Nichi Vendola contro Porta a Porta: “Non mi piace quel luogo, non ci andrei nemmeno da Premier”
Il governatore della Puglia si scaglia contro il programma condotto da Bruno Vespa.
Nichi Vendola, ieri sera ospite di Michele Santoro a Servizio Pubblico (qui il live della puntata), qualche ora fa (poco prima della diretta del talk show di La 7) ha scritto sulla sua pagina Facebook un post dedicato a Bruno Vespa e alla sua creatura televisiva, Porta a Porta, citando il pensiero espresso pochi minuti prima nella trasmissione di Radio2 Un giorno da pecora. Il governatore della Puglia, nonché leader di SEL, ha attaccato duramente la trasmissione che va in onda su Rai 1 quattro volte alla settimana in seconda serata e che negli anni è diventata la terza camera della Repubblica italiana, quantomeno per percentuali di presenza di politici ed esponenti dei vari governi. Che fossero di destra, di sinistra o di centro:
Andare ospite a ‘Porta a Porta’? No. Ognuno ha il diritto di scegliere i luoghi dove esprimere le proprie opinioni.
Sono stato invitato ma a me non piace quel luogo: è diventato il quarto grado di giudizio, il luogo in cui si discuteva dei processi, come se fosse una Cassazione. Non mi piace l’idea del ceto politico che si raduna lì, che se la canta e se la balla. Non ci andrei nemmeno da Premier, non è obbligatorio che uno vada lì a presentare il contratto con gli italiani. Per me significa anche questo cambiare pagina.
Con i fatti, non a chiacchere.
Una scelta forte da parte del candidato alle primarie del centrosinistra. Il quale, però, in passato – come dimostra la foto di apertura – era stato ospite di Porta a Porta (d’altronde per giudicare una situazione bisogna viverla, no?). Contro Bruno Vespa in passato anche altri leader di partito si erano espressi. Ricordiamo per esempio Antonio Di Pietro, che però poi pare aver fatto la pace col giornalista della Rai, e Marco Pannella dei Radicali.