Domenica Live: Paolo Villaggio “ossessionato” dalla D’Urso, sempre meglio del solito sciacallaggio mediatico
Le apparizioni di Paolo Villaggio a Domenica Live.
L’ospitata reiterata di Paolo Villaggio a Domenica Live, oggi giunto alla terza presenza consecutiva nel programma contenitore condotto da Barbara D’Urso su Canale 5, non può non aver ricordato l’insistenza con la quale Maria De Filippi propinò al pubblico, rasentando la nausea, Ezio Greggio e Enzo Iacchetti in versione Veline della tangenziale, durante un’edizione passata di C’è posta per te. Per la serie, se una cosa funziona, battiamo il ferro finché è caldo.
Guardando le ultime edizioni del programma domenicale di Canale 5, probabilmente dall’addio di Paola Perego in poi, abbiamo cominciato a rimpiangere di tutto, perfino l’impensabile: il cangurotto di Massimo Lopez, il cowboy di Luca Laurenti (recentemente riesumato ad Avanti un altro), i tavoli trash di Maurizio Costanzo (uno dei punti più infimi della tv italiana dal 2000 in poi), il Rocco Casalino versione S&M, i surf espliciti di Sara Varone.
Di conseguenza, appare impensabile e anche incoerente, criticare la pluri-presenza di Paolo Villaggio a Domenica Live, nonostante l’attore ligure appaia oggi al pubblico come un vecchio impotente assatanato di sesso.
Ciò che è uscito dalla bocca di Villaggio, che non ha lesinato molte dichiarazioni shock in questi ultimi anni, all’indirizzo di Barbara D’Urso, ovviamente compiaciuta da tanta attenzione, durante quest’ultime interviste, può essere riassunto con le seguenti affermazioni:
Decido io il colore delle tue mutande, vieni senza vestiti, vedo in mezzo alle gambe, si faccia annusare. Hai un odore molto esaltante, mi piacerebbe odorarti…
Dichiarazioni praticamente da denuncia, se non fosse che ormai il Villaggio attuale ha 81 anni ed è praticamente inoffensivo. Anzi, è lo stesso Fantozzi che ribadisce più e più volte di aver messo da tempo la croce sopra alla sua libido:
Al mercato mi guardano con pena perché mia moglie dice in giro che sono impotente.
I fans puristi di Paolo Villaggio potrebbero storcere il naso dinanzi a questa “rinascita” televisiva dell’attore nelle vesti di stalker di Barbara D’Urso ma c’è da soffermarsi fermamente su un punto: meglio vedere Villaggio spizzare la gonna della D’Urso piuttosto che assistere inermi ai continui sciacallaggi di storie di persone comuni che, francamente, per la loro dignità, non dovrebbero più prestarsi a questo tipo di giochini.
Il concetto da far metabolizzare con la forza, azione compiuta anche oggi, ormai, lo conosciamo ampiamente: il governo tecnico è cattivo cattivo, soprattutto oggi, che c’erano le nuove proposte shock di Berlusconi da applaudire.
Se dobbiamo scegliere quali deliri senili ascoltare, preferiamo quelli di Villaggio.