Sepolti in casa, su Real Time la seconda stagione (ma la terza e la quarta le abbiamo già viste)
Su Real Time parte la seconda stagione di Sepolti in casa, mai andata in onda in tv. La terza e la quarta, invece, sono già state trasmesse.
Parte questa sera, lunedì 10 dicembre, su Real Time la seconda stagione di Sepolti in casa, il docu-reality che racconta la vita di quanti sono afflitti da una vera e propria patologia psico-comportamentale e non solo dal ‘semplice’ piacere di circondarsi di cianfrusaglie inutili per un’innata incapacità di scegliere cosa buttar via.
Storie difficili, talvolta incredibili, di ‘hoarders’ – questa la definizione usata negli Usa – di ogni età ma con una netta prevalenza femminile, come testimoniano gli episodi fin qui trasmessi. E a proposito degli episodi trasmessi, non stupitevi se avete già visto puntate della terza e della quarta stagione: l’ordine di messa in onda, infatti, è stato invertito. Real Time ci ha però garantito che quella al via da stasera alle 23.05 è la ‘vera’ seconda stagione, mai vista in tv.
Beh, in fin dei conti si tratta di storie simili, accomunate dall’essere ai limiti della sopravvivenza umana. Roba da restare senza parole. Eh già, roba, troppa roba…
Di Hoarding: Buried Alive, titolo originale di Sepolti in casa, ne sono state prodotte finora cinque stagioni: in ogni episodio, come in quelli al via da stasera alle 23.05 su Real Time (31, DTT; 124, Sky), si affrontano due casi di accumulo patologico, tecnicamente disposofobia, che richiedono l’intervento di figure professionali adeguate per essere affrontati e, nei casi più fortunati, anche risolti.
Al di là dell’aspetto ‘stupefacente’ legato all’incredulità di ritrovarsi di fronte ad abitazioni trasformate in discariche, il telespettatore è chiamato, infatti, a seguire anche le prime fasi del processo di riabilitazione che vede il paziente affrontare, con un terapeuta e un personal organizer, un proprio, intimo, percorso di smaltimento dei rifiuti, o per meglio dire una lunga battaglia con le proprie fobie e con i propri traumi.
Ovviamente già far entrare le telecamere in casa è un segno di ‘avviata’ guarigione: accettare che milioni di persone possano giudicare il tuo modo di vivere richiede uno sforzo non indifferente. Ma la prima reazione che si ha di fronte a una puntata di Sepolti in casa è quella di domandarsi, strabuzzando gli occhi, come si sia potuti arrivare fino a quel punto e come gli affetti degli ‘affetti’ da disposofobia abbiano potuto accettare condizioni di vita tanto estreme.
Per quanto simili, però, ogni storia lascia un’impronta diversa: la cucina di Katleen era talmente zeppa di topi da ‘basire’ persino il disinfestatore. Difficile, dunque, non ricordare una puntata del genere, la seconda della terza stagione nella messa in onda Usa e per la quale gli americani avevano scelto un titolo alquanto didascalico, “There are mice everywhere” (e che vi riproponiamo in alto in versione originale). Da qui è apparso chiaro che i 9 episodi della terza stagione sono già stati trasmessi, insieme ai 9 della quarta, come testimoniano alcuni video su YouTube. Si completa così quel ciclo di 18 puntate in prima tv trasmesso da Real Time fino ai primi di ottobre. Beh, a parte tutto, l’importante che le puntate in onda stasera siano nuove e che prossimamente non si annuncino come inedite le puntate già andate in onda.
Nella tv del ‘makeover’, Sepolti in casa è diventato rapidamente un cult, anche se non è facile guardare in faccia il disagio, emotivo e psicologico, dei protagonisti. Visto che sempre più spesso i format made in USA o UK trovano un adattamento italiano, ci sarà prima o poi un Sepolti in casa Italy?