Intervista col direttore: Laura Carafoli (Discovery) a TvBlog: Da Real time in poi, ecco la mia TV
Il direttore dei programmi di Real Time e DMAX Laura Carafoli a TvBlog
E’ certamente una, perdonate il gioco di parole, realtà nel panorama televisivo italiano, quella di Real Time, sul canale 31 del digitale terrestre oltre che nell’offerta di Sky in alta definizione e con un canale con la programmazione differita di un ora. Come forse avrete notato, questa rete appare sempre sul podio dei canali digitali più visti che pubblichiamo nelle nostre analisi auditel, spesso occupando la prima posizione. Un canale, Real time, che ha fatto della propria programmazione un segno distintivo tale da diventare quasi un brand. Ascoltiamo oggi il Vice President Content and Programming di Discovery Networks Laura Carafoli, responsabile della programmazione di tutti i canali del gruppo, fra i i quali appunto Real Time e DMAX. In questa intervista le abbiamo chiesto le strategie delle reti del gruppo, gli obbiettivi raggiunti e quelli prefissati, oltre che alcuni giudizi sullo stato attuale della televisione italiana, con particolare riferimento ai canali generalisti.
Qual è esattamente il suo ruolo in Discovery ?
Sono vice presidente dei contenuti e della programmazione del gruppo. Mi occupo in sostanza della strategia del palinsesto dei canali Discovery. Quando parlo di palinsesto, non intendo semplicemente schedulare la messa in onda dei programmi, ma anche quella di andare a testarli ed inserire nella programmazione i titoli internazionali più interessanti ed in quali slot collocarli. Quando invece parlo di contenuti, voglio dire che mi occupo anche delle produzioni originali. Il mio lavoro poi è in stretto legame con la parte del marketing e del commerciale della nostra azienda. In sostanza a me piace con il mio lavoro definire l’ossatura dei canali dei quali mi occupo.
Entriamo nello specifico, com’è pensare alla programmazione di canali come Real Time e DMAX ?
Io e il mio gruppo lavoriamo molto cercando di non tradire le aspettative del nostro pubblico. Offrire cioè sempre ai telespettatori che ci guardano quelli che noi chiamiamo i “capisaldi” che reggono il nostro palinsesto. Come per esempio il nuovo programma nel day time di Carla Gozzi offrendo appuntamenti di lunga serialità di modo che la gente possa riconoscere la nuova trasmissione che andiamo a lanciare. Cerchiamo di essere attenti a quello che piace al nostro pubblico, non rinunciando ad offrire loro delle novità. Ci adoperiamo per fare un lavoro di bilanciamento fra la nostra tradizione e l’innovazione. Per DMAX invece è stato fatto un lavoro sulla costruzione di un’identità e semplicità nell’offerta per arrivare ad un canale molto omogeneo nel formato.
Che tipo di linguaggio televisivo avete scelto per il vostro telespettatore?
Noi parliamo al nostro pubblico con un genere come il factual entertainment, ovvero delle serie lunghe di racconti con delle persone protagoniste, molto vicine a chi ci segue. Poi ci sono delle parti di palinsesto più sperimentali, ma è assolutamente importante lavorare sull’entità di genere per dare un volto preciso al canale.
Voi lavorate su fasce diverse rispetto alla televisione generalista, dove posizionate i vostri prodotti di punta, quelli che danno cioè l’identità alla rete, rispetto ai programmi sperimentali ?
