Rai, fiction 2013: il vecchio che avanza si spolvera e diventa nuovo
Rai Fiction cambia strategia. Ma è veramente così? Leggiamo bene le dichiarazioni rilasciate dalla direttrice Eleonora Andreatta.
Rai Fiction: leggendo le ennesime dichiarazioni rilasciate dalla dottoressa Andreatta verrebbe da dire “La strada dell’inferno è lastricata di buone intenzioni”, ma non lo dico e mi limito a riflettere sui temi che ha trattato stamane la direttrice in un’intervista rilasciata a Silvia Fumarola de La Repubblica. Dalle sue parole, da quel che ho potuto capire io, prossimamente Rai 1 ci regalerà serie televisive e film tv che mai ci immagineremmo di trovare sulla rete ammiraglia Rai. E’ veramente così? L’incipit è questo:
Puntiamo sulla contemporaneità, produrremo storie che raccontano l’Italia di oggi, la crisi, le donne vere.
Nessuno escluso
Produrremo 120 serate di fiction per RaiUno: l’anno scorso erano 99. A due settimane dalla mia nomina, chiamata dal Cda per presentare il mio piano strategico, ho portato un documento dal titolo esplicativo: “Nessuno escluso”. Perché ogni spettatore è importante. Significa non rinunciare a nessun pubblico, né a quello che la crisi ha reso più fragile. Né al più esigente. Ho cercato di intercettare il vissuto, i diversi bisogni, le aspirazioni di quella che è l’Italia di oggi.
Se non ricordo male è la prima volta che un direttore di Rai Fiction specifica di non voler escludere spettatori. Io l’ho sempre dato per scontato, ma evidentemente i precursori si disinteressavano di fette di pubblico (ci torneremo alla fine).
Le donne
Le donne devono essere raccontate in un modo più vero: penso al medico di Un’altra vita, che ricomincia da sola coi suoi figli o alla direttrice di banca, protagonista della storia scritta da Purgatori e Ippoliti, che si confronta con la crisi.
Chiaramente non è una novità: nel piano fiction, infatti, si rispolvera Fuoriclasse, la serie di successo con Luciana Littizzetto nel ruolo di una docente di Lettere e Latino di un liceo scientifico di Torino, madre di un ragazzo, Michele, che deve crescere da sola. Rai Fiction, inoltre, ha da sempre una grande attenzione nei confronti delle donne. Un esempio recente? La serie di film tv Mai per amore contro la violenza sulle donne.
L’Italia di oggi
Vogliamo proporre un’Italia che, al di là delle ideologie, si riconosca nei valori condivisi: penso a Don Diana, prete degli scout, ucciso dalla camorra, ma anche a un eroe del quotidiano, l’allenatore Maddaloni, al centro di L’oro di Scampia che porta il figlio alle Olimpiadi di Sydney e toglie i ragazzi dalla strada. Poi c’è il maestro Manzi, simbolo del servizio pubblico che fa uscire l’Italia dall’analfabetismo.
Non è forse stato così in passato con fiction come Cesare Mori il prefetto di ferro (cit. dal sito rai: “Il ritratto di un eroico protagonista della lotta al fenomeno mafioso”) o Paolo Borsellino – I 57 giorni? Non trattava l’Italia di oggi La vita che corre, fiction dedicata all’annoso problema delle stragi del sabato sera, o Sarò sempre tuo padre, film tv che racconta la difficile condizione dei padri separati?
Quali sono le novità? Linguaggio e giovani …
Se a livello di contenuti non c’è uno straccio di novità (semmai sarebbe stato più corretto parlare di incremento di fiction dedicate all’attualità, alle donne, ma se non è stato detto ci sarà sicuramente un motivo), forse bisogna cercare il nuovo nella forma e nei protagonisti. Il linguaggio innovativo nasce così:
Lasciando libertà di scrittura, scegliendo registi con uno stile attuale.
La Rai aggancerà il pubblico più difficile, quello giovanile, così:
Lavoriamo per il web: i ragazzi considerano la tv un elettrodomestico e passano molto tempo su Internet. Saranno chiamati a contribuire al racconto.
Si cercano attori giovani, ma nel frattempo si festeggia perché le star, “vista la crisi”, hanno accettato di abbassare i cachet. Solo per citarne alcuni:
Virna Lisi, Lino Banfi e Gigi Proietti.
Attori con la A maiuscola, ma che sicuramente non hanno appeal agli occhi dei ragazzi che stanno davanti a internet. Per fortuna che c’è il giovane quarantatreenne Kim Rossi Stuart che ha accettato di debuttare nella fiction Rai. Il ruolo è uno di quelli che ruberà pubblico giovane alle altre reti:
E’ un commissario nella Trapani degli anni 80 sullo sfondo dell’impegno dei magistrati antimafia.
Nessuno escluso: considerazione finale
E’ vero: Rai Fiction non esclude nessuno. E’ il pubblico che deve adattarsi all’offerta di Rai Fiction. In caso contrario può tranquillamente cambiare canale o passare molto tempo su internet.
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