Home Festival di Sanremo Sanremo 2013 – Vero Tv in collegamento gioca a La vita in diretta dei poveri: “Che sfiga le dimissioni del Papa”

Sanremo 2013 – Vero Tv in collegamento gioca a La vita in diretta dei poveri: “Che sfiga le dimissioni del Papa”

Alla fine la spending review di Leone è stata provvidenziale, visto che La vita in diretta di oggi – non andata in trasferta a Sanremo – ha dovuto pure cedere tutta la prima parte al Tg1 alle dimissioni del Papa. Insomma, il povero Fabio Fazio è diventato la vittima di un duplice boicottaggio.Come se non

pubblicato 11 Febbraio 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 21:33

Alla fine la spending review di Leone è stata provvidenziale, visto che La vita in diretta di oggi – non andata in trasferta a Sanremo – ha dovuto pure cedere tutta la prima parte al Tg1 alle dimissioni del Papa. Insomma, il povero Fabio Fazio è diventato la vittima di un duplice boicottaggio.

Come se non bastassero le malelingue dei colleghi il suo Sanremo è caduto in una vera e propria retrocessione da agenda setting. Oltre il danno anche la beffa, visto che la sola rete a garantire una copertura televisiva del Festival in daytime si è rivelata Vero Tv.

Il Canale55 ha, così, allestito Una vita in diretta dei poveri con Roberto Alessi, Wilma De Angelis, una a caso delle Kris&Kris e Silvia Annichiarico. Alla conduzione un’altra ex-aficionada del Festival come Alba Parietti, che ha alternato il suo ulteriore rosicamento per non esserci andata quest’anno, con qualche battutina sarcastica di troppo, e una posizione dissociata dal boicottaggio generale, forse per una simpatia politica verso Fazio.

Addirittura Vero Tv si è collegata con la sala stampa, come farà tutta la settimana, dando la parola a Marta Cagnola di Radio24. Dopo la gag della De Angelis che le chiede se sia lei quella sui Tubi, la giornalista ha gettato luce sull’annoso problema dei fiori:

“C’è la solita polemica sui fiori che non si intonano con le scenografie moderne, per questo bisogna cercare di dare bouquet, metterli in sala stampa. Devo dire che per ora non abbiamo visto i catafalchi funebri delle altre edizioni”.

Poi l’inviato di Vero ha indugiato troppo sulle polemiche di Berlusconi e Alba ha così reagito:

“Se il sindaco cede il suo posto a Berlusconi allora Io cederò il mio del sabato sera a Bersani per par condicio, visto che abbiamo nominato Berlusconi 27 volte. Poi mi siedo Vendola in braccio e al fianco ci mettiamo Monti e Ingroia, così ci siamo tutti”.

Quindi l’unica certezza è che Alba in prima fila alla finale ci sarà.

Mentre il sottopancia parlava di “Festival delle polemiche”, anche su Vero Tv c’è stato il siparietto dei “cantanti non popolari”, come Mara Venier insegna. La Parietti ha domandato alla Cagnola “che si dice in sala stampa che molti non siano popolari. E’ stato toccato questo tasto?”. Ma è caduta in quel momento la connessione, peraltro di bassissima qualità.

In studio, invece, il paradosso vuole che la sola a difendere il Festival della contemporaneità sia stata la De Angelis:

“C’è la Malika che è molto brava, Mengoni altrettanto. Se nessuno cambiasse il cast di Sanremo saremmo fermi a Grazie dei fiori”.

Roberto Alessi ha, a sua volta, cavalcato i pregiudizi con una punta di ironia:

“Wilma, ma tu non conosci Marta sui Tubi? Guarda che è una bellissima ragazza molto brava eccetera. Quando si è parlato di Marta sui Tubi io sono rimasto così… Io che pure dovrei essere un esperto di settore dico ‘sta Marta proprio non la conosco’”.

Altrettanto caustica la Annichiarico:

“Sembra il Festival dell’Unità”.

La Parietti le ha risposto a tono:

“Finalmente ce ne sarà uno”.

Ma il momento più esilarante è stato il doveroso riferimento alle dimissioni del Papa. Alba ha chiesto alla giornalista come hanno vissuto a Sanremo questa notizia, ottenendo in risposta:

“Fazio e la Littizzetto erano un po’ smarriti e preoccupati per la copertura delle notizie”.

Meravigliosa la chiosa di Alba:

“Come diceva Villaggio, che è un umorista di grande cinismo, nella vita bisogna stare molto attenti all’ora esatta in cui si muore. Se si muore in un momento in cui accadono altre cose pazzesche vieni coperto da una notizia più importante. Effettivamente fare Sanremo il giorno in cui si dimette il papa è una sfiga totale”.

Altrettanto da incorniciare l’epilogo di Alessi:

“Una sfiga che metà ne basta”.

Per fortuna c’è Vero Tv che fa le veci di RaiUno, già chiusa per conclave.

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