Che tempo che fa del lunedì, prima puntata: Fazio non s’evolve, ma Saviano convince
Fabio Fazio e Roberto Saviano al debutto con Che tempo che fa del lunedì. TvBlog seguirà la prima puntata in diretta
Premessa d’obbligo: nella desolazione della tv parlata italiana attuale ogni programma di Fabio Fazio merita complimenti. Per la cura e per l’attenzione posta a tutti i dettagli. Che tempo che fa del lunedì non regala nessuna novità dal punto di vista prettamente televisivo, ma si conferma una perfetta macchina già collaudata. L’evoluzione rispetto a Vieni via con me è difficile da individuare; probabilmente perché non c’è. I tasselli del puzzle sono i medesimi. Gli ospiti e la combriccola sono i soliti, e questo alla lunga diventa un limite (comune a gran parte del piccolo schermo nostrano). La cifratura del racconto è la stessa. Apprezzabile, ma la medesima. Di meno consueto c’è la durata del programma, nonostante la chiusura posticipata di qualche minuto rispetto al previsto. Ogni parola pronunciata, anche nella fretta televisiva, assume qui un senso e si riempie di valore.
Resta l’incognita degli ascolti. Cioè, rimane da comprendere se il nuovo appuntamento di Che tempo che fa sia stato inteso dai telespettatori come un evento vero e proprio o come una puntata qualsiasi di un programma qualsiasi. Il racconto di Saviano non è un racconto qualsiasi. Merita grandi cifre, soprattutto perché sorprende per il tema.
La noia, certo, è dietro l’angolo. Ma Che tempo che fa del lunedì è un programma che si deve scegliere, con forte consapevolezza. E al quale bisogna assistere non soltanto guardandolo in tv. Ma anche mettendoci mente e attenzione. Altrimenti potete sempre godervi Pomeriggio Cinque e La vita in diretta.
Le immagini di Che tempo che fa del lunedì, prima puntata 1 ottobre 2012 
22.44 Chiusa molto lunga. Si è sforato, come previsto. I saluti a Enzo Jannacci (autore di Quelli che) e appuntamento alla settimana prossima.
22.41 Gimondi legge il suo diario dei tempi dei gloriosi Tour de France.
22.40 Sui titoli di coda intervista al grande ciclista italiano. Fazio va di fretta, Gimondi non è uomo di televisione, quindi procede con altri tempi.
22.39 Arriva anche Felice Gimondi, che dice: “Quelli che hanno compiuto 70 anni, purtroppo“.
22.37 Chiusura corale sulle note di Quelli che.
22.36 Saviano chiude il monologo citando una frase di Petrucciani:
Suonare è come fare l’amore, solo che posso farlo in pubblico.
22.33 “La musica che nasce dal dolore, non psicologico, ma fisico“. “220 concerti nell’ultimo anno della sua vita“. Saviano scandisce le frasi che rendono emozionante il racconto.
22.28 Ah, per chi fosse interessato alla notiziona: Saviano si tocca la testa.
22.25 Il tema centrale è quello dei diversamente abili. Attraverso le cui vicende tutti noi dobbiamo capire che per uscire dalla crisi bisogna non rassegnarsi e affidarsi alle nostre “abilità diverse“. Saviano racconta la storia di Michel Petrucciani, pianista francese nato con una grave patologia.
22.20 Saviano parte dritto sul caso rimborsi pazzi in Regione Lazio. Poi le spese sociali e quindi le Paralimpiadi.
22.19 E’ il momento di Roberto Saviano. Il ritorno in rai dello scrittore “sana la mia ferita” dice Fazio. Che poi lascia spazio al monologo di Saviano, non prima di essersi scusato con Bianca Berlinguer. Il programma sforerà.
22.16 Bella chiusura sui matrimoni gay e sui cardinali che si oppongono: “strano, sono gli unici a voler metter su famiglia“.
22.15 Inno finale sull’amore al tempo della crisi. Le coppie non si separano perché non hanno i soldi per pagare gli avvocati.
22.12 Difficile monologo sulla spending review familiare per Rossi.
22.08 Paolo Rossi entra in studio con i Virtuosi del Carso. E incentra il suo monologo sui debiti.
22.07 “Sono nato due volte, il teatro e il cinema mi hanno partorito di nuovo“. Toccante e vero il finale.
22.05 Mentre Arena racconta con intensità la sua storia, qualcuna alle sue spalle chatta con lo smartphone:
22.02 L’attore è in carcere dal 1993 (condannato all’ergastolo). E racconta che in cella, tra pochi minuti, non tornerà a dormire Aniello Arena, ma l'”altro”. Poi leggìo, per raccontare la sinossi della pellicola.
22.00 Fazio promuove il film (strano, eh!), definendolo “importante”.
21.58 Si rientra con Fazio e Aniello Arena, l’attore di Reality, il film di Matteo Garrone.
21.51 Pubblicità.
21.49 Capitolo Paolo Gabriele, il maggiordomo del Papa. Ruini dice di non essere molto informato sul tema, ma si dichiara “esterrefatto“.
