Presadiretta, dal 6 gennaio la nuova edizione. Si parte con i ladri di partito
16 appuntamenti per il programma di inchiesta condotto da Riccardo Iacona. In prima serata su Rai 3
Punta sul sicuro Riccardo Iacona per la partenza della nuova edizione di Presadiretta. Domenica 6 gennaio in prima serata su Rai 3 infatti andrà in onda Ladri di partito, un’inchiesta di tre ore circa sui vari casi di malapolitica: da Fiorito nel Lazio ai guai in Regione Lombardia, dalla vicenda Belsito a Lusi, passando per Maruccio.
Poi sarà la volta del calcioscommesse (nella seconda puntata – “forse Monti aveva ragione quando ha detto che sarebbe stato il caso di chiudere il calcio per un anno“, ha detto Iacona), degli sprechi nelle spese militari, dei danni ambientali, della riforma del lavoro, delle grandi opere, della ricostruzione de L’Aquila e così via, dando spazio anche a qualche luce, a qualche elemento positivo del Belpaese. Il 24 febbraio, giornata in cui si chiudono le votazioni politiche, Presadiretta si occuperà di femminicidio (tema sul quale Iacona ha scritto anche un libro).
16 nuove puntate (tutti i giornali riportano tale indicazione, mentre sul sito della Rai si fa riferimento a 12 nuovi appuntamenti) realizzate da Francesca Barzini e da una schiera di giornalisti “pagati a partita Iva: ho chiesto al direttore generale che possano essere assunti a tempo determinato, ora non hanno neppure la copertura legale“.
Ieri in conferenza stampa Iacona ha spiegato:
Torniamo in onda in un momento delicato, alla vigilia di un voto che richiede a chi si occupa d’informazione di vigilare, ma anche di sottoporre all’attenzione della politica la vera agenda dell’Italia. (fonte: Il Corriere della Sera)
Il giornalista ha ottenuto apprezzamenti pubblici sia dal neo direttore di Rai 3, Andrea Vianello, il quale ha definito Presadiretta “ottovolante dentro la verità del Paese“, sia da Luigi Gubitosi, direttore generale Rai:
Mi ha ricevuto appena gliel’ho chiesto, sono in Rai dal 1988 e non mi era mai successo prima (…) Gubitosi ha tenuto a dirmi che crede in Presadiretta.(fonte: Avvenire)