Flavio Insinna: “Allergico ai contratti in esclusiva. Scelgo i programmi, non le emittenti”
Flavio Insinna tra il flop de Il Braccio e La Mente, le soddisfazioni de La Corrida, il rapporto con Mediaset ed il possibile ritorno in Rai
Al timone di un nuovo talk sulle frequenze Radio Rai, Per favore parlate al conducente (alle 13 del sabato e della domenica), Flavio Insinna nega un ritorno imminente alla tv di Stato (Fonte Il Giornale):
Intanto cominciamo col dire che io non torno alla Rai e nemmeno sono venuto via da Mediaset. Sono allergico ai contratti in esclusiva. Dunque scelgo i programmi, non le emittenti; e per farlo non ho bisogno della dispensa papale.
Il conduttore è consapevole del flop de Il Braccio e La Mente:
Ripeto: potrei addurne mille, di giustificazioni. L’avvicinarsi del caldo, l’imminenza delle ferie, perfino i motivi insondabili per cui, talvolta, il pubblico non accetta un programma curato e studiato come il nostro. La verità è che tu ci sudi come un matto, dai il meglio di te stesso e alla fine qualcosa non funziona lo stesso. Può succedere.
Anche La Corrida ha lasciato le sue cicatrici professionali:
Veramente, se dovessi giudicare dalle accoglienze della gente per strada, La Corrida dovrei definirla un successone. E non mi pare che la sua formula dia segni di stanchezza. Pur coi dovuti aggiustamenti funziona sempre; eccome, se funziona. Ma la produzione m’aveva chiesto di aspettare un po’, prima di riprenderla; ed è stato proprio allora, che è nata l’idea del Braccio e la mente.
Nessun dissapore, quindi, con l’azienda di Cologno Monzese:
Quando qualcuno mi manda in onda io gli dico sempre grazie. M’ha dato visibilità, soldi, notorietà, a prescindere dai risultati. Se un rimpianto posso avere, è che nel caso La Corrida non venisse confermata, questo significherebbe mancanza di lavoro per duecento persone del cast, e guai per le loro famiglie. Ma io non ho nulla da rimproverarmi. Con la mano sinistra non direi nemmeno le barzellette a fine cena.