La Scimmia è ufficialmente un work in progress. Sul sito ufficiale, per ora, non si vede né si interagisce granché (salvo un web-sondaggio in cui, di fatto, gli internauti sono chiamati a esprimere preferenze a scatola chiusa, senza ancora conoscere i ragazzi). Stasera alle 22.00 parte l’appuntamento con RadioScimmia, che farà il punto sul primo giorno di scuola.
Stamattina alle 8.30 (dopo sveglia e colazione alle 7.30) è partita la prima lezione di italiano, a cui è seguito dalle 10.00 un quarto d’ora d’intervallo. Dalle 10.15 è stata la volta di fisica, seguita da un altro intervallo. Alle 12.00 lezione di storia e filosofia.
Dopo il pranzo delle 13.30, alle 15.30 sono partite delle attività ricreative, mentre dalle 16.00 i ragazzi hanno fatto sport. Dalle 17.00 si dedicheranno allo studio, per poi andare a cena alle 20.00.
Dopo il salto, troverete tutti i profili e le foto dei 22 studenti in ballo per l’ammissione. Ne rimarranno soltanto 16.
La Scimmia: le foto degli studenti
Andrea Alquati
Mi chiamo Andrea Alquati, 21 anni, nato a Roma il 5 dicembre 1990. La mia vita è sempre stata cratterizzata da un aspetto determinante per la crescita e formazione, le arti marziali, propriamente il Kung Fu, che ha infuso in me disciplina, onore, rispetto. Il Kung Fu è ciò che mi fa sentire parte di qualcosa, forse riuscendo a mettermi pienamente in contatto con me stesso, con il mio “io” interiore… la chiave della mia interpretazione. Il kung fu è molto più che semplice allenamento fisico, è un percorso della mente per creare un’armonia interiore riuscendo a sbloccare dei meccanismi su cui difficilmente riusciremmo a mettere le mani. Se vogliamo possiamo definire quest’arte un’autentica filosofia di vita in cui credere e affrontare ogni giornata. A mio parere il Kung Fu possiede un’anima che si instaura dentro noi stessi, ma solo se riusciamo ad entrare nella sua intrinseca e profonda ottica. La passione innata, l’intraprendenza e lo spirito di quest’arte mi hanno condotto ad ottenere una soddisfazione, la più grande fino a oggi. Nel marzo 2011, partecipando ai campionati del mondo di Kung Fu di Hong Kong, l’impegno e la determinazione hanno reso possibile la vittoria, con un oro nella categoria “forme tradizionali” e un bronzo nella categoria “sanda” (combattimento sportivo). Ma questa la considero solo una piccola parentesi perché non reputo assolutamente di essere arrivato da nessuna parte, anzi, è stato solo un inizio. Il mio percorso scolastico invece purtroppo non è stato così brillante. Probabilmente non ho mai ricevuto un corretto insegnamento atto a farmi comprendere la sua importanza unicamente per me stesso e per il mio futuro, e, aggiungerei, non c’è mai stato qualcuno (un professore?) che abbia veramente cercato di comunicare o dedicarsi a me.
Luca Bentivoglio
Potrei scrivere tante e tante fantastiche storie su di me, ma la realtà è che sono un tipo molto tranquill, che conduce una “tranquilla” vita in una quasi tranquilla città. Mi chiamo Luca, vivo a Guidonia e frequento il liceo scientifico. Non sono mai stato uno “studente modello”, ho sempre cercato di ottenere il massimo risultato col minimo sforzo, cosa che ovviamente non sempre riusciva. Ma me la sono sempre cavata… dopotutto. Sono sempre stato un tipo introverso ed aperto allo stesso tempo, ma tendo a tenermi dentro le cose a me più care. Amo scrivere, di tutto: delle mie giornate, delle mie disavventure e, perché no, anche e soprattutto degli amori. Scrivo storie e amo guardare, respirare, vivere tutto ciò di cui scrivo. A 11 anni ho cominciato a suonare la chitarra, ispirato da grandi artisti tipo Jimi Hendrix, B.B. King, Eric Clapton, rimanendo molto lontano da loro. Mi piace mettere in musica ciò che scrivo, anche se non sono proprio il tipo che sventaglia i propri pezzi ai quattro venti. Ho avuto come tutti i miei problemi, ma non credo questo giustifichi i mie comportamenti, e certamente non mi porta a credere di essere una sorta di poeta maledetto. Mi piacciono gli gnocchi al ragù.
