Roberto Benigni in tv, tutti gli show (video)
La storia di Benigni in tv, partendo dalle sue ultime apparizioni, in attesa de La più bella del mondo.
Roberto Benigni celebra questa sera su RaiUno alle 21.10 La più bella del mondo (qui il live), ovvero la nostra Costituzione e ‘regala’ a RaiUno un’altra serata evento, un altro tassello di un grande puzzle di momenti tv che sono stati, nel tempo, croce e delizia per Mamma Rai.
Il rapporto che lega il comico toscano e la tv di Stato è più che trentennale e non si può dire che sia stato sempre idilliaco; il tempo ha smussato certe asperità (il Benigni del Woyjtilaccio è ormai lontano) ma i corridoi di viale Mazzini fremono sempre al suo passaggio, sia pensando agli ascolti solitamente altissimi, sia pensando alle reazioni politiche.
Periodo più fecondo per parlare di Costituzione in Italia, in effetti, non c’è: siamo alla vigilia di nuove elezioni e sembra quasi che il cavalier Berlusconi abbia deciso di ridiscendere in campo in occasione del ritorno televisivo di Benigni. Non che Roberto abbia bisogno di Silvio per far ridere, e ancor meglio per far riflettere, anzi. Sarebbe carino trovarsi di fronte a un monologo che vada oltre Berlusconi. Ma in attesa dello show di questa sera (qui le anticipazioni) non ci resta che ripercorrere la storia degli show di Benigni in tv, partendo dagli anni 2000. In fin dei conti la sua ultima apparizione non è poi tanto lontana: era il 5 dicembre 2011 e da pochi giorni Silvio Berlusconi aveva rimesso nelle mani di Napolitano il suo mandato di Primo Ministro…
Benigni a Il Più Grande Spettacolo dopo il Weekend (5/12/2011)
Ospite della quarta e ultima puntata dell’ultimo show di Fiorello, Benigni si decise a cantare uno dei cavalli di battaglia dei suoi esordi, L’Inno del Corpo Sciolto, che a più di 30 anni dal suo lancio tv continua, incredibilmente, a far venire mal di pancia a qualche funzionario. Ovviamente fu un successo tv e web.
Benigni a Sanremo 2011 con l’esegesi dell’Inno d’Italia (17/02/2011)
Un primo assaggio del Benigni ‘patriottico’ si ebbe nel febbraio 2011 quando Benigni fece il suo ingresso nel teatro Ariston in groppa a un cavallo bianco e con una bandiera tricolore tra le mani per offrire una lettura critica del Canto degli Italiani, scritto dal giovane Goffredo Mameli. Come tradizione, l’esegesi venne dopo una mezz’oretta di show dedicata all’attualità per un totale di circa un’ora di programma. Allora lo spread era ancora ‘lontano’ (insomma) e impazzava il caso Ruby. E mentre Napolitano plaudì all’iniziativa di Benigni, la Lega lo accusò di essere patriota per soldi.
Benigni canta a Vieni via con me (8/11/2010)
Seguendo quasi uno schema ‘primavera/autunno’, Roberto Benigni accetta l’invito di Fabio Fazio e di Roberto Saviano e partecipa, a titolo gratuito, a un nuovo programma per il prime time di RaiTre, Vieni via con me. Una scommessa, una novità, che diventa uno dei maggiori successi di Mamma Rai (che non concederà un bis, ‘lasciandolo’ a La7). Nella trasmissione degli elenchi, Roberto Benigni decise di cantare l’elenco delle proprietà di Berlusconi. E anche quello fu un successo. Benigni è poi tornato ospite di Fazio, ma a Che Tempo Che Fa, il 15 aprile del 2012.
Benigni difende i gay a Sanremo 2009 (17/02/2010)
Un atteso ritorno quello di Benigni a Sanremo: era il 2009, alla guida c’era l’amico Paolo Bonolis e in gara c’era Povia con “Luca era gay”, brano che tenne banco in quell’edizione più della partecipazione di Maria De Filippi nella serata finale e della vittoria del suo ‘amico’ Marco Carta. Non a caso Benigni dedicò l’ultima parte del suo monologo alla difesa della diversità, declamando una lettera di Oscar Wilde dal carcere. E già si parlava di crisi e degli italiani che più della riforma della Giustizia, e della certezza della pena, cercavano la “certezza della cena”…
Benigni su RaiUno con il V dell’Inferno e TuttoDante (Novembre 2007- Febbraio 2008)
Una serata evento sul V Canto dell’Inferno (in onda il 29 novembre 2007), una striscia di 13 puntate per la seconda serata di RaiUno in onda tra dicembre 2007 e febbraio 2008 con conclusione in prime time il 13 febbraio 2008: questo il pacchetto di TuttoDante, con il quale il comico toscano ‘spezzettò’ il suo show teatrale per una messa in onda ‘seriale’ sull’ammiraglia Rai. Per Benigni persino Vespa fece un passo indietro, rinunciando per un po’ alla sua puntata del giovedì, salvo poi riconquistarne una d’emergenza per la caduta del governo Prodi. Ma è l’Italia che è perennemente in crisi o è Benigni che si trova sempre al posto giusto al momento giusto?
