The Apprentice Italia: 18 settembre 2012, dentro o fuori? Giudizio sospeso
I concorrenti, il board, Flavio Briatore, il resoconto: tutto sulla prima puntata di “The Apprentice Italia”.
Partiamo da un presupposto: mandare due puntate di fila di The Apprentice non ha senso (e visto che mi fanno notare nei commenti, ed è vero, che lo faceva anche Masterchef: sì, lo faceva anche Masterchef. Ma per qualche bulimico motivo la “tensione” narrativa me lo rendeva evidentemente più accettabile. Per quanto fosse un’anomalia nostrana). One shot e via. Queste cose le facciamo solo in Italia. Detto ciò, veniamo al programma.
Il format è ben noto, ma per l’Italia è una novità. La confezione è curata. Il montaggio esiste e siamo tutti grati all’esistenza delle ellissi, delle giustapposizioni e delle contrapposizioni, dei piani d’ascolto e via dicendo. Flavio Briatore? Funziona. Probabilmente grazie al montaggio.
Ma proprio quel montaggio è carente per due motivi: manca tensione (quella stessa tensione che invece c’è in Masterchef: il parallelismo è forzato) e manca ritmo. La voice over è troppo presente e troppo lenta.
Il cast dei concorrenti non sembra particolarmente azzeccato: il modo in cui hanno affrontato le due prove mostrate in questa prima serata è stato decisamente imbarazzante. E’ voluto per non allontanare troppo il pubblico dal programma? E’ una scelta empatica? Nel caso, si sappia che lo spettatore medio di The Apprentice non vuole affatto empatizzare. Vuole la cattiveria. Vuole quel dito puntato del «Sei fuori», vuole l’eliminazione della concorrente troppo arrogante e di quello troppo emotivo perché non ne può più dei talent show in cui supponenti o piagnucoloni se la cavano sempre.
Tutto il resto è orpello, e quindi, apprezzabilissime le riprese aeree su Milano e tutta una serie di scelte registiche). Ma in quanto orpello che conduce al momento clou, quello dell’eliminazione finale, deve andare più veloce, deve essere più tensivo, deve costruire meglio il drama non puntando soltanto sull’immedesimazione – non è che la gente comune ambisce a diventare braccio destro di Briatore – ma piuttosto sul tifo, sull’antipatia, sulla cattiveria, sui sentimenti cosiddetti negativi che però sono trementamente umani e che generano anche il loro contrario. L’empatia e l’affetto per questo o quel personaggio, in un format come questo, non vanno cercati ad ogni costo: si ottengono per contrapposizione, proprio come nel montaggio.
Detto ciò: a fronte di una serie di elementi positivi, ci sono parecchie cose decisamente da sistemare. E allora, dentro o fuori? Giudizio sospeso, per ora: decide il boss, la prossima settimana. Se la strada è questa, mi toccherà dire: «buono, ma non è questa la tv nuova che cerco. Sei fuori».
Seconda puntata, eliminata Chiara Gallana
23.22: Chiara Gallana è stata eliminata. Nel colloquio finale a tre (Jessica, la team leader della squadra sconfitta, Beatrice e Chiara), la Gallana non capisce che sta esagerando nell’incolpare Beatrice e indispone il boss spingendolo a dirle la frase più temuta: «Sei fuori».
23.12: al momento del giudizio, Patrizia, braccio destro del boss che seguiva le ragzze, fa notare che il chiedere sconti dicendo «Siamo belle ragazze» è poco professionale.
23.10: «Nemmeno una cubista indosserebbe dei guanti così», dice Briatore. Che poi prende in mano i gemelli di madreperla: «In una specie di provetta per le urine».
23.07: guanti e gemelli di madreperla hanno fatto perdere le ragazze del Lux. I ragazzi che pure hanno avuto una penalità per i flute (dal diametro troppo piccolo) si godono una gita in barca. Le ragazze, invece, si scannano nel bar dei perdenti
23.02: Ezio Indiani giudica gli acquisti, ma non rivela nulla ai concorrenti.
22.57: fine della prova. Le ragazze, a sorpresa, hanno fatto acquisti da shopping pomeridiano in centro commerciale (imbarazzanti, i guanti, talmente brutti che sembra quasi l’abbian fatto apposta). Il gruppo si spacca in due e il braccio destro del Boss nota che le ragazze mancano di “sofisticatezza”. I ragazzi, invece, sembrano essere andati bene, e sembrano essere anche dotati di buon gusto. Matteo è il re della contrattazione. Una faccia di tolla mica da ridere.
Ma c’è un vulnus che inficia tutto: il montaggio non è abbastanza serrato.
“Il Gruppo”, invece, ha nominato leade, invece,
Il Team Lux (delle ragazze), nome orrendo quanto “Il Gruppo” sceglie come team leader Jessica Cibin, che è milanese e quindi, in teoria, dovrebbe avere competenze sulle zone della città. Come al solito, sono le donne a partire in quarta, anche se un po’ confuse.
Ezio Indiani, direttore del Principe di Savoia, incarica i concorrenti di fare acquisti per l’hotel. Con penalità: articoli sbagliati o ritardi comporteranno decurtazione di 100 o 200 euro.
22.37: i concorrenti si trovano alle prese con la loro nuova prova. Al Principe di Savoia.
