Home Rai 1 Processo No Tav, cameraman Rai aggredito e minacciato

Processo No Tav, cameraman Rai aggredito e minacciato

Un operatore della tv pubblica ha subito le violenze fisiche e verbali nel corso dell’udienza che si è tenuta ieri a Torino.

pubblicato 22 Novembre 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 00:03

E’ stata rinviata al 21 gennaio prossimo l’udienza del processo in corso a Torino a carico di 45 attivisti del movimento No Tav imputati per i reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento in concorso durante gli scontri tra giugno e luglio 2011. Ce ne occupiamo su TvBlog in quanto dentro l’aula 46 del tribunale del capoluogo piemontese ieri è stato aggredito un cameraman della Rai, che stava riprendendo le concitate fasi del processo. In un clima molto teso, con un centinaio di persone arrivate da più parti di Italia (i familiari e gli amici degli imputati), in un aula molto piccola e affollata, Roberto O., 51 anni, operatore della tv pubblica dal 1985, è stato colpito da un pugno nel basso ventre; verso di lui anche sputi e qualche minaccia. Ecco la sua testimonianza riportata stamattina da La Repubblica di Torino:

E’ successo all’improvviso. Ero tra il pubblico e aspettavo il permesso di filmare. Quando sono iniziati i tafferugli ho visto che altri colleghi stavano fotografando o usando le videocamere dei telefonini e ho iniziato a girare. (…) Stavo facendo le riprese ed ero salito su una sedia quando hanno iniziato a spintonarmi ed a urlare che ero il prima della lista, che non dovevo filmare nulla. “Smetti di fare le riprese altrimenti ti massacriamo” gridavano tirando i cavi della telecamera”. Ho risolto che stavo solo facendo il mio lavoro e un tizio mi ha tirato un pugno fortissimo in pancia, proprio sotto la cintura. Mi sono piegato per il dolore e un altro mi ha sputato mentre tutti mi insultavano. Poi mi sono sentito afferrare per un braccio e tirare via. Era un carabiniere e sono corso al pronto soccorso.

L’aula non è stata sgombrata. E’ successo soltanto che dopo questo episodio, l’udienza è stata spostata in aula più grande, la numero 3. Poi il rinvio.

L’operatore ha ricevuto la solidarietà del Presidente della Rai Anna Maria Tarantola, che si è informata sul suo stato di salute.

Foto | Getty Images

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