Letizia Bettoli
Ciao sono Letizia, ho 19 anni, sono nata a Milano, ho studiato molti anni pianoforte e mi diletto a cantare.
Sono curiosa, vivace, socievole, ma alle volte impanicata e buffa!Ho molte sfaccettature: pur essendo me stessa sono ogni giorno diversa. A volte mi sento un po’ insicura, ma so essere anche spumeggiante e po’ pagliaccia. Sogno molto, ad occhi chiusi e aperti. Mi piace vivere ogni tipo di esperienza ma dovrei imparere anche a dosare l’entusiasmo. A scuola un fallimento dopo l’altro. Questo è il momento giusto per riscattarmi e rimettermi in gioco. Voglio portare avanti i miei sogni, iniziare a crederci, in un futuro migliore e in me stessa. Non amo uniformarmi agli altri, odio la mediocrità e le persone presuntuose. Vorrei capire in cosa consiste il mio sentirmi diversa, e da dove provenga il costante sottofondo di malinconia che accompagna la mia vita. So essere talvolta un po’ cinica. Le cose che apprezzo di più di me stessa sono l’umiltà e l’autoironia. Uno dei miei sogni è viaggiare, viaggiare, viaggiare, viaggiare.
Beatrice Brami
“Ho 19 anni e vengo da Bibbiena, in provincia di Arezzo. Ho una famiglia normalissima e abbiamo tra di noi un bellissimo rapporto: anche nei momenti più difficili, ci diamo sempre una mano per superarli al meglio. Mi piace molto stare in mezzo alla gente e ho molti amici. A loro piaccio per la mia allegria e sincerità. Solitamente lego molto bene con gli altri..
Non mi piacciono le persone arroganti, adoro invece quelle spontanee e allegre.
Sono sempre sorridente, nonostante la serie di brutte vicende che mi sono successe. Dopo alcuni eventi traumatici sono molto cambiata, ho avuto maggiore consapevolezza che il tempo a nostra disposizione è poco e quindi è sempre meglio dire tutto e subito, per non pentirsi poi in seguito.
Mi piace molto la danza, sia classica che hip hop. Ma la cosa che adoro di più è il computer, non solo internet, ma i vari programmi con cui posso esprimermi e inventare. Mi piace in particolare creare video, sistemando foto e musica.
Uno dei miei sogni è sempre stato quello di riuscire ad avere un posto in politica, per cercare di cambiare qualcosa, di migliorare qualcosa. So che questo sogno, però, è molto difficile da realizzare.
Mi sarebbe anche molto piaciuto entrare in accademia e far parte della Guardia di Finanza, ma ho dovuto rinunciare per la mia bassa statura.”
Salvo Cammarata
Mi chiamo Salvo Cammarata, il siciliano dal sangue caldo ma affettuoso e buono. Eccomi qui, un’altra volta nella capitale del mondo, cercando parole che possano descrivermi. Sono il tipico siciliano gentiluomo che ama le donne e le rispetta, ho sempre pensato che un uomo che tratta una donna da principessa è stato cresciuto ed educato a dovere da una regina, mia madre. Sono socievole con chi merita e non tollero le persone cattive nell’animo. Amo divertirmi e stare in compagnia delle persone giuste e che mi vogliono bene. La quantità non implica una minore qualità. Il mio sogno è quello di recitare e essere ricordato dalla gente come una persona dall’animo buono, e non come uno qualunque. Probabilmente leggendo queste parole vi starete facendo una strana idea di me: un ragazzo a 18 anni dovrebbe pensare a divertirsi e non in maniera particolare come vorrebbe vivere il suo futuro. Fin da bambino amo i motori, auto, moto che siano. La prima moto da cross l’ho avuta a 5 anni, quando mio padre mi spronava a non aver paura di accelerare, fino a quando all’età di 14 anni ho deciso di non avere più una moto perché troppo pericoloso. La passione è sempre rimasta ma ha lasciato il posto più importante alla pesca, l’attività che ha segnato la mia vita. D’altronde sono nato a Gela, paese dove 100 anni fa si praticava pesca e allevamento di sussistenza. Ho imparato da piccolissimo, il primo fucile mi è stato regalato a 10 anni e ancora lo custodisco gelosamente. Pratico tutti i tipi di pesca, subacquea, con le canne e palamito. La preferita resta la subacquea, mi permette di entrare in un altro mondo, quello sottomarino. Stanare i pesci che si trovano all’interno di un relitto è qualcosa che lasciava le prime volte senza fiato. Il pesce più grandeche ho preso è stata una ricciola di 25 kg, erano le 6 di mattina, mare completamente piatto e lei, la belva, era lì che mi aspettava. Questi sono i ricordi che hanno lasciato qualcosa dentro me.
