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Silvio Berlusconi al Tg4: “Un vicepremier leghista”

Silvio Berlusconi è intervenuto al Tg4 per ribadire la propria linea contro Monti

pubblicato 26 Dicembre 2012 aggiornato 3 Settembre 2020 23:02

Silvio Berlusconi non si ferma di andare in tv neanche nei giorni di festa. Questa sera, alle 19:30, il Tg4 manda in onda uno speciale condotto dal direttore Giovanni Toti con un’intervista all’ex premier, che ribadirà alcune sue idee già presentate nelle altre trasmissioni di cui è stato ospite (la più recente è stata “Domenica In-L’Arena”) e ne proporrà di nuove. Un’intervista, tra l’altro, che arriva pochi giorni dopo lo speciale che sempre il Tg4 ha dedicato a Berlusconi.

L’intervista è stata registrata, motivo per cui alcune dichiarazioni di Berlusconi stanno già facendo il giro dei siti di informazione. In particolare, a far discutere è la proposta fatta dal leader del Pdl per avvicinare la Lega:

“Non ho obiezioni ad un vicepresidente leghista se il Carroccio ci dara’ un contributo elettorale. Resto convinto che la soluzione migliore sia la maggioranza assoluta del Pdl, ma se la maggioranza si raggiungesse con un solo alleato, che e’ la Lega, con cui abbiamo lavorato bene, questa potrebbe essere una soluzione”.

L’intervista, sembra, quindi, lanciare una nuova idee per un’alleanza col Carroccio:

“Spero che la Lega possa rimanere nostra alleata. Se non fosse possibile il Carroccio sarebbe isolato e non riuscirebbe a portare a Roma le istanze dei suoi elettori del Nord. Inoltre perderemmo la Lombardia e poi cadrebbero il Piemonte e il Veneto”.

Berlusconi è tornato, poi, ai temi che aveva già affrontato negli scorsi giorni, tra cui l’attacco all’agenda Monti ed alla Germania:

“L’agenda Monti non è che la continuazione della politica del Governo tecnico, su ispirazione della Germania. Una cura sbagliata, che ha portato ai numeri che conosciamo, con risultati negativi”.

Da qui, la speranza che gli elettori non disperdano il loro voto sui “piccoli” partiti:

“Tutto dipende da cosa faranno gli italiani. Nessuno può portare l’Italia fuori dalla crisi, se non avrà la maggioranza in Parlamento. Se si continuerà a dare il voto frazionato ai piccoli partiti, resteremo pressappoco nella situazione di adesso. Se il Pdl dovesse avere la maggioranza questa dovrà essere usata per cambiare l’architettura istituzionale dello Stato, per dare più poteri al governo, per dimezzare il numero dei parlamentari, per cambiare la composizione della Corte Costituzionale”.

Infine, Berlusconi sembra soddisfatto di come il suo ritorno in campo abbia suscitato reazioni anche non positive nel resto d’Europa:

“Ho letto i giornali stranieri e titolavano: torna Berlusconi e trema l’Europa. Non sapevo di essere così forte. Berlusconi non era irriso in Europa, ma temuto”.

[Via TgCom24]