Home Notizie Dalle macchie europee alle savane africane: su Caccia e Pesca alla scoperta della natura selvaggia

Dalle macchie europee alle savane africane: su Caccia e Pesca alla scoperta della natura selvaggia

Dalle macchie europee alle savane africane, una serie di quattro documentari sulla nautra selvaggia in onda ogni sabato alle 21.00 su Caccia e Pesca

pubblicato 10 Novembre 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 00:21

A partire da stasera alle 21.00 su Caccia e Pesca (Sky Canale 235) una nuova serie di quattro documentari raccolti nel sottotitolo, Dalle macchie europee alle savane africane, in grado di condurre lo spettatore attraverso tre diverse dimensioni venatorie.

Nel primo capitolo, Caprioli, seguiremo l’eccezionale cronaca di una stagione spesa a filmare e documentare la caccia al capriolo tra le verdi colline umbre prima, e nelle sterminate pianure ungheresi poi, un’avventura venatoria che ha realizzato ben 20 abbattimenti secondo i principi della caccia di selezione.

Nel secondo episodio, Caccia al colombaccio, scopriremo cosa succede all’arrivo del gioco dei branchi di colombi durante il passo autunnale, grazie ad un’innovativa video cronaca di ciò che accade minuto per minuto in due diversi appostamenti, uno in provincia di Grosseto e uno in provincia di Firenze. Le ultime due puntate, Antilopi, sono state girate in Sudafrica durante esperienze venatorie straordinarie di caccia all’antilope: dall’Eastern Cape all’altopiano del Free State, a caccia sia di antilopi classiche che di impala, gnu bleu, eland, zebre e tanti altri animali. Anche il promo invita alla visione attenta e (al tempo stesso critica) di una natura incontaminata che possiamo conoscere seduti comodamente dal divano di casa nostra.

Un itinerario che dalle colline dell’Umbria si sposterà sulle stermine pianure ungheresi sulle tracce del capriolo. Poi, la nostra attenzione sarà catalizzata dagli immensi branchi di colombacci. E poi due appuntamenti, nel cuore dell’Africa, a caccia di antilopi. Vivi con noi la caccia a 360 gradi.

Foto © Getty Images