Benigni con Celentano a Rockpolitik (27/10/2005)
E’ stato uno degli eventi tv degli ultimi anni: l’accoppiata Celentano-Benigni è paradossalmente una delle più ambite e temute in casa Rai e si materializza su RaiUno nella terza puntata del programma, per una lettera a Berlusconi che fa il verso a quella di Totò e Peppino.
Benigni ne L’ultimo del Paradiso (23 dicembre 2002)
Una vera strenna quella donata da RaiUno al suo pubblico per il Natale 2002. Sono passati dieci anni dall’approdo della Commedia targata Benigni sulla tv di Stato, almeno in maniera seria, ovvero senza contare il Dante di Telepatria, insomma. A risentire oggi la prima parte, quella sull’attualità, viene un tantinello di scoramento. Per dire, per la tv si cita Morandi in mutande al sabato sera contro Maria De Filippi…
Benigni a Il Fatto di Enzo Biagi (10 maggio 2001)
Fu forse la madre di tutte le polemiche da Par Condicio: non che prima non ci fossero state polemiche legate alla campagna elettorale in tv, ma l’intervista di Enzo Biagi a Roberto Benigni andata in onda il 10 maggio 2001 resta il simbolo della paura della politica per la tv. E qui persino Enzo Biagi rinunciò consapevolmente al deontologico ‘Lei’. Si andò alle urne il 13 maggio 2001 e vinse la Casa delle Libertà; poi venne il tempo “dell’editto bulgaro”.
Benigni e la Carrà a Fantastico (1991)
Gli anni Novanta custodiscono questo momento ‘topico’ di Fantastico: Raffaella Carrà, che non ha il fisico di Baudo, cade sotto i colpi del toscanaccio, che poi si produce in un ricco elenco dei vari sinonimi italiani e regionali per denominare la ‘culla del genere umano’, ecco.
Benigni a Fantastico 9 (1988)
Un segmento a parte meriterebbe il rapporto tra Benigni e Fantastico: visto quello del 1991, balziamo all’edizione 1988, condotta da Enrico Montesano. Qui Benigni è da solo, sostanzialmente senza spalla, dopo due anni di embargo. Da notare che sale sulle poltroncine del teatro. Si allena alla consegna dell’Oscar, che arriva 10 anni dopo.
Benigni e Baudo a Fantastico 7 (1986)
E’ passato appena un anno dalla sua ultima partecipazione a Fantastico e ritrova Pippo Baudo. Sembra non essere cambiato nulla, se non per un dettaglio: a gennaio Baudo ha sposato Katia Ricciarelli. E ovviamente diventa motivo di scherno.
Benigni e Baudo si scambiano i vestiti a Fantastico 6 (1985)
Una delle tante ‘esibizioni’ tra Benigni e Baudo, che praticamente per anni fecero coppia fissa (tanto da baciarsi persino). Non abbiamo trovato lo spezzone in cui si scambiano i pantaloni.
Le mamme di Benigni e Arbore a Drim (1981)
Uno dei momenti più divertenti della tv anni ’80 (e anche oltre). Seguendo il classico schema delle ‘comiche’, ma procedendo assolutamente all’impronta, Benigni e Arbore regalano uno sketch en travesti che resta negli annali della tv italiana. E fa tenerezza rivedere Franco Franchi e Ciccio Ingrassia.
Benigni è Dante a Telepatria (1981)
Il rapporto tra Benigni e Dante affonda le sue radici tv in questo programma targato Arbore, Telepatria international ovvero niente paura siamo italiani, che vede il comico toscano interpretare il sommo poeta evocato dall’aldilà. Ha poi continuato a interpretare il Sommo, ma in modo completamente diverso.
Benigni il bacio a Olimpia Carlisi a Sanremo 1980
Ci credereste che la Rai, dopo L’Altra Domenica, consegna a Roberto Benigni le chiavi dell’Ariston? In quell’anno la Rai decise di puntare su una coppia di giovani e su un ‘veterano’ (già allora) della tv, ovvero su Benigni, Claudio Cecchetto e Daniele Piombi, con la partecipazione di Olimpia Carlisi. Tra il bacio sul palco e l’affettuoso Wojtylaccio lanciato da Benigni, la Rai sudò non poco freddo.
Benigni a L’Altra Domenica (1977)
Un dei grandi cult della televisione italiana, L’Altra Domenica, con cui Arbore e la sua squadra trasformarono la domenica pomeriggio degli italiani. Qui un estratto commentato da Arbore, l’intervista a un suicida. Che Pippo Baudo abbia preso spunto da qui per il salvataggio del ‘suicida’ a Sanremo 1995?
Benigni a Televacca, La marcia degli incazzati (1976/1977)
Il bello delle Teche Rai e dei programmi di montaggio è che fanno tornare alla luce vere chicche. Questa è la sigla di Televacca, La Marcia degli Incazzati, perfetta allora come oggi.
Beh, la lista non può essere esaustiva e per fortuna YouTube ci permette di ‘navigare’ nella storia della tv. Magari qualche altro spezzone lo potete trovare nel video in basso.