Lo Show di Mammucari. Che ha trovato in Frigatti il suo Laurenti?

Che Lo Show dei Record ieri sera sia crollato, per colpa di quel buon vecchio recordman imbalsamato di Terence Hill, non inficerà il gradimento inaspettato che sortisce in chi scrive.

Inaspettato perché capita che su TvBlog ci si divida le dirette e di primo acchito, magari, i Guinness sembrano meno appetibili di un Pechino Express o di un X Factor. Peccato che poi ti ritrovi a seguire il programma per due settimane di seguito e scopri che i suoi freaks sono più piacevoli dei mostri da daytime spacciati per normali.

Ieri Malaparte si soffermava sul concetto di Show per X Factor. Ecco, trovo che i Record costituiscano una delle serate più degne della parola intrattenimento della tv commerciale. Non che io trovi Lo Show dei Record da Mediaset Educational, ma rivedere su Canale5 prove mozzafiato, di cui le più spettacolari in esterna (alla faccia della crisi), è il miglior passatempo dopo una giornata faticosa.

Finalmente un programma senza finti moralismi, né le minacce diseducative che gli addebitano, visto che i partecipanti – più che farsi vedere in tv – vogliono sfidare realmente se stessi o trarre vantaggio dai propri limiti.

A questo punto spenderei una parolina su Teo Mammucari, sul cui ritorno su Canale5 – di questi tempi – neanch’io avrei tanto scommesso. Un presentatore che sconta recenti esperimenti su Italia1 non andati a buon fine, ma che vanta anche grandi successi Mediaset come i primi Veline e Velone, Scherzi a parte e Cultura moderna, aveva dalla sua un’eredità pesante.

Quale altro conduttore avrebbe preso il timone di uno show da Gerry Scotti? Per giunta in una stagione che lo chiamava anche a sperimentare The illusionist, il talent sulla magia disertato – pure questo – da Alessia Marcuzzi?

Inizialmente, in sfida con Il commissario Nardone, se l’è giocata bene, mentre ora è più dura vedersela con Un passo dal cielo (ma vedremo se Extreme Makeover Home Edition farà gli stessi numeri). Però una cosa è certa: Mammucari non è solo un presentatore trash.

Sa tenere il palco e il ritmo, interagire empaticamente con i personaggi più eccentrici sfruttando con autoironia la propria famigerata “volgarità”. In più trovo che in questa conduzione Teo si sia messo più a nudo come persona, condividendo spesso le proprie paure o passioni, come quella per le arti marziali e lo yoga.

Insomma, finalmente una presenza maschile che, anziché offendere con aria di superiorità i reietti, si identifica in loro. E poi c’è il vero ingrediente a sorpresa di questa edizione dello Show dei Record, che ha dato alla luce una nuova coppia televisiva irresistibile: quella di Teo Mammucari e Marco Frigatti.

Quello che sinora è sempre stato solo un giudice ufficiale del Guinness World Record, con il ruolo di spiegare le prove con fare istituzionale, è diventato la spalla privilegiata di Teo. Il conduttore non fa che prenderne di mira l’imbranataggine e la scarsa virilità, trovando in Frigatti uno che sta al gioco e risponde col sorriso. Ad esempio ieri, quando Mammucari proponeva a una mangiafuoco di farsi spegnere i bollenti spiriti da un bacio del giudice.

Qualcuno griderà all’effetto Corazzon, il meteorologo che a un certo punto si è scocciato di farsi sfottere dalla d’Urso e ha ripreso a fare il suo mestiere. Ma la mia personalissima sensazione è che Teo abbia un amichevole rispetto per il collega, come per tutto il gruppo di lavoro di Europroduzione. Quasi che, dopo essere stato “abbandonato” da Antonio Ricci, abbia trovato una nuova famiglia in affido. Con il suo annunciato sbarco alle Iene vedremo se per lui l’adozione a tempo indeterminato a casa Mediaset diventerà una certezza.