In Real time il vero momento di grandi ascolti è quello del day time, precisamente nella fascia dalle 14:30 e le 18:00. Una fascia con un pubblico prevalentemente femminile. Real time per altro ha il 70% di pubblico formato da donne quindi è normale che concentriamo le nostre attenzioni su questa fascia oraria. Nel day time infatti andrà in onda la nuova stagione di Clio Make up, mentre ora stiamo trasmettendo Guardaroba perfetto, due programmi adatti al nostro target di riferimento. Questa dunque è per noi una fascia fondamentale. Qui non sperimentiamo in termini di contenuti, ma cercheremo di lanciare volti nuovi. Nella fascia della seconda serata, cioè dalle 23:05 in poi, lanciamo titoli più sperimentali, come Pazzi per la spesa e Sepolti in casa. In questo ci vengono d’aiuto i numerosi titoli internazionali che ci arrivano dagli Stati Uniti e da questa library attingiamo programmi più alternativi rispetto alle nostre produzioni originali.
Uno dei titoli più alternativi è appunto Tutti pazzi per la spesa
A Novembre è in arrivo una nuova serie di Tutti pazzi per la spesa, che sarà all’ennesima potenza. Saranno tre speciali su quei giorni in cui in America vengono fatti dei saldi pazzeschi che vanno quindi ad aggiungersi a questi fantomatici coupon che fanno la gioia dei protagonisti di Tutti pazzi per la spesa. Pensa che ci sono delle persone che dormono davanti a questi grandi magazzini, aspettando l’apertura. In pratica è il trionfo della filosofia di questa trasmissione, fra l’altro una delle più cliccate e tweetate sul web.
Ormai Real time è diventato un brand con i suoi factual, inoltre lo vediamo spesso nel podio delle reti più viste, soddisfatta dei risultati del canale ?
Siamo assolutamente soddisfatti e per questo c’è all’interno dell’azienda una grande carica ed è anche per il successo di Real time che sono riuscita a lanciare un altro canale come DMAX. Il successo vero poi è che siamo contenti di aver creato nuovi canali con prodotti che non sono le consuete fiction, oppure programmi fatti in studio con il solito pubblico che applaude. Abbiamo evitato di portare da noi grandi nomi della televisione generalista, perché la filosofia che volevamo imprimere ai nostri canali doveva essere totalmente differente rispetto alle tv già esistenti.
Qual è la sfida per il futuro di Real Time ?
La sfida ora è, visto che Real è diventato un brand, far vivere questa realtà anche al di là della mera fruizione televisiva. Intendo dire che in futuro i nostri programmi verranno trattati non solamente come delle semplici trasmissioni, ma bensì come dei veri e propri marchi facendoli vivere anche al di fuori del televisore. Poi ovviamente ci piacerebbe fra un anno dire che, si è vero Real time è forte nel pomeriggio, ma è forte anche in prima serata.
E’ più facile oggi dirigere una televisione generalista, tanto per capirci una delle 7 sorelle, oppure un canale specializzato come può essere Real Time ?
Ho lavorato 7 anni in Rai, poi ho lavorato a Fox ed ora sono qua. Quando lavoravo alla Rai, vedevo comunque che non era assolutamente facile gestire quel tipo di mondo. Sicuramente lavorare per dei grossi gruppi, molto sedimentati, con delle strutture anche molto complesse non è assolutamente semplice. Per me invece è molto facile lavorare dove sono adesso, perché siamo un team molto unito e ci parliamo spesso. Inoltre le nostre reti hanno un’identità tale per cui noi sappiamo esattamente cosa il nostro pubblico vuole da noi. Quando poi siamo impegnati a fare delle scelte, sia che riguardino i programmi che la campagna pubblicitaria abbinata, non siamo mai soli noi della programmazione. In questi momenti vengono coinvolti tutti ed ognuno dice la sua. Siamo un azienda molto giovane ed agile, dove ci si parla e questo rende assolutamente più facile il mio lavoro, rispetto magari a quello che sarebbe in un azienda-colosso come Rai o Mediaset.
A proposito di Rai e Mediaset, che ne sarà della televisione generalista ?
Ci sarà sempre, ma sarà competitiva sul mercato soprattutto solo se riuscirà a rinnovarsi e raccogliere le nuove sfide che non sono solamente di contenuto puro, ma anche di fruizione dell’offerta. Per esempio secondo me una scelta bellissima fatta dalla Rai quest’anno è stata quella di fare Pechino Express. E’ un bellissimo segnale e secondo me è l’unico vero segnale di novità all’interno di un panorama che si è sempre attaccato ai soliti formati, sempre uguali a se stessi. Certo forse il 7% non è un dato altissimo, ma l’impianto, il formato, il montaggio sono uno dei pochi segnali di novità della televisione di quest’autunno. Ritengo poi che sia un ottima idea anche quella di replicarlo il sabato pomeriggio, oltre che le pillole che vengono trasmesse dopo il Tg2 della sera.
Come si stacca la vostra offerta rispetto a quella della televisione generalista ?
La prima cosa che salta all’occhio è che i programmi della generalista sono lunghissimi. Il prime time per esempio se non dura 3 ore, arriva a durare 2 ore e 40 minuti. E’ proprio un modo di fruizione e costruzione completamente diverso. Noi abbiamo solo programmi da un ora o da mezz’ora, uno stile molto anglosassone nell’ impianto. Poi da loro ci sono i programmi del day time in onda per tutta una stagione, con dei volti molto noti, che fanno i presentatori. Noi abbiamo fatto una scelta radicalmente diversa. Abbiamo scelto cioè dei volti fatti da professionisti del settore di cui ci andavamo ad occupare nella trasmissione che decidevamo di mettere in piedi. Durate molto più brevi oltre che proprio un passo diverso rispetto alla confezione del prodotto. Inoltre le televisioni generaliste vivono di trasmissioni live lunghe e che durano tutto l’anno, togliendo cosi spazio per la sperimentazione ed il lancio di prodotti alternativi.
Da direttore cosa ruberebbe alle altre reti da trapiantare su uno dei suoi canali?
Certamente Pechino Express e poi un altro programma che adoro e che avrei potuto fare anche io lo scorso anno, ma poi l’abbiamo ritenuto troppo giovane per noi, è Ginnaste – Vite parallele (in onda su MTV, ndr). Sono due esempi questi nell’animo di Real time.
Parliamo di futuro concreto a Real Time. Cosa vedrebbe volentieri in onda e cosa realmente bolle in pentola ?
Ci sarà “Shopping night 2” che partirà il 28 di novembre. In questa seconda edizione il format, nato qua da noi con Magnolia, è rivisto e corretto e secondo me sarà ancora più interessante. Questo programma ci ha dato anche una grande soddisfazione, infatti è stato venduto anche ai nostri colleghi inglesi ed andrà in onda in Inghilterra ma non solo, in tutta Europa. Poi ti ho accennato della nuova serie di Clio Make Up in onda nel pomeriggio. Stiamo lavorando ad altre cose nel day time con dei volti italiani nuovi, diciamo deliziosi, ma per ora non posso davvero di più, lo scoprirete strada facendo (ride, ndr). Dal primo dicembre poi il canale diventerà “natalizio”. Nel senso che avrà una grafica dedicata, inoltre ci sarà una produzione nuova proprio verso Natale. Ma di questo vi terremo ovviamente informati. Diciamo in estrema sintesi che entro quest’anno ci concentreremo sul day time, ma in futuro investiremo anche sul prime time.
Perché il lettore di TvBlog che ci sta leggendo adesso, dovrebbe sintonizzarsi su di uno dei canali Discovery che lei dirige ?
Per vedere delle cose che normalmente nella televisione generalista non vede. Per esempio se è maschio non può non andare su DMAX a guardare la produzione nuova che abbiamo lanciato Milano City Tatoo, un programma davvero ben fatto. Se è donna invece ci vede già. Ma a proposito dei lettori di TvBlog, che ritengo siano davvero degli esperti di televisione, ecco mi piacerebbe che ci diano dei consigli e dei commenti anche tecnici su quello che è la nostra programmazione ed i nostri programmi, consigli e suggerimenti che vi assicuro terremo in grande considerazione.