Alejandro De Mola
Simpatico, solare, allegro, a volte presuntuoso, suscettibile ma non sempre, solo su determinati argomenti come la mia vita. Con tanto da offrire e tanto da ricevere. Da zero a cinque anni sono cresciuto con la mia famiglia nativa. Da 5 a 6 anni e mezzo ho vissuto lo sfruttamento minorile. Da 6 anni e mezzo a 7 sono stato in istituto. Da 7 anni a 16 varie adozioni e affidamenti. Da 16 a 18 la comunità. Da 18 a 20 l’indipendenza.
Micol Donghi
Sono Micol Donghi, ho 18 anni e sono nata il 26 giugno 1994. Frequento il liceo classico e, parallelamente, porto avanti gli studi in un’accademia di recitazione a Milano. Il mio sogno è quello di fare l’attrice cinematografica e voglio fare di tutto per realizzarlo. Pian piano con preparazione, impegno e forza di volontà ho già intrapreso la realizzazione di questo grande sogno, avendo avuto la possibilità di fare 2 lungometraggi. Grandi e belle esperienze che mi hanno fatto rendere ancora più conto di quanto io tengo a ciò. E poi… arriva “La Scimmia”, l’occasione d’oro per fare due cose importantissime per me contemporaneamente: prendere la maturità e migliorarmi con gente molto in gamba, da cui posso apprendere molto nel campo della recitazione. In breve “La Scimmia” mi dà la possibilità di studiare e di esprimere me stessa nello stesso momento: non è fantastico?! Sarà difficile, sarà una grande sfida, ma io ci credo e ci crederò fino in fondo. Alla fine se fosse semplice parteciparvi e il premio fosse servito su un piatto d’argento, che gusto ci sarebbe nel vincere? Sono convinta che, tutto ciò che si fatica a ottenere porta una maggiore felicità e soddisfazione di se stessi.
Vincenzo Ferrara
Mi chiamo Vincenzo Ferrara e sono nato a Napoli il 18/05/1994. Nei miei primi anni ho vissuto, assieme alla mia famiglia, nella stessa casa dei miei zii, finché non abbiamo traslocato in una casa nostra. Ho iniziato a interessarmi alla lettura sin da quando avevo 6 anni, dapprima leggendo narrativa per ragazzi e poi libri sempre più complessi come “L’Alchimista”di Paulo Coelho e “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde. Con la passione per la letteratura è nata allo stesso tempo la passione per la scrittura e dopo non molto tempo anche per il cinema. Il poter esprimere tematiche e argomenti complessi, attraverso storie fantastiche e di mia creazione, è diventato per me qualcosa di importante, la via che avrei seguito. Passerà ancora molto tempo prima che io possa realizzare i miei sogni, ma per adesso sono ben felice della vita che ho e tutto grazie a una famiglia amorevole e degli amici fedeli.
Giulia Groppazzi
Ehi, sono Giulia, ho 18 anni, vivo a Trieste e frequento, o per meglio dire, frequentavo il liceo scientifico Oberdan. Lì ho conosciuto la maggior parte di quelli che sono i miei amici più importanti. Lì ho anche avuto le soddisfazioni più grandi e affrontato parecchie difficoltà. Sono una persona sensibile ed emotiva. Sono sincera e spontanea, testarda sulle cose a cui tengo ma comunque aperta al confronto e a comprendere i punti di vista degli altri. Vivo alla giornata, mi piace cogliere le occasioni che mi si presentano davanti, ma se ce ne è bisogno anche crearmene. Mi piace molto stare in compagnia, i miei amici sono una parte fondamentale della mia vita e tengo tantissimo a loro. Ma apprezzo anche la solitudine. Cerco di trovare qualche momento per me stessa, per capire cosa mi passa per la testa e avere attorno solamente i miei pensieri e le mie riflessioni. Con i miei genitori ho un rapporto che definirei un po’ burrascoso, ma penso sia normale che sia così, sono pur sempre un’adolescente! Ciò non toglie che voglio loro molto bene. Mi piace uscire, andare alle feste a ballare e divertirmi, ma adoro anche leggere, catapultarmi in un bel libro e fuggire, anche se solo per poco tempo, da quella che è la mia realtà. Sono davvero entusiasta di avere la possibilità di partecipare a “La Scimmia”, spero sia quello che mi aiuterà a coronare il mio sogno di andare in un’università londinese e diventare un avvocato.
