Sanremo 2013 a Verissimo – Lo elogia Aldo Vitali e dà uno scoop: “Annalisa al posto della Ruggiero”. Per Alvin “di Maria Nazionale c’è solo la De Filippi”
La cantante di Amici ha tolto il posto a Sanremo a un mostro sacro come l’ex voce dei Matia Bazar.
Mettiamola così. Se a Pomeriggio Cinque abbiamo assistito a una contestazione anti-sanremese degna del mercato del pesce, a Verissimo di oggi si è percepita quella puzzetta sotto al naso dei salotti gattopardeschi, pieni di finta adesione alla novità che nasconde la paura di perdere i vecchi privilegi.
Non a caso, l’rvm di bilancio sul nuovo Sanremo, pur non negativo, è accompagnato dalle virgolette, quasi che non si voglia ammettere fino in fondo il successo di Fabio Fazio. La voce leziosa del servizio è possibilista:
“Un Festival colto, austero. Di sicuro un Sanremo diverso. Se risulterà innovativo è presto per dirlo. Tagliate le star di caratura milionaria, gli ospiti nostrani low budget sono una manna dal cielo. Unica concessione sul palco la presenza dell’ex premiere dame Carla Bruni, blindatissima già dalle prove. Ma si sa, la signora l’ha sempre messa su pesante. Quest’anno niente vallette maggiorate e sexy, ma due top model in serate differenti. La vera novità è la formula musicale. Doppia votazione e passaggio di uno dei brani: esperimento azzardato? La tradizione è rimasta a Sanremo Story”.
Di suo la conduttrice Silvia Toffanin ha commentato freddamente l’edizione:
“Io non me ne intendo, non sono una critica musicale, ma mi sembra un Festival molto sofisticato. Un po’ radical chic, diciamo”.
Più lucida, seppur strumentalizzabile in un’atmosfera generale di scetticismo tra le righe, la valutazione di Platinette:
Verissimo e Sanremo 2013 con Chiara, Mengoni, Platinette e Maionchi
“In un primo momento ho avuto molto pregiudizio sul doppio brano. E’ una doppia identità. Poi mi è piaciuto, mi ha invitato a saperne di più sugli album. Mengoni non ce la farà, io sparo vincitori Elio e le storie tese. E’ un Festival di transizione, da una parte c’è il nazionalpopolare in molti dei motivetti anche nuovi, anche quello di Annalisa. E poi c’è quell’aspetto lì che sembra sofisticato. A simboleggiare la transizione è Maria Nazionale che piace a Malgioglio e De Gregori”.
A cogliere ruffianamente la palla al balzo è stato Alvin:
“Per me di Maria Nazionale ce n’è solo una. Ed è la De Filippi”.
Il più tranciante, manco a dirlo, l’eminente Jonathan:
“Grande tristezza, è come una festa con le noccioline di un anno fa. Riesce comunque benissimo, ma non abbiamo visto tartine al caviale. Però, se devo dire qualcosa, la Malika Ayane almeno si è distinta. Ma non abbiamo neanche più avuto un’Arisa, non c’è più nessuno. Mosceria dal punto di vista dei look”.
In tutto questo, l’unico che ha avuto l’onestà intellettuale di elogiare l’operato di Fazio, nonostante si sia collegato con Canale5 e lui stesso lavori per Mondadori, è il direttore di Tv Sorrisi e Canzoni, Aldo Vitali:
“Mi sembra un Festival molto bello che mantiene la promessa fatta da Fazio all’inizio, di essere un Festival allegro che non vuol dire sciocco. Sono stati affrontati temi interessanti con un tocco lieve e giusto, per una festa qual è quella di Sanremo. Dal punto di vista musicale penso che sia uno dei Festival più belli degli ultimi anni. Mi sembra che le canzoni in generale di quest’anno stiano già volando un po’ fuori da Sanremo. Qui abbiamo casualmente, ma non tanto, due dei cantanti che i nostri lettori ci hanno segnalato come quelli che apprezzano di più. Questo Sanremo è forse l’unico momento in Italia in cui conta l’interpretazione del pezzo. Tra Mengoni e Gualazzi potrebbero esserci due tra i primi tre”.
Peraltro, dopo settimane di polemiche inutili su Chiara e la Oxa, Vitali ha chiarito ufficialmente come si sono concluse le selezioni, dando un clamoroso scoop:
“Morgan aveva una sola canzone pronta e neanche prontissima. L’ha rifatta più volte perché fosse accettabile, la voce si sentiva appena. Ma il vero problema si è avuto sulla seconda canzone che proprio non era al livello tale da essere presentata. L’ultima cantante entrata nel cast non doveva essere la Mannoia… Lo spareggio finale era tra Annalisa e Antonella Ruggiero (poi risarcita ieri a Sanremo Story, ndr) e poi si è deciso di escludere la Ruggero, per continuare la linea dei cantanti più giovani”.
Ah però.