Mediaset, conti trimestrali in rosso per la prima volta nella storia
La notizia era attesa da tempo, ma il titolo in Borsa ne ha risentito ugualmente perdendo oltre il 2% e arrivando ad un passo dal minimo storico fatto segnare nello scorso luglio. Mediaset ha chiuso per la prima volta nella sua storia un trimestre in rosso con perdite per 88,4 milioni di euro, un risultato
La notizia era attesa da tempo, ma il titolo in Borsa ne ha risentito ugualmente perdendo oltre il 2% e arrivando ad un passo dal minimo storico fatto segnare nello scorso luglio. Mediaset ha chiuso per la prima volta nella sua storia un trimestre in rosso con perdite per 88,4 milioni di euro, un risultato pesante che ha trascinato l’indicatore da gennaio a settembre a -45 milioni, praticamente tutto quanto di buono ottenuto prima dell’estate è stato ampiamente bruciato. Il piano di contenimento dei costi, nonostante una rigida applicazione da parte dei manager, non è bastato a contenere il calo della raccolta pubblicitaria arrivato in Italia al 14,9%.
Da lì la netta flessione dei ricavi passati dai 2,3 miliardi di euro del 2011 ai 2 miliardi in questi primi 9 mesi dell’anno 2012. Il crollo del mercato pubblicitario nel suo complesso, quasi un -25%, è stato comunque contenuto al solo -15%, ma essendo Mediaset uno dei big ha toccato comunque quota 300 milioni di euro. Una delle poche buone notizie arriva dai ricavi dai pay tv, che rimangono stabili e superano i 382 milioni, così come dal fronte del taglio ai costi i risultati sono stati oggettivamente straordinari. Con un piano iniziale che prevedeva -250 milioni di euro alla voce costi da raggiungere in tre anni a Mediaset sono già riusciti a risparmiare 220 milioni in 9 mesi, quanto basta per insistere sulla stessa strada varando un ulteriore taglio da 200 milioni per il 2013-2014.
A pesare sul “rosso” del gruppo c’è la controllata spagnola Telecinco, rete che mantiene ottime performance dal punto di vista degli ascolti, ma ha fatto registrare un calo dei ricavi pari ad oltre 100 milioni di euro e un corrispondente dimezzamento degli utili. In un anno il titolo in Borsa ha perso quasi il 50% del suo valore, il 74% se si allarga l’osservazione a 2 anni fa e con questi dati la possibilità della distribuzione di un dividendo a fine anno appare remota: l’obiettivo è quello di continuare a far scendere l’indebitamento contenendo al massimo le perdite in attesa di tempi migliori.