Le Inchieste di Gianluigi Nuzzi, su La7 il sabato si indaga sui misteri d’Italia
Stasera, sabato 23 febbraio 2013, su La7 primo appuntamento con Le Inchieste di Gianluigi Nuzzi, che apre il suo ciclo di quattro puntate con Il caso di Emanuela Orlandi.
Cambia (leggermente) il prime time del sabato sera di La7: debuttano stasera, 23 febbraio, Le Inchieste di Gianluigi Nuzzi, ciclo di quattro ‘reportage’, trasmessi a cadenza mensile, su alcuni dei casi irrisolti della nostra Repubblica. Non nuovo a inchieste ‘scottanti’ e agli schermi di La7, Nuzzi ‘scalza’ dal prime time del sabato, per almeno un sabato al mese, l”extended version’ di In Onda con la premiata coppia Telese&Porro e si ‘insinua’ nella battaglia del prime time con I Migliori Anni e Italia’s Got Talent.
Va detto che Nuzzi ha scelto un tema ‘facile facile’ per la sua prima puntata, la scomparsa di Emanuela Orlandi. E’ dal 1983 che la famiglia bussa alle porte del Papa per conoscere la verità: ora che Ratzinger è dimissionario e (sembra) in aria di Glasnost, c’è speranza di svelare ‘gli altarini’ del Vaticano?
22 giugno 1983: Emanuela Orlandi, 15 anni, cittadina vaticana, scompare dopo la lezione di musica. Un caso che si rivelerà uno dei più intricati della storia della Seconda Repubblica, in cui sono coinvolti servizi segreti, terroristi, criminalità organizzata, Governi nazionali e che sembra avere collegamenti con l’attentato a Papa Giovanni Paolo II del maggio 1891. Il tutto racchiuso nelle alte mura di Città del Vaticano, mura di gomma (per usare un’espressione legata a un altro caso irrisolto come la strage di Ustica – su cui, finalmente, iniziano ad aprirsi squarci di verità) contro cui sbatte da trent’anni la famiglia Orlandi.
La tenacia dei fratelli Pietro e Natalina ha fatto sì che il caso restasse ‘aperto’, anzi che fosse ‘rilanciato’ anche grazie alla copertura di Chi l’ha visto?, che ha fornito elementi utili per l’approfondimento di alcune piste investigative, dal coinvolgimento dei Lupi Grigi di Agca, al ruolo della Banda della e del suo capo, Enrico De Pedis, la cui tomba nella chiesa di Sant’Apollinare a Roma è stata recentemente oggetto di rilievi scientifici.
Ma il tutto, si suppone, nasce all’interno del Vaticano, e chi meglio di colui che ha fatto ‘scoppiare’ il caso Vatileaks può occuparsene? Non è un caso, dunque, che Le inchieste di Gianluigi Nuzzi partano proprio dalla ‘casa di Pietro’ e scelgano di fare il punto sul caso Orlandi, trent’anni dopo. Alla presenza di Natalina Orlandi, in studio, Nuzzi punta a svelare retroscena, documenti, immagini e interviste inedite, per fornire altri punti di vista sui casi ‘indagati’. Questa la cifra delle sue inchieste, fatte raccogliendo il ‘noto’ e scavando alla ricerca di collegamenti e di ‘indizi’ (se non prove) nuove da sottoporre al ‘giudizio dell’opinione pubblica’, dei telespettatori, in attesa di una verità processuale, se mai dovesse arrivare. E questa è la cifra della puntata dedicata alla Orlandi.
Come dicevamo, Nuzzi è uno che il Vaticano lo ‘bazzica’: firma del Corriere della Sera, Panorama e Libero, ha nella sua bibliografia Vaticano S.p.A. (2009) sulle finanze dello Stato Pontificio e Sua Santità – le carte segrete di Benedetto XVI (2012) che ha aperto le porte a VatiLeaks. Torna a La7 con la ‘benedizione’ di Gad Lerner, con cui ha collaborato per L’Infedele aprendo con le sue inchieste proprio la stagione 2012/2013, e dopo l’esperienza de Gli Intoccabili, in onda la scorsa stagione.
L’alternativa di la7 è come sempre interessante, oltre I Migliori Anni e Italia’s Got Talent.