Cristina Parodi Live, Scilipoti show: “Ora difendo la Patria”. I Fratelli d’Italia lo umiliano (video)
Nel pomeridiano di La7 il Question Time dei giornalisti stranieri e John Peter Sloan è diventato di culto.
Non c’è talk politico in cui l’Onorevole Domenico Scilipoti non diventi l’alter ego di Flavia Vento, in quanto a polverone semiserio assicurato. Nella puntata di Cristina Parodi Live di ieri il segretario del Movimento dei responsabili ha colpito ancora, promuovendo la sua nuova teoria de “la moneta agli italiani” contro lo strapotere bancario.
La conduttrice in primis gli ha dato filo da torcere, rinfacciandogli il suo passaggio “incredibile” dalla ginecologia e l’agopuntura al Parlamento e chi più ne ha più ne metta. Poi lei stessa, per interromperne il comizio elettorale, gli ha ricordato che ha “contribuito a sostenere un governo, quello di Berlusconi, che certe cose, diciamolo, non ha aiutato a risolverle”. Scilipoti l’ha contraddetta insistendo sulla sua recente indipendenza politica:
“Io il 14 dicembre, e sono orgoglioso di averlo fatto, ho fatto una scelta nell’interesse del popolo italiano e non di bandiera dei partiti. Ho difeso non un governo di Centrodestra, ma un governo italiano. E l’avrei fatto anche se ci fosse stato un governo di Centrosinistra. Non potevo cedere alle lobby. Ho abbandonato la mia professione per difendere la Patria Italia”.
A questo punto sono entrati in gioco loro, gli ormai irresistibili Fratelli d’Italia. Marten Veeger ha riso in faccia a Scilipoti quando ha definito il popolo italiano onesto, anche se si è tirato la zappa sui piedi da solo passando per “l’offensivo di turno”.
Decisamente più ficcante, seppur non giornalista e a volte polemista a buon mercato, John Peter Sloan. Il comico bestseller ha inchiodato ancora una volta meglio dei colleghi della carta stampata il personaggio autoreferenziale di turno:
“Sono un suddito della perfida Albione. E vorrei dire che non esistono paesi onesti e disonesti, i disonesti ci sono dappertutto. Comunque io mi ricordo che il partito Di Pietro è stato fondato anti Berlusconi, poi tu che eri di Di Pietro sei passato di là. E’ sembrato antidemocratico, visti i valori di quel partito che si chiama Italia dei valori. Poi da pro Berlusconi sei passato contro Monti. Non ho capito dove stai adesso?”.
Scilipoti ha risposto surrealmente:
“Di Pietro crea un grande contenitore trasversale con persone dell’area di destra e di sinistra”.
Ultima parola, altrettanto efficace, l’ha avuta l’apparentemente innocuo Mr. Green di La7:
“Da italiano io non li ho trovati offensivi, i commenti del giornalista olandese. Li trovo molto meno offensivi del fatto che ci sia un deputato della Repubblica che venga in campagna elettorale a proporre ai cittadini qualcosa che non ha alcun fondamento economico, la cosa che lei ha detto sulla moneta al popolo”.
Insomma, se c’è una rubrica di Cristina Parodi Live destinata a diventare un piccolo cult, è proprio Fratelli d’italia. A parere di chi scrive, nel caso in cui l’intero programma – decisamente in difficoltà – non dovesse avere un futuro La7 dovrebbe salvarla a tutti i costi come talk autonomo, magari nella più adatta seconda serata.
Il Question Time in cui i giornalisti stranieri, insieme al british comedian dallo humor trasversale, inchiodano l’ospite di turno raggiunge vette di pathos e coinvolgimento davvero uniche.
Va ricordato che le potenzialità del far commentare il made in Italy ai cronisti esteri, “per capire come ci vedono”, sono emerse per la prima volta nel varietà di RaiDue Il più grande italiano di tutti i tempi. Peccato che il conduttore e il format non riuscirono a valorizzare la presenza delle testate straniere in studio.
Ora, invece, la Parodi è la moderatrice perfetta, con quel suo stile compassato molto esterofilo, ma che non disdegna un tocco “alto-basso”, mettendo sedute allo stesso tavolo, proprio come nella Domenica In della Cuccarini, Wilma De Angelis e La Pina.
Peccato solo quando il retaggio della diplomazia Mediaset la porta a bacchettare troppo le voci fuori dal coro: il suo “Shut up” a Sloan, per prendere le difese di Sgarbi, era stato una caduta di stile.