21.45 Altro tema: assolutismo, relativismo e fondamentalismo. Ruini cita Platone e Aristotele. Chissà Gad Lerner su La7…
21.43 Fazio incespica in un littizzettiano “dipene“, che voleva essere un “dipende“.
21.40 A domanda precisa Ruini risponde individuando i limiti invalicabili della Chiesa: “Dio è sempre lo stesso, non cambia. E poi per il cristianesimo c’è un profondo rapporto tra Dio e l’uomo. Tutto ciò che va contro la struttura fondamentale dell’uomo non va bene in nessun tempo“. Questo per dire che la Chiesa è contro le unioni civili omosessuali. Echiude dicendo: “Non è la Chiesa che fa le leggi, ma la politica“.
21.38 Eminenz, come direbbe la Littizzetto, prosegue:
Il messaggio cristiano è stato da subito inattuale
21.35 Per Ruini due sono stati gli errori della Chiesa, che ne hanno causato il ritardo: aver mal inteso la “centralità del soggetto umano” e “la diffidenza verso un nuovo tipo di scienza“.
21.31 Fazio annuncia un momento “impegnativo” per lui. L’intervista al Cardinale Camillo Ruini. Momenti di imbarazzo: il prelato è in ‘promozione’ con un saggio-intervista dal titolo Intervista su Dio.
21.28 Momento sociale: Alexandra Martino, operaia in cassa integrazione di Mirafiori, racconta, col solito leggìo, la sua giornata.
21.27 Bella interpretazione.
21.26 Momento musicale. Simone Cristicchi canta, Paolo Jannacci suona il pianoforte: La Topolino amaranto di Paolo Conte.
21.24 Gramellini chiude la classifica con Lavitola e la sua lettera a Berlusconi. Il primo posto è dedicato alla maestra dell’ex direttore de L’Avanti. Il quale non sa che davvero si scrive così. E non d’avvero.
21.19 Il giornalista de La Stampa passa a Berlusconi e a Bersani dopo aver trattato i temi caldi anche in Regione Piemonte.
21.16 Gramellini:
Marrazzo coi travestiti. La Polverini coi mascherati. I politici di quella Regione devono avere problemi di identità.
21.14 Inizia il programma. Fazio accoglie Massimo Gramellini. E la prima “novità assoluta”: la classifica dei personaggi (e non più dei fatti).
21.09 L’anteprima con Maddalena Rostagno, figlia del giornalista Mauro, ucciso 24 anni fa dalla mafia.
20.19 Ecco cosa ha scritto un “emozionato” Saviano poche ore fa sulla sua pagina facebook:
Ecco, ci siamo. Stasera sarò di nuovo in Rai dopo “Vieni via con me”. Sono emozionato… alcuni crederanno che ci si abitui alla televisione. In realtà per chi come me si sente un abusivo della tv, non è così scontato trovarsi a proprio agio. Mi piace sentirmi estraneo a ogni territorio che frequento. Giornalista per gli scrittori, scrittore per i giornalisti, televisivo per i teatranti, teatrante per i televisivi. Mi piace mantenermi straniero a ogni luogo e conquistarmi cittadinanza portando con me l’ibrido, il diverso, la traccia laterale. Insomma torno in televisione cercando di portare in tv la parola in tutte le sue declinazioni possibili.
Che tempo che fa del lunedì: la presentazione della prima puntata
Dopo il discreto esordio di ieri sera – 1.987.000 spettatori, 8,38% di share nella presentazione e 3.394.000 e 12,59% nel programma vero e proprio – debutta tra poco più di un’ora su Rai3 Che tempo che fa del lunedì. Si tratta, come noto, dello sperimentale show breve (in onda fino alle 22.30) condotto da Fabio Fazio. Al suo fianco Roberto Saviano. Su TvBlog seguiremo in diretta il programma e lo commenteremo insieme. Ospiti della prima puntata sono il Cardinale Camillo Ruini, Felice Gimondi, leggenda del ciclismo italiano, Aniello Arena, attore del film Reality di Matteo Garrone e in carcere da 13 anni, Maddalena Rostagno, figlia del giornalista Mauro, ucciso dalla mafia 24 anni fa, Simone Cristicchi e Paolo Jannacci, Paolo Rossi e Massimo Gramellini (questi ultimi sono due ospiti fissi del lunedì).
Interessante da scoprire sarà la cifratura scelta dagli autori per il racconto. Ed anche se il programma porterà qualche elemento di novità rispetto a Vieni via con me, modello al quale apertamente si ispira. Insomma, l’annunciata “evoluzione del talk show tradizionale” ci sarà per davvero e in cosa consisterà? Peraltro quella di stasera è una sorta di prova generale in vista della sfida della prossima settimana, quando il programma di Fazio e Saviano dovrà vedersela con l’evento musicale-televisivo di Adriano Celentano su Canale 5.
Foto | TM News
