TV E CINEMA: l’albero delle eresie nel paese mancato

Sono rimasto molto colpito in questa settimana tv da due fatti.
Il primo riguarda la puntata della Gabanelli in Report sulle mele marce di Comunione e Liberazione. Una denuncia fatta con puntigliosità e acume.
Il secondo riguarda la partecipazione di Alberto Puliafito, Malaparte, a Tv Talk. Il commento che lui stesso ha fatto in proposito su Tv Blog è straordinario per la misura e i dubbi espressi.
Tornerò sui due temi che s’iscrivono nello strano momento italiano della tv, anzi delle televisioni, visto che tutti, pro o contro, sono entrati come non mai nel novero dei “viziati” dalla tv pessima maestra, tranne pochi casi come quelli appena indicati.
Intanto, vorrei dire che ne parlerò, nelle forme per le quali troverò le parole al momento, alla Casa del Cinema di Venezia domani, mercoledì 7 novembre, alle 17, diretta da Roberto Ellero.
L’occasione è offerta dalla coincidenza indicata nel titolo di questo post. Insieme a Paolo Puppa, docente illuminato ed eclettico della Università veneziana, presenteremo due miei lavori: il libro “L’albero delle eresie”,
un bilancio di quarant’anni di personaggi e storie-show in Italia; e “Il paese mancato”, il film che dopo un passaggio su Rai3 continua ad essere dimenticato, censurato (?), forse perchè con lo storico Guido Crainz abbiamo cercato di spiegare come e perchè si è arrivati alla crisi in cui ci dibattiamo. Fra scandali e retroscena che ogni giorno puntualmente affiorano o addirittura rischiano di sommergerci, dato che la risposte sono spesso solo volenterose e comunque inadeguate.
Invito gli amici che vivono a Venezia o sono di passaggio a venire. L’incontro si svolgerà a San Stae, alla Casa del cinema, ripeto, che è uno dei luoghi più vitali e utili per i confronti fra tv e cinema, fra società e idee, fra smascheramenti e valorizzazioni.
Sull’albero ci sono sia Milena Gabanelli che Alberto Puliafito, ovvero due talenti che si misurano con problemi spinosi, dimostrando di dire cose chiare. La tv vale anche per il loro contributo.
Italo Moscati