Homeland, la citazione da Suburgatory e la parodia (criticata) di Anne Hathaway – video
Homeland è stato al centro di una citazione ed una parodia: la prima da Suburgatory, la seconda dal Saturday Night Live con Anne Hathaway (video)
Un personaggio, un film o un telefilm diventato davvero cult quando iniziano ad essere protagonisti di imitazioni e parodie: questa affermazione, ampiamente diffusa e riconosciuta, ora tocca anche “Homeland”, che nel giro di qualche giorno è stata al centro di due citazioni/parodie all’interno di due show della tv generalista.
Mercoledì sera è toccato a “Suburgatory” che, nel quarto episodio della seconda stagione, si è divertito a citare una delle scene clou della prima stagione di “Homeland”, quella in cui Brody (Damian Lewis) si reca di nascosto nel garage di casa per pregare e leggere il Corano.
Nella comedy della Abc, invece, è Dalia (Carly Chaikin) che, nel cuore della notte, si alza dal letto per andare a leggere, col suo solito fare irresistibile ed un po’ truzzo, la Torah. Non vi sveliamo il motivo per cui compie questo gesto, ma dopo il salto potete vedere il video.
Ma a fare più parlare è stata, sabato sera, la parodia fatta dal “Saturday Night Live”, con protagonista Anne Hathaway nei panni di Carrie (Claire Danes). Nello sketch Saul ed Estes devono cercare di capire se Carrie sia pronta per effettuare un interrogatorio, mentre lei mostra ancora i segni del suo disturbo bipolare, oltre che il suo amore per Nick (preso in giro per il suo modo di parlare).
Sebbene l’impegno della Hathaway -soprattutto ad imitare le numerose espressioni facciali della Danes- sia stato premiato da molti articoli online dedicati alla sua performance di sabato (l’attrice si è anche spesa in un’imitazione di Katie Holmes, che già fece nel 2010 scatenando, pare, le ire della Holmes stessa e dell’allora marito Tom Cruise), la sua parodia non ha convinto la critica.
Secondo alcuni, infatti, la figura di Carrie è stata ridotta ad una macchietta di una donna affetta da un disturbo mentale e con un’ossessione, mentre chi segue “Homeland” e conosce il personaggio della Danes sa quanto la protagonista abbia mostrato in queste puntate un ventaglio di caratteristiche che non possono ridurla ad una pazza e basta.
Trattandosi di parodia, però, l’imitazione sopra le righe della Hathaway può essere giustificata, sebbene riduca effettivamente la complessità di una serie come “Homeland”, soprattutto agli occhi di chi non la segue, ad un semplice crime con personaggi instabili. Ma per quattro minuti di gag si può accettare.