Manfredi La Scola
Mi chiamo Manfredi La Scola, sono nato a Palermo il 12 agosto 1993. Dell’infanzia in sincerità non mi ricordo tanto. Mi ricordo su per giù dai 14 anni a salire: ero un ragazzo abbastanza timido e prima di abituarmi a relazionarmi con le persone sono passati un po’ di anni. Verso i 16 anni già ero diventato abbastanza vivace, forse per via della separazione dei miei, ma avevo cambiato già diverse scuole e non me ne fregava più niente di nessuno. Vivevo alla giornata, aspettando che ne iniziasse una nuova. Invece, adesso che ho acquisito un po’ di maturità (non molta perché le cavolate dei 13enni le faccio ancora oggi che voglio migliorare) capisco che non devi vivere alla giornata ma devi studiare quello che viene dopo, e questo per tutta la vita se vuoi fare qualcosa di concreto. Sennò vivi, ti diverti, però poi arrivato ad un certo punto ti dici: “e adesso che ho fatto tutto che rimane?”. È da qui secondo me che inizi ad essere uomo e a capire che cosa cavolo ti piace veramente. Quello che ti piace è anche bello studiarlo e trasformarlo in un lavoro. Il mio sogno è alzarmi la mattina per andare al lavoro ed essere contento, non come con la scuola, in caso contrario mi sentirei di non vivere davvero.
Mattia Maggiolini
Mi chiamo Mattia, ho 21 anni e vivo a Milano. Ho avuto un percorso scolastico complicato fatto di alti e bassi e quest’anno sono giunto alla terza bocciatura, seconda consecutiva. Nonostante l’ultimo biennio sia stato fallimentare credo fortemente in me stesso e ho come obbiettivo quello di diplomarmi e proseguire gli studi. Il calcio è una mia grande passione. L’Inter è la mia squadra del cuore e nel corso della vita mi ha regalato molte gioie e molti dolori. Mi drogo di musica, i Club Dogo sono il mio gruppo preferito perché mi trasmettono emozioni uniche con le loro canzoni. Mi piacciono i cani perché sono delle creature fantastiche che amano indistintamente e trasmettono solo emozioni positive. “Scent of woman” e “La ricerca della felicità” sono due dei miei film preferiti, per il significato che trasmettono e gli attori che li interpretano: Al Pacino e Will Smith. La Scimmia è la mia occasione per riscattarmi dagli insuccessi che mi hanno accompagnato negli ultimi anni. Voglio esserci.
Giovanni Magrini
Nasco a Pescia (Pt) il 27 novembre del 1992. Fin da piccolo dimostro di essere un bambino estroso e simpatico, portato per il disegno e per la creatività. All’età di 7 anni intraprendo una carriera da ciclista su strada come mio padre, Riccardo Magrini, ex-ciclista professionista. In seguito provo con la pallacanestro che pratico per 8 anni. Frequento buone scuole, ma comincio ad avere problemi già dalle medie. Sviluppo ben presto un rapporto di amore e odio con le scuole. Frequentando le superiori ho sempre cercato di avere il minimo per passare ma arrivato in quinta, collezionando sospensioni e rapporti, il minimo ha iniziato a non bastare più. Mi ritiro il primo anno ad un mese dalla fine della scuola e successivamente accadrà di nuovo. Sto provando ad entrare con il massimo impegno nel programma televisivo di Pietro Valsecchi “La Scimmia”. Attualmente vivo a Montecatini.
