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American Horror Story: Asylum su Fox, Ryan Murphy vi farà… impazzire

Su Fox (canale 111 di Sky) American Horror Story: Asylum, la seconda stagione della serie tv di Ryan Murphy, ambientata in un manicomio

pubblicato 6 Febbraio 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 21:44

Tutti in manicomio: è l’invito che arriva dalla mente geniale di Ryan Murphy, che con “American Horror Story: Asylum”, in onda da questa sera alle 22:45 su Fox (canale 111 di Sky), ha dato il meglio di sè, senza farsi scappare nessuna delle sue intenzioni.

La seconda stagione di “American Horror Story” niente ha a che vedere con la prima stagione, a parte il cast, quasi tutto confermato. La storia cambia località e tempo, spostandosi in un manicomio, il Briarcliff, che negli anni Sessanta ospitò numerosi pazienti e mise alla prova la loro sopportazione con trattamenti ai limiti del sadismo.

A dirigere la struttura c’è Suor Jude (Jessica Lange), spietata direttrice che non si fa scrupoli a punire chi non rispetta le regole. Con l’aiuto di monsignor Howard (Joseph Fiennes, “FlashForward”), Jude gestisce il Briarcliff noncurante del rischio che qualcuno potrebbe lamentarsi, fin quando non arriva Lana (Sarah Paulson).
American Horror Story: Asylum



Giornalista in cerca di uno scoop, Lana arriva al manicomio per cercare qualche informazione sulla detenzione di Kit (Evan Peters), accusato di aver ucciso la moglie, sebbene lui si dichiari innocente. Kit, secondo la stampa, sarebbe “Faccia di sangue”, serial killer che ha ucciso numerose donne. Nell’intento di scoprirne di più, Lana finisce per diventare lei stessa paziente dell’istituto, scoprendo così quello che fuori nessuno ha mai pensato potesse succedere.

La giornalista si ritrova quindi a fare conoscenza con una serie di personaggi, ognuno con la propria storia e rassegnato ad un’esistenza rinchiuso in quelle mura, come Grace (Lizzie Brocheré) e la ninfomane Shelley (Chloë Sevigny). Ma il Briarcliff è anche il luogo dove il dottor Arden (James Cromwell) compie degli esperimenti segreti su delle creature misteriose, per un progetto di cui in pochi sanno. A completare il tutto, suor Mary (Lily Rabe), impacciata all’inizio ma che riserverà qualche sorpresa, ed il dottor Thredson (Zachary Quinto).

Questo per quanto riguarda gli anni Sessanta. La serie, infatti, ha due linee temporali. Quella principale ve l’abbiamo appena raccontata, mentre la seconda è ambientata ai giorni nostri, quando l’istituto è chiuso e l’edificio è diventato meta turistica per appassionati di vicende horror, come Leo (Adam Levine) e Teresa (Jenna Dewan-Tatum). Rivedremo, inoltre, Dylan McDermott e Frances Conroy, già presenti nella prima stagione.

Molti i temi toccati da “Asylum”: si parla di follia, ma anche di fantascienza, con una storyline aliena, e si guarda anche alla Storia, con l’arrivo addirittura di Anna Frank. Il tutto, ovviamente, trattato alla maniera di Murphy, che non ha dato limiti al proprio senso dell’eccesso regalandoci una seconda stagione fantastica.

“American Horror Story: Asylum”, a differenza della prima stagione, s’introduce meglio nelle pieghe dell’animo umano, mostrandone i lati più maligni e proponendo personaggi incapaci di risolversi nel giro di poche puntate. I tredici episodi della seconda stagione sono tutti imperdibili, fatta qualche eccezione, e riescono a tenere sempre alta l’attenzione. Murphy ha giocato con la sua creatura, fino ad azzardare una scena musicale (resta pur sempre il creatore di “Glee”) apparentemente fuori contesto ma che, invece, si inserisce bene all’interno della storia.

Il cambio di storia e location ha sicuramente fatto bene ad “American Horror Story”, che tornerà con una terza stagione ovviamente diversa rispetto alle precedenti: Murphy ha già anticipato qualcosa, e la curiosità di scoprire in quale mondo porterà il pubblico sta già salendo.


American Horror Story Asylum, la seconda stagione