G’ Day, Benedetta Parodi ospite col fratello Roberto. E il daytime di La7 si ripete all’infinito
Il programma della Cucciari è peggiorato. Si cucina anche da Geppi!
Io capisco che sia difficile, per una rete come La7 già sommersa di debiti e che ha un parco ospiti così selettivo, tirarti fuori un personaggio esclusivo dal giorno. Ma allora perché non sfruttare programmi creativi alla G’ Day come vivaio per volti nuovi?
Invece, qualche pomeriggio fa dalla sempre più snellaquantomelatiro Cucciari era ospite la Parodi (Cristina), a cui Geppi diceva peste e corna del Commissario Cordier, perché da morto fa più di tutte loro vive (e domani l’ospitata si inverte). Stasera, invece, da lei è andata ospite la Parodi (Benedetta), che pure abbiamo lasciato cucinare sino a un minuto prima.
A G’Day Benedetta ci è andata non solo per puro aziendalismo, ma per la marchetta del nuovo libro. Come se ciò non bastasse al seguito si è portata il fratello Roberto Parodi, anche lui giornalista per hobby e “mi diverto” per lavoro (fa il motociclista e lo scrittore).
Una gag che voleva essere simpatica – e invece è stata prevedibile come, ormai, il sarcasmo di Geppi – ha messo il tatuato Parodi maggiore (e più piacione delle sorelle messe insieme) ai fornelli, mentre Benedetta giudicava il suo piatto in poltrona (rischiando di andare a fuoco per quanto scottava).
G\\’ Day, Roberto Parodi (il fratello piacione di Cristina e Benedetta)
Il vero scoop appreso questa sera è che la cuoca Parodi dice ai suoi bambini “di non mangiare troppo alla feste, perché già c’è troppo cibo”.
Per il resto, non so voi, io non ne posso più. Non ne posso più di vedere Matilde e i suoi amichetti ai Menu di Benedetta, come se fosse meno grave mandare in video i propri figli per fare il quadretto della famiglia felice, anziché sbatterli in copertina o a cantare su RaiUno.
Non ne posso più di sapere tutti gli aneddoti domestici della moglie di Caressa, che ha trasformato il suo matrimonio nel più invadente reality della tv post-reality.
Non ne posso più di queste donne che si atteggiano a grandi regine alternative del daytime e che, anziché farsi un esame di coscienza sul perché il pubblico di La7 non le gradisce poi tanto, si fanno fintamente scudo l’un l’altra.
Perché, quando la D’Urso andava su Canale5 di mattina, pomeriggio e sera, tutti gridavano di non poterne più, mentre su La7 si può fare indigestione di prezzemoline? E, soprattutto, era il caso di spadellare anche a G’ Day, nel cui Giorno perfetto ci sono, ormai, più noiosi déjàvu che brillanti sondaggi?
Ci credo che il daytime di La7 non decolla, a furia di appiattirsi con ‘sta tv femminile-gaia, ma vietata alle massaie.