva molto, dalla prima serata della kermesse.
Miss Italia 2012: la prima puntata del 9 settembre
Miss Italia 2012, caro vecchio show,
che dirti, dopo questa prima serata? Diciamola tutta, senza girarci intorno: sei invecchiato. E sei invecchiato male. E come prevedibile non c’è modo di farti ringiovanire.
Caro vecchio show, fai mettere il costume intero alle ragazze, e poi le fai ballare sulle note di Hot and Cold. Nel testo, Katy Perry dice «Like a Bitch». Pazienza: in Italia chi lo conosce l’inglese? E’ questo che hai pensato, giusto? O non te n’eri accorto?
Caro vecchio show, fai una battaglia perché le ragazze non siano solo belle fuori ma anche dentro, le fai incontrare Tara Gandhi, poi, per conoscerle meglio, propini a loro e ai tuoi telespettatori quattro storielle con una morale talmente scontata che non puoi nemmeno sperare abbia effetto.
Parli di cambiamento, caro vecchio show, e veicoli valori che potrebbero anche essere condivisibili, non fosse che non li sai attualizzare e che suonano così falsi che non ci crede nessuno. Ti rendi conto che siamo ancora alla famiglia prima di tutto, ai «buoni rapporti con i miei», a «la chirurgia plastica no, per carità» (oppure sì, ma con moderazione), alla crisi e al lavoro che però se ti rimbocchi le maniche si trova, signora mia, all’amore vero ma senza gelosia, che ci vuole un po’ ma non troppo, ché c’è Moccia fra gli ospiti e si vola tutti tre metri sopra il cielo, e viene quasi il dubbio che le storielle le abbia scritte lui, per le ragazze.
E tu che fai? Non ti arrendi: anche se sei un caro vecchio show, vuoi essere gggiovane fra i gggiovani e parli del «codice per accedere a Facebook». Si chiama password, e non siamo nel ventennio. E se lo fossimo, non potesti dire Facebook ma annuario, o libro di facce, o qualcosa del genere, ma va be’. E poi, ti rendi conto, fai cantare la tua Miss uscente e vorresti anche farci credere che sia brava. Ma stecca, caro vecchio show. Non la senti? E’ la vecchiaia? O pensi veramente che non ci sentiamo noi?
Fai votare col televoto prima del programma per velocizzare, e poi butti mezz’ora per dire una a una alle Miss “sei dentro”, “sei fuori”.
Caro vecchio show, non hai più argomenti: riesci ancora a far dire alle donne che presiedono la tua giuria che non è difficile coniugare la bellezza e la carriera; che le tue miss sono bravissime a improvvisare.
Fai il ripescaggio via web e il metodo di voto è vecchio dentro. Dai, guardalo.
Caro vecchio show, ti sforzi di farci credere che sia stata una serata emozionante. Lo sarà stata per le ragazze, forse.
Per noi, a casa, è stato come fare un tuffo nel passato, anche se a volte si parlava di internet e cose così, che nel passato non c’erano, e non era affatto come gioire dell’amarcord e godersi la nostalgia. No. Era solo guardare – non te la prendere – una messa cantata che occupa ore di televisione e non si sa nemmeno il perché.
C’è solo una cosa che ti potrà consolare, caro vecchio show. Veline è peggio.