22.30: parte la seconda puntata. A vederne due di fila appare subito evidente una cosa: troppa voice over e un po’ troppo lenta. E il montaggio potrebbe essere più serrato.
The Apprentice: la prima puntata del 18 settembre 2012
22.26: è Davide Gaiardelli il primo a sentirsi dire «Sei fuori» dal Boss. Motivazione? Ha sbagliato due volte i conti. Stefano e Matteo, comunque, non hanno soddisfatto le aspettative del Boss.
22.14: Stefano nomina Davide e Matteo. Sono loro i tre a rischio eliminazione. Il “board” è molto stupito dal fatto che non sia stato nominato Alberto, il quale ha sbagliato in entrambe le fasi: acquisto e vendita.
22.10: «Il libro delle scuse non ha molte pagine». Ma il libro delle citazioni da Briatore, be’, quello sì.
22.07: «Io non mi sono mai divertito quando perdo», dice Briatore.
22.04: «Sareste tutti da cacciare», dice Briatore.
22.00: Lux batte Il Gruppo. Non era difficile da immaginare. Così, mentre le donne festeggiano in un ristorante giapponese («Siccome di pesce non ne avete visto abbastanza… Un ristorante giapponese. Solo pesce, ma il migliore della città», dice Briatore), gli uomini si confrontano in un baretto di periferia: il leader deve decidere due componenti del Gruppo da nominare.
21.54: Briatore non apprezza il nome “Il gruppo”. Simone, il pubblicitario del gruppo ha provato a spiegare le sue ragioni: «Il Gruppo», con l’articolo davanti, rappresenta Il Gruppo per antonomasia».
Briatore risponde a modo suo:
«Bella str*nzata»
21.50: cambio di strategia fra le donne: vanno a vendere ai ristoranti della zona, poco dopo seguiti dagli uomini.
21.49: come nella migliore delle tradizioni narrative, anche fra le ragazze c’è qualche problema. Il collo di bottiglia è la bilancia (la concorrente di nome Beatrice), e i maschietti, partiti malamente, cominciano a compensare a colpi di personalità e coccole alle clienti.
21.44: dopo l’acquisto, è il momento della vendita. Così, bisogna allestire il bancone al mercato. Uomini che perdono tempo a discutere, donne che espongono la merce, pragmatiche. The Apprentice alle prese con la banalità della vita e delle sane differenze di genere?
21.36: primo problema: «non ci sono i prezzi fuori». E le ragazze si dimostrano più brave dei colleghi nella fase di trattativa. Pubblicità.
21.31: chissà che cosa si aspettavano, i concorrenti. La prova di compravendita si svolge al mercato ittico. Un videomessaggio di Briatore li sveglia alle 2 per annunciare che dovranno comprare e poi rivendere del pesce. Vincerà, ovviamente, la squadra che otterrà il massimo profitto dall’operazione.
21.29: la prima prova è una prova di compravendita. Come nella migliore delle tradizioni, la prova vede due squadre fronteggiarsi: maschi contro femmine. Stefano Di Dio viene scelto come team leader della squasra maschile, che decide di chiamarsi Il Gruppo. La squadra femminile, invece, sceglie di chiamarsi Lux e la caposquadra è Martina Frappi
21.25: sarà difficile che i concorrenti facciano breccia nel cuore dell’Italiano medio, quando dicono cose tipo «Sono dispista a passare sopra il cadavere dei miei avversari». Ma forse la cattiveria che si preannuncia nel talent susciterà interesse. Velocemente, viene mostrata l’ultima prova del gruppo, il team building (fra corse in mimetica, una specie di caccia al tesoro, rafting et similia), le prime due eliminazioni e poi il loft in cui vivranno i concorrenti, con tanto di party di benvenuto.
Montage che propone velocemente i profili dei concorrenti e poi la filosofia del talent («non c’è voto popolare, non c’è giuria d’esperti») e quella di Briatore, presentato – diamone atto, ma ci mancherebbe – come “controverso”:
«Se sei arrogante sei fuori, se sei un cretino sei fuori, se fai troppa filosofia sei fuori».
Quindi, parte la settimana 1.
21.16: si parte con Donald Trump che dà la sua investitura a Flavio Briatore.
Ci siamo: The Apprentice Italia apre i battenti, ufficialmente, questa sera, 18 settembre 2012, alle 21 su Cielo (canale 26 del Dtt).
Il futuro è nelle tue mani
recita la tagline che accompagna i tabelloni pubblicitari apparsi nelle stazioni della Metro a Milano. E ancora:
«La scalata al successo non è mai stata così agguerrita. A scegliere il nuovo talento del business solo lui: Flavio Briatore».
Ma, slogan a parte, è anche il momento di capire se il format, nella sua versione italiana, funzionerà. Se Briatore e il board avranno appeal a sufficienza per conquistare il pubblico, se i concorrenti sapranno appassionare con le loro personalità.
Se, insomma, The Apprentice è pronto per ripetere, dal canto suo, il buon successo di Masterchef Italia (sì, lo sappiamo che i due format sono diversi, ma la sostanza è la stessa: talent sui generis importato e riproposto su Cielo). Naturalmente, siamo pronti per seguirlo live insieme a voi.
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