Manuel Malavenda
Ciao, sono Manuel Malavenda, un ragazzo ormai diciottenne che abita nella provincia di Modena, a Formigine. Presentarmi è una cosa che puntualmente mi sembra impossibile: siamo così profondi che anche noi stessi non smettiamo mai di scoprirci, come possiamo imprimere tutto ciò su un foglio? Riporterò le cose che più spesso mi sento dire: sono gentile e disponibile, se qualcuno ha bisogno di aiuto sono sempre pronto ad aiutarlo. Odio le ingiustizie e non riesco ad ignorarle. Mi reputo una persona trasparente e se qualcosa non va non mi piace dirla. Mi piace avere sempre una mia idea e prendere posizione. Detesto farmi mettere i piedi in testa. Anche se non sembra ho uno spirito ribelle: le imposizioni mi fanno impazzire. Mi sto descrivendo solo attraverso ciò che non sopporto, quindi forse è meglio pensare anche a cosa amo. Mi piace la musica, soprattutto viverla dal vivo ai concerti. Essere cantante è il sogno che madre natura mi ha troncato facendomi stonato. Mi piace scrivere anche se ho ancora tanto da imparare, mi piace perché è una cosa spontanea e che non programmo, è pura creatività e mi fa sentire una persona molto meno inutile del solito. Ho avuto una vita abbastanza normale, con le sue piccole soddisfazioni e delusioni. Sinceramente, anche se molti rimpiangono la mia età, credo che il meglio debba ancora venire. Mi reputo una persona felice, ma bisogna pretendere sempre di più. Il mio sogno nel cassetto è diventare uno scrittore (più che famoso, veramente capace) e anche viaggiare (per mia sfortuna non ho mai varcato i confini italiani) per scoprire, in un certo senso, nuovi mondi. Ci sono così tanti posti che non conoscerli è un peccato. Ho parlato di ciò che amo, di ciò che odio, dei miei sogni… probabilmente ci sono altri miliardi di aspetti che non ho presentato, ma è almeno una vaga idea di ciò che sono.
Michelangelo Miranda
Michelangelo Miranda, nato vent’anni fa, studente liceale da sette. Vengo dalla Basilicata, dove le possibilità per emergere e gli stimoli per crescere sono scarsi, se non inesistenti. Tranquilli, non è la landa desolata ai confini del mondo, ma è una zona a parte della Terra, dove il tempo si è fermato da un po’. Sono cresciuto serenamente, anche con un buon profitto scolastico se vogliamo dirla tutta. Poi è arrivato quel momento in cui si è chiamati a compiere la prima scelta importante della propria vita. Liceo scientifico, impegnativo ma stimolante… l’inizio dei problemi. Durante questi anni cominci anche a cambiare, a pensare al futuro e alla vita dei tuoi sogni.
Le materie perdono di significato di fronte al pensiero di crescere, e le ore di lezione diventano lunghissime. Arriva la prima bocciatura, la seconda dopo un paio d’anni. In seguito la possibilità di recuperare un anno viene colta al volo dal nostro “studente modello”. Quinto anno ed esami dietro l’angolo, finalmente il diploma, falso. Ad un passo dalla fine l’ulteriore bocciatura. Dopo sette anni di “onorata” carriera scolastica la voglia di tornare tra i banchi muore completamente. Qui entra in gioco il programma. Davanti al titolo “La Scimmia” anch’io ho avuto un attimo di strizza, confusione, riconducendolo immediatamente ad altri programmi del nutrito gruppo dei reality. Solo la mente ignorante, però, si ferma alle apparenze senza cercare di capire. L’obiettivo del programma è dimostrare che non tutte le “Scimmie” rimangono allo stadio di australopiteco, ma nascondono delle potenzialità che aspettano solo di essere scoperte. Date una chance alla classe dei bocciati, etichettati come difettosi solo perché confusi.
Greta Orsingher
Le materie perdono di significato di fronte al pensiero di crescere, e le ore di lezione diventano lunghissime. Arriva la prima bocciatura, la seconda dopo un paio d’anni. In seguito la possibilità di recuperare un anno viene colta al volo dal nostro “studente modello”. Quinto anno ed esami dietro l’angolo, finalmente il diploma, falso. Ad un passo dalla fine l’ulteriore bocciatura. Dopo sette anni di “onorata” carriera scolastica la voglia di tornare tra i banchi muore completamente. Qui entra in gioco il programma. Davanti al titolo “La Scimmia” anch’io ho avuto un attimo di strizza, confusione, riconducendolo immediatamente ad altri programmi del nutrito gruppo dei reality. Solo la mente ignorante, però, si ferma alle apparenze senza cercare di capire. L’obiettivo del programma è dimostrare che non tutte le “Scimmie” rimangono allo stadio di australopiteco, ma nascondono delle potenzialità che aspettano solo di essere scoperte. Date una chance alla classe dei bocciati, etichettati come difettosi solo perché confusi.
Mattia Puglia
Mi chiamo Mattia, sono nato in Sardegna, a Sassari, 22 anni fa. Sono sempre stato particolare, sin da piccolissimo, mi raccontano i miei che non dormivo mai, urlavo e piangevo sino a sgolarmi. Le hanno provate tutte ma ero ingestibile. A 10 anni le mie passioni erano tantissime: leggevo, facevo nuoto agonistico, andavo bene a scuola ma impazzivo per tante cose strane. Mi arrampicavo sugli alberi, catturavo animaletti di ogni genere; li mettevo nei vasetti di vetro, ero superorgoglioso e puro, puro nel senso di trasparente, non frenavo nessuna emozione, le assecondavo. Trasferendomi a Milano, lasciando parenti, amici e abitudini, cambiai subito. Nascosi la mia sensibilità, la solarità, per proteggere me stesso. A Milano mi sono trovato, per gli anni delle medie, malissimo, poi al liceo cambiai aria e decisi di ricominciare. Ma la mia adolescenza fu disastrosa, sono sempre andato bene a scuola, con poco impegno, ma ho sempre avuto problemi con mio padre. Litigi e incomprensioni… non ho mai accettato il bullismo, ho sempre lottato contro ciò che mi si opponeva, con la rabbia. Ero il classico ribelle incazzato, adolescente che viveva alla giornata. Poi un giorno sentii quella sensazione nella mente, come se si stesse ampliando e capii, troppe cose, troppi errori, troppe volte avevo messo l’orgoglio davanti a tutto. Ora sono un aspirante tatuatore e dell’adolescenza vera e propria mi porto dietro solo le forze che ho imparato ad usare in quel periodo. Vedo nei tatuaggi il modo in cui esprimere me stesso, mi sento un artista e voglio dimostrarlo, anche se ho tantissimo (ma tantissimo) da imparare.
Noemi Quondam
Piacere Noemi, 18 anni, nata a Roma, ma vivo a Orte, un piccolo paesino sperduto nel Lazio. Una ragazza piccolina ma piena di energia, frizzante, sorridente, follemente innamorata dei sogni, ma fortunatamente anche della realtà. Mi piace svegliarmi la mattina e guardando fuori dalla finestra, dirigermi verso l’armadio per scegliere un look adeguato alla giornata… sono terribilmente metereopatica! Adoro il sole, il caldo, la luce, il cielo azzurro. Ho sempre visto così la mia vita, come un brillante arcobaleno pieno di colori. Un giorno d’autunno delle nuvole grigie hanno buttato su di me un forte temporale ed ora spero che questa sia l’occasione giusta per vedere il mio arcobaleno imporsi di nuovo tra la pioggia, più splendente di prima. Amo ballare, non stare un attimo ferma, scoprire cose nuove, leggere, scrivere, dipingere, saltare gli ostacoli che mi trovo davanti sia a cavallo, sia nella mia vita. Ancora neanche io so bene chi sono, ma non mi mette paura scoprirlo, anzi sono qui per questo, e non vedo l’ora. La piccoletta del gruppo… così dicono loro! Dolce, carina, bambolina, sì sì, aspettate di conoscermi!
Virginia Robatto
Sono Virginia Robatto, ho 18 anni, nata a Terni 21.04.94.
Sono una studentessa del liceo classico che non vede l’ora di prendere la maturità. Con La Scimmia posso avere la mia grande occasione, una grande sfida per la quale sono pronta a combattere! Ho tante passioni e mille sogni, il più grande? Quello di realizzarmi in quello che amo sarebbe il top! Sono toro ascendente leone, in pratica un “gran casino”. I miei amici mi dicono sempre che non ho pace: 100 ne penso, 101 ne faccio. Sono una persona sociale, spero simpatica, non sto mai zitta (nel senso che sono una macchinetta! HaHa). Adoro la compagnia e difficilmente rimango a lungo arrabbiata con qualcuno, sono anche testarda e molto orgogliosa. Adoro la mia famiglia e gli amici, amo i bambini e un giorno dopo essermi realizzata nel lavoro, vorrei una famiglia bella e duratura come la mia.
Adoro il calcio, sono anche arbitro, e amo stare a casa la domenica per seguire le partite. Per il resto? Conoscetemi, datemi tempo e vi affezionerete a me!
Letizia Saquella
Ciao! Mi chiamo Letizia Saquella, sono nata a Roma, e lo scorso 23 aprile ho compiuto 18 anni. Quest’anno devo affrontare l’ultimo anno di scuola e spero tanto che sarà per me un’esperienza magnifica. Sono ancora un po’ agitata all’idea della maturità anche perché dopo mi toccherà affrontare la vita reale; il lavoro e il futuro. Nella mia vita quotidiana affronto ogni giorno sempre al meglio e con un sorriso anche quando le cose mi sono andate male la sera prima. Sono una grande appassionata di cinema e danza, in particolare la seconda, visto che l’ho praticata per parecchi anni. Nel mio futuro spero di realizzare i miei sogni assieme ai miei doveri. Sempre con l’umiltà e la solarità con cui sono nata e cresciuta.
Andrea Specchio
Mi chiamo Andrea Specchio, ho 19 anni e vivo a Bologna. Non sono mai stato un grande studente… non mi applicavo abbastanza. Quindi sono stato bocciato più volte, questa con La Scimmia è la mia rivincita. Ce la farò! I miei hobby sono sempre stati uscire con gli amici, fare sport (tennis, beach tennis) e soprattutto le ragazze che occupano una parte fondamentale della mia vita. Non ho avuto un’infanzia facile, ma ho sempre affrontato tutto con gioia di vivere. Il mio motto è vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo. Tra serietà e divertimento bisogna saper mediare, almeno per me è così.
Carlo Alberto Tesolin
Sono Carlo Alberto e ho 19 anni e vengo da Arezzo. Amo la musica e il calcio. Ho un ottimo rapporto con la mia famiglia. Mio padre si chiama Marco, con lui non ho un rapporto “padre-figlio” ma siamo come due migliori amici. Mia madre, Catia, è bravissima, a volte rompe un po’ ma so che lo fa perché mi vuole bene. Infine oltre al mio gemello ho anche una sorellina, Carlotta, alla quale voglio troppo bene. Come ho detto in precedenza mi piace la musica e i miei generi preferiti sono l’indie rock e l’elettronica e mi piacerebbe molto diventare un deejay professionista.
Secondo me l’amicizia ricopre un ruolo fondamentale nella vita, credo che i miei amici abbiano un’ottima idea di me, mi definiscono come uno che fa confusione, ma in fondo un bravo ragazzo. Inoltre, purtroppo o per sfortuna, non ho una fidanzata, qualche storiella così, però non una storia fissa. Amici, a dir la verità non ho ancora trovato la donna perfetta, quella che mi faccia impazzire. Infine voglio sottolineare che amo la mia vita e che non mi posso lamentare di nulla.
Riccardo Tesolin
Mi chiamo Riccardo Maria Tesolin, ho 19 anni e vivo ad Arezzo. Sono nato a Milano, ho vissuto a Bergamo e circa 10 anni fa mi sono trasferito in Toscana, dove viveva l’attuale marito di mia madre. Infatti, i miei genitori si sono separati quando avevo circa tre anni. Come ho detto sopra mi sono trasferito ad Arezzo, dove vivo con mia mamma, suo marito, Gianni, mio fratello gemello e mia sorella, Carlotta, che ha 11 anni. Mi ritengo molto fortunato perché questa città mi ha fatto conoscere persone per me molto importanti. Infatti, essendo una piccola città, ed essendo noi due gemelli, molti ragazzi ci conoscono, così abbiamo sempre l’occasione di divertirci. Ho frequentato il Liceo Scientifico “Francesco Redi”, fino a quest’anno. Purtroppo sono stato bocciato e quindi non ho avuto la possibilità di diplomarmi. La scuola ha rappresentato il mio più grande fallimento ed è per questo motivo che voglio sfruttare quest’occasione per rifarmi… e vendicare il grande odio nei confronti della professoressa che mi ha